Il frontman e fondatore dei Ghost, Tobias Forge, sul palco nelle vesti di Papa Emeritus, rivela che il gruppo “non è mai stato creato per essere una band” ed essenzialmente è sempre stato un progetto one-man band, con un via vai di musicisti in questi sette anni.

Ad inizio mese, Forge è stato citato in giudizio da quattro ex-membri della band che l’hanno accusato di non aver ricevuto il pagamento delle loro quote di profitti ricavati dalle pubblicazioni degli album e dei tour mondiali. La causa è stata depositata in tribunale solo un mese dopo che il chitarrista Martin Pesner (che non è uno dei quattro Ghouls dietro l’azione giudiziaria) ha rivelato essere un membro della band per sette anni prima di uscirne nel Luglio 2016.

Qualche mese prima che venisse resa nota la denuncia da parte degli ex membri della band, Tobias Forge ha rilasciato un’intervista alla radio francese Radio Metal riguardante la decisione di sostituire l’intera formazione dei Ghouls alla fine del 2016.

“Non posso dire tutta storia ma, senza scendere nei particolari, l’unica cosa che è sempre stata un fatto è che i Ghost non sono stati creati per essere una band e che la sua prima lineup è stata formata dopo la registrazione del primo disco ed era solamente una formazione per le date dal vivo.  Quella prima lineup è cambiata molte volte nel tempo.

Se ci avete seguito da quando abbiamo iniziato a suonare nel 2010, noterete che ci sono stati numerosi cambiamenti negli anni. Nessun membro della lineup presente lo scorso Novembre ha  mai suonato nel nostro album di debutto Opus Eponymous, ad esempio.

Non abbiamo mai creato la band insieme, è sempre stata sempre una situazione simile a quella dei Bathory, in cui c’erano delle persone che suonavano dal vivo e altre che suonavano dal vivo ma che non erano necessariamente le stesse che hanno suonato nell’album.

Nell’album Opus ed in Meliora, c’è per esempio un batterista che non ha mai suonato dal vivo con noi. Ciò che alcuni fans hanno pensato non è vero, capiranno che ciò che pensano non è vero, non è basato sulla verità . Ma ok, va bene, nessun problema.”

Alla domanda se uno dei benefici di avere una band “anonima” fosse che i Ghost potessero subire cambiamenti di lineup senza i soliti dramma in pubblico a cui siamo abituati, Forge ha dichiarato:

“Nel corso degli anni questo è stato conveniente, ovviamente, ma le chiacchiere ci sono sempre state. Si è discusso dei membri della band per anni. Se si guardano i gruppi di fans (online), hanno sempre notato quando c’era un nuovo Ghoul. Ma si, naturalmente, c’è il vantaggio di non dover assistere ad una gogna mediatica, il che è una cosa buona.

È difficile essere  quella band che non fa le cose come le altre band, è una benedizione e allo stesso tempo una maledizione.”

Ha continuato:

Amo fare i Ghost, è fottutamente grande, è un grande lavoro, un ottimo lavoro, il miglior lavoro del mondo ma sicuramente ha anche degli svantaggi”…È facile notarlo adesso, ovviamente. Nascondere una persona sotto una maschera e portarla in tour mondiale, comporta dei problemi perché la maggior parte delle persone viene risucchiata dall’idea di suonare per essere conosciuti  ottenere un riconoscimento. Io non sono meglio, voglio anch’io ottenere il riconoscimento da questo ma  non lo voglio ottenere necessariamente  in forma di “likes”. Sto cercando di battere questa natura umana”…Ho piùo meno rinunciato a questa lotta, questa battaglia non si può vincere.”

Pressato sul modo in cui riesce a mantenere intatto il suono della band nonostante il cambio dell’intera lineup o di una sua parte, Forge dice:

“Gli insegno a suonare nel modo in cui suono io, questo è ciò che faccio. È come ha sempre funzionato”… Spesso la chiave è insegnargli a pensare piùsemplicemente. Sono un discreto batterista, sono un discreto bassista, sono un discreto tastierista e sono un chitarrista abbastanza bravo. Il trucco sta nel convincersi  a non dare il massimo (risate) insieme. Quindi l’unica cosa che devo insegnar loro è tipo “Questo è il modo in cui devi suonare questo riff” ”“ “Ma è così semplice” ”“ “Si, è questo il punto”. Voglio dire, questo porta via molto tempo, ovviamente,  investi molto tempo quando devi insegnare a tutti ad adottare il tuo stile”…ma è così che è iniziata.”

 

 

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