Autoproduzione, 2015

Secondo album per i Fake Heroes interessante e originale band di Pescara, una nuova realtà  musicale che con questo “Clouds” fa il definitivo salto di qualità .
E’ un mondo musicale affascinante quello dei Fake Heroes, che già  dal primo ascolto cattura l’attenzione dell’ascoltatore grazie a un prog metal ricco di spunti melodici che a mio avviso sono l’arma in piùdi questa band.

Visionary World” ci prende per mano facendoci conoscere i Fake Heroes, un brano molto vario e equilibrato dove la splendida voce di Manuel Gatta, capace di passare con disinvoltura da tonalità  medio basse a tonalità  piùalte, disegna delle melodie davvero originali.
La successiva “On The Hill” mostra il lato piùaggressivo della band, con le chitarre di Gianni Vespasiani e Simone Del Libeccio che creano un muro sonoro devastante assieme alla sezione ritmica composta da Francesco Cetrullo al basso e Michele Santoleri alla batteria. Un brano saturo dove però le sapienti aperture melodiche danno respiro e piùarmonia unendo gli elementi e dando unità  alle parti.
Life Long Addiction” unisce in modo sapiente il nervosismo delle ritmiche a un cantato morbido e a tratti sognante, creando ancora una volta un connubio di sicuro effetto che pur non essendo di facile ascolto affascina nota dopo nota.

Quando c’è da picchiare duro i Fake Heroes non si tirano certo indietro e con “Skyline” dimostrano che ci sanno fare. Un brano creato attorno ad un grintoso riff di chitarra, intorno al quale ruotano mille sfumature imprevedibili e sempre inserite al posto giusto.
Ogni traccia è una piacevole scoperta imprevedibile e affascinante. “Dayfall” è un mix tra Alice In Chains e Dream Theater, dove ancora una volta il vero asso nella manica risulta essere la linea vocale, sempre molto varia e a tratti sognante.
Alone But Fall Of Color” nella prima parte ha una ritmica piùdiretta che poi lascia il posto alle solite “fughe” (preferisco questo termine rispetto a cambi di tempo) a cui ci stiamo abituando ascoltando i Fake Heroes.
Arriviamo così ad uno dei brani piùintriganti del disco, “The Beginning Of Thoughts” in cui le chitarre distorte si sovrappongono ad un dolce arpeggio e una ritmica sincopata crea molta dinamica e varietà .

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Vale la pena soffermarsi su ogni singolo brano vista l’alta qualità  del materiale presente in questo cd.
La traccia numero otto “Clouds” vede ancora qualche influenza degli Alice In Chains (a mio avviso) e risulta essere uno dei pezzi piùintensi grazie soprattutto all’interpretazione sofferta del vocalist Manuel.
Beast Inside” è un altro brano dall’andamento nervoso e “velenoso”, la voce a tratti ammaliante ci guida nel labirinto di suoni e emozioni creato da questi ragazzi.
Siamo quasi giunti alla fine ma ci rimane il tempo di ascoltare “My Guinea” brano per alcuni aspetti piùmorbido e dall’atmosfera sognante e la conclusiva “The Man From Nowhere” che chiude il cerchio alla perfezione anche se un gradino inferiore alle altre songs.

Era diverso tempo che non ascoltavo un prodotto italiano davvero sopra la media e devo ringraziare i Fake Heroes per aver realizzato questo grande disco.
Clouds” rappresenta un’originale interpretazione del prog metal, dove in ogni singola traccia è ben presente la personalità  del gruppo pur risentendo di qualche influenza.
I Fake Heroes dimostrano con questo disco una grande maturità  in fase di arrangiamenti e di idee, buona tecnica individuale e quel qualcosa in piùche solo i grandi hanno.

P.S.

Dopo la pubblicazione del disco ci sono stati alcuni cambi di formazione che hanno visto l’entrata nel gruppo di un nuovo bassista e di un terzo chitarrista.

www.fakeheroes.ue

Tracklist:

1.Visionary World
2.On The Hill
3.Life Long Addiction
4.Skyline
5.Dayfall
6.Alone But Full Of Color
7.The Beginning Of Thoughts
8.Clouds
9.Beast Inside
10.My Guinea
11.The Man From Nowhere

Band:

Manuel Gatta: voce
Draft Djentleman: chitarra
Simone Del Libeccio: chitarra
Francesco D’Amario: chitarra
Francesco Gentile: basso
Michele Santoleri: batteria

 

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