Il mondo della musica rock piange la scomparsa di Greg Kihn, il leggendario musicista noto per i suoi successi negli anni ’80 come “The Breakup Song (They Don’t Write ‘Em)” e “Jeopardy“. Kihn è morto martedì all’età di 75 anni, dopo una lunga battaglia contro il morbo di Alzheimer, come confermato dal suo management.
Greg Kihn ha iniziato la sua carriera come cantautore folk nella sua città natale, Baltimora, prima di trasferirsi a San Francisco nei primi anni ’70. Qui ha fondato la Greg Kihn Band insieme al chitarrista Robbie Dunbar, al bassista Steve Wright e al batterista Larry Lynch. Nonostante gli ottimi riscontri critici e la loro reputazione di eccezionali performer dal vivo, i primi cinque album pubblicati con l’etichetta indipendente Beserkley Records non hanno riscosso un immediato successo commerciale.
Il successo degli Anni ’80
Il successo è arrivato nel 1981 con “The Breakup Song (They Don’t Write ‘Em)“, che ha raggiunto il numero 15 nella classifica Billboard Hot 100. Due anni dopo, il brano “Jeopardy” è salito al numero due della Hot 100 e ha conquistato il primo posto nella classifica dance di Billboard. Questo è stato il picco della carriera di Kihn, anche grazie al video musicale trasmesso costantemente su MTV, che ha contribuito a far crescere la popolarità del singolo.
La parodia “I Lost on Jeopardy” di “Weird Al” Yankovic ha ulteriormente cementato la fama del brano, con Kihn che ha fatto una breve apparizione nel video, dimostrando un grande senso dell’umorismo e sportività.
Un’eredità musicale duratura
Greg Kihn non era solo un musicista di successo, ma anche un amato conduttore radiofonico nella Bay Area di San Francisco, dove ha lavorato alla stazione KFOX dal 1996 al 2012. La sua voce e il suo spirito positivo lo hanno reso un personaggio iconico nella comunità locale.
Oltre alla musica, Kihn era noto anche come autore e attivista, contribuendo a cause benefiche come Operation Care and Comfort, un’organizzazione no-profit che sostiene i veterani.
Il lutto della famiglia
Kihn lascia la moglie Jay Arafiles-Kihn, il figlio Ryan Kihn, la figlia Alex Harrington-Kihn, il genero Samora Harrington, due nipoti e numerosi altri familiari e amici. In un comunicato ufficiale sul sito di Kihn, la famiglia ha chiesto che le donazioni siano fatte alla Alzheimer’s Association in suo nome, in luogo di fiori.
L’eredità di Greg Kihn continuerà a vivere attraverso la sua musica, la sua voce e le sue storie, che ispireranno le generazioni future e risuoneranno nei cuori di innumerevoli fan. Riposa in pace, caro Greg.
“Con uno stile di scrittura di canzoni unico che fonde folk, classic rock, blues e pop, il suo sound ha contribuito a definire una ricca eredità musicale nella scena della Bay Area di San Francisco. Greg è salito alla fama mondiale negli anni ’80 e ha lasciato un segno indelebile per le generazioni a venire.”
Con queste parole, il mondo saluta un artista che ha saputo toccare le vite di molti con il suo talento e la sua passione.
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