Stasera siamo all’Ippodromo SNAI di Milano per quella che si preannuncia una delle serate più esaltanti ed elettrizzanti di questa primavera! Vediamo infatti protagonisti sul palco a quasi un anno esatto di distanza dall’ultima volta a Milano i Ghost B.C., poliedrica band svedese con la quale è impossibile restare fermi sottopalco. Ad introdurli, due band di livello pronte ad infiammare il pubblico a colpi di hard rock ed heavy metal: i Lucifer e i Death SS!
Abbastanza in ritardo sull’orario indicato (più di mezz’ora!) i cancelli vengono aperti ed i Lucifer danno il via alle danze senza troppe presentazioni e purtroppo con ancora poco pubblico a sentirli… La performance è ben fatta, loro si presentano carichissimi e nonostante i suoni non perfetti si affermano come un buon inizio. I brani portati on stage sono tratti dagli ultimi tre album della band tranne il singolo “A Coffin Has No Silver”, anticipazione del nuovo album del 2023, primo sotto etichetta Nuclear Blast. Una buona presenza scenica di tutti i membri, la bellissima voce di Johanna Sadonis e quel rock molto classico che ammicca agli anni Settanta coinvolgono e prendono benissimo, ma proprio sul più bello sono costretti a fermarsi, dopo solo una ventina di minuti e con la setlist mutilata per via del ritardo accumulato… Un’organizzazione non delle migliori, un concerto che poteva dare di più ed essere di più, e dispiace moltissimo perché colpa loro proprio non è…
SETLIST LUCIFER
Ghosts
Crucifix (I Burn for You)
A Coffin Has No Silver
Wild Hearses
California Son
Quasi puntuali sulla tabella di marcia salgono on stage gli storici Death SS, band nostrana ambasciatrice dell’“horror metal”, che su note heavy anni Ottanta creano un vero e proprio show basato su temi occulti e satanismo, attingendo e ispirandosi alla letteratura ed alla filmografia horror. Voluti fortemente da Tobias Forge come gruppo di apertura ai suoi Ghost, quello che portano sul palco è uno spettacolo unico nel suo genere, che li rende uno dei gruppi italiani più influenti e famosi del panorama internazionale! Le sonorità della band, figlie dei ruggenti anni ‘80 in cui le “imposizioni” di genere ancora non creavano limiti alla sperimentazione, sembrano essere nate con l’unico fine dell’esibizione live; è infatti una band che andrebbe vista dal vivo almeno una volta nella vita per avere una completezza di insieme che risulta un po’ ridotta con il solo ascolto registrato. Sono sfrontati e spudorati; con scene di sesso e danze erotiche sul palco, crocifissi branditi e scempio di immagini sacre… È il metal nella sua forma più arrogante e dissacrante! L’intro con “Ave Satani” è un grande classico, ed il pubblico, ormai folto, inneggia ai grandi Death SS. Seguono a ruota “Peace of Mind”, “Cursed Mama” e “Horrible Eyes”, dove è palese che il tempo non abbia scalfito le capacità canore di Steve Sylvester, che regge senza alcuna difficoltà quasi un’ora di concerto a ritmo serrato e con una carica da far invidia alle nuove generazioni! Con lui anche gli strumenti, perfetti e aggressivi al punto giusto, che nonostante abbiano incontrato qualche problema di suoni in corso d’opera (chitarre “spente” un paio di volte e batteria troppo alta di volume) hanno decisamente spaccato! Una perfetta introduzione all’esibizione finale, per la quale ora il pubblico è pronto davvero…
SETLIST DEATH SS
Intro-Ave Satani
Peace of Mind
Cursed Mama
Horrible Eyes
Baphomet
Baron Samedi
Terror
Vampire
Let the Sabbath begin
Heavy Demons
Dopo un cambio palco alla parvenza infinito nascosto da un enorme telo bianco, ecco finalmente rivelarsi al pubblico Papa Emeritus IV con i suoi Nameless Ghouls, che sfoggiano stasera le bellissime nuove maschere di scena! E dopo un sordo boato, sulle note di “Kaisarion” lo show può iniziare! La scenografia, oltre al solito splendido sfondo che rimanda alle vetrate delle cattedrali gotiche, risulta più scarna di altri spettacoli, forse dato da un palco più stretto, ma ogni singolo spazio è sfruttato e studiato al meglio per essere inglobato nello spettacolo. Ogni dettaglio è curato e studiato alla perfezione: dagli abiti cambiati durante il concerto, alle maschere, alle scene, alle luci e ai giochi di fumo; e non mancano mai i buffi intermezzi dove Tobias scherza e interagisce con il pubblico e dove i Ghouls si sfidano a colpi di assoli di chitarra! Musicalmente, che dire, perfetti in ogni pezzo: chitarre da pelle d’oca, basso eccellente, una batteria da brividi e la voce morbida e suadente di Tobias che invade il parterre ed esalta la folla. È davvero un gruppo poliedrico che riesce a toccare mille sfumature creative, fondendo insieme rock, pop, heavy metal e una vena prog anni ’70! Sul palco stasera portano grandissimi classici come “Rats” e “Year Zero”, le immancabili “Faith”, “Cirice” e “Miasma” dove inscenano la resurrezione del vecchio Papa, portato sul palco in una teca di cristallo, il quale si lancia in una perfetta esibizione di assolo di sassofono. Lasciano poi tutti a bocca aperta con il bellissimo riarrangiamento di “Jesus He Knows Me” dei Genesis, scelta come cover della serata. Il pubblico di affezionati è visibilmente divertito, canta all’unisono con i cori di “Mary on a Cross” e si muove sulle note della ballad “He is”. E sono già quasi due ore di concerto… Volate. Il finale è col botto, di grandissimo effetto; un trittico enorme per concludere la serata in maniera perfetta: “Kiss the Go-Goat”, “Dance Macabre” e “Square Hammer”; grandi classici tenuti in chiusura, ottimo climax, aspettative raggiunte, superate. Perfetto. Si conclude così uno show di tutto rispetto, con la sensazione di aver assistito nuovamente a qualcosa di unico e straordinario, uno spettacolo che si spera rimanga per molto immutato perché tutti ne possano godere almeno una volta nella vita!
SETLIST GHOST
Kaisarion
Rats
Faith
Spillways
Cirice
Hunter’s Moon
Jesus He Knows Me
Ritual
Call Me Little Sunshine
Con Clavi Con Dio
Watcher in the Sky
Year Zero
He Is
Miasma
Mary on a Cross
Mummy Dust
Respite on the Spitalfields
Encore:
Kiss the Go-Goat
Dance Macabre
Square Hammer
Gallery a cura della bravissima Giulia Di Nunno!
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