Sono passati già  tre anni da quel fantastico 10 Giugno 2017. Un sogno che si realizzò per moltissimi fan: rivedere ancora insieme sul palco Axl Rose, Duff McKagan e Slash. Molti non ero neanche nati ai tempi della loro storica prima apparizione a Torino il 27 Giugno 1992 e vivevano la leggenda della band, tramandata tramite vhs, dvd, Youtube. Certo i Guns N’ Roses, erano sempre andati avanti col solo Axl Rose e con buonissimi risultati commerciali, ma vuoi mettere rivedere ancora Mr. Bandana e Mr. Cilindro, insieme? D’altronde il tour era infatti chiamato Not in This Lifetime!

Già  nel 2016 era accaduto il miracolo e i due (anche grazie all’opera diplomatica di Duff McKagan, che aveva già  fatto un tour nel 2014 come sostituto del suo sostituto, Tommy Stinson) erano tornati insieme sul palco del festival con maggiore concentrazione di attori, influencers, modelle, poser di tutto il pianeta: il Coachella Festival.

Tanti fan italiani sognavano allora il loro ritorno nella nostra bella Penisola e nel dicembre 2016 cominciò un lungo countdown, visto che venne annunciato che avrebbero suonato ad Imola all’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” il 10 Giugno. Tra le iniziative dell’organizzatissimo fanclub e pagina “Sex, drugs and Guns N’ Roses” e una bella promozione radiofonica o in giro per Milano e Bologna, si arrivò a quel torrido giorno di Giugno 2017. Il pomeriggio precedente diversi fan avevano avuto la fortuna di incontrare Axl e Duff, fuori dal Grand Hotel Majestic Ex Baglioni di Bologna e i due avevano posato per foto ed autografi di rito.

Il giorno dei giorni, le esibizioni di Phil Campbell (sì proprio l’ex chitarrista storico dei Motorhead) & The Bastard Sons (figli e nipoti) e The Darkness, avevano introdotto la prestazione dei Fucilieri di Los Angeles. La musichetta dei “Looney Tunes ” e un riferimento al Padrino, Luca Brasi con l’intro di McBob ”

IMOLAAA, PLEASE WELCOME THE BAND THAT MAKE LUCA BRASI WANNA SLEEP WITH THE FISHES … FROM HOLLYWOOD, GUNS ‘N’ROSES

avevano mandato in delirio gli 83000 presenti.

Tre ore di spettacolo, con scenografie ai led spettacolari che disegnavano le varie canzoni, i 3 Big Names semplicemente in palla e coaudiuvati da un’ottima band composta dal chitarrista Richard Fortus (davvero un portento), lo storico tastierista Dizzy Reed, il batterista di origini cubane Frank Ferrer e la new entry femminile ai synth e cori, Melissa Reese, non si erano proprio risparmiati.

Le loro maggiori hit sono state suonatie, dall’iniziale “It’ s so easy”, “Nightrain” (introdotta da Axl con un meccanismo che azionava trombe tipo quelle dei camion), “Estranged” fino all’apoteosi finale di “Paradise City” suonata a volumi impressionanti ed effetti piroscenici degni della migliore festa all’aperto.

Ci fu spazio anche per un sentito omaggio all’amico Chris Cornell, recentemente scomparso, con una toccante cover di “Black Hole Sun”.

Di quel giorno ricordo ancora le ustioni, la voglia di tutti di fare un casino davvero esagerato, gente che non ci credeva che fossero insieme su quel palco e le tante belle donne presenti.

 
Setlist:
It’s So Easy
Mr. Brownstone
Chinese Democracy
Welcome to the Jungle
Double Talkin’ Jive
Better
Estranged
Live and Let Die (Wings cover)
Rocket Queen
You Could Be Mine
Attitude (Misfits cover)
This I Love
Civil War
Yesterdays
Coma
Slash Guitar Solo
Speak Softly Love (Nino Rota cover)
Sweet Child O’ Mine
My Michelle
Wish You Were Here (Pink Floyd cover)
November Rain
Knockin’ on Heaven’s Door
Nightrain

Bis:
Don’t Cry
Black Hole Sun (Soundgarden cover)
The Seeker (The Who cover)
Paradise City

report di Mr. Brownstone
fotografie di Daniele Angeli
cover foto Guns N’ Roses

Per ogni info giornaliera sulla band e le loro attività  ,iscrivetevi al fanclub italiano della band “The Italian Jungle“.

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