Volcano Records – Febbraio 2023

HANGARVAIN, realtà musicale italiana di raffinata qualità e di assoluto valore artistico, ritorna con uno splendido lavoro dal titolo SOUL DESIRE. Intenso, emotivamente toccante, un profondo sensibile sentimento, vissuto, amato, sentito.

Dopo il grande THE GREAT MACHINE, e aver apprezzato la freschezza proposta e la capacità di riuscire a riscaldare e colpire un cuore assuefatto e stanco a causa del continuo inutile disturbo sonoro degli ultimi anni, ritrovare un nuovo, e di nuovo, spontaneo momento in musica è quanto di più bello e confortante, il desiderio più intimo e personale che la mia anima assetata possa chiedere.

SOUL DESIRE è stato scritto, registrato, arrangiato e prodotto tra Napoli, Los Angeles e Milano, come scrive Alessandro Liccardo sul suo profilo social. I sapori, i profumi, gli stili, le diversità di questi tre luoghi si fondono e confondono in uno splendido unico gustoso ed elegante gioco musicale, un dinamico prezioso insieme di elementi personali con dei momenti e passaggi così toccanti e così unici e pacati che all’ascolto suscita un sentimento di incredibile pace ed energia, nell’ossimoro di una sensazione provocata e stimolata.

Un viaggio vigoroso che oltrepassa, immergendosi, acque profonde in cui le radici blues, soul, southern, hard, con qualche spruzzata di British rock sono un unico elegante insieme che naturalmente lega le tracce di questa piccola perla. Sergio,  Alessandro, Andrea, Gabriele, Simone ormai dimostrano l’essenza del significato di essere maturati come band, gruppo, insieme; lo stile Hangarvain si sta sempre più delineando tra potenza, eleganza e quella purezza emozionale che solo la musica di classe riesce a dare.

Quali brani segnalare? Domanda volutamente diabolica ed insidiosa soprattutto per chi scrive… Maschererò la scontata e forse superficiale risposta. Di certo va fatta una distinzione sonora in termini di potenza e volume e, in parte, di velocità, sezionando l’album cominciando a considerare i primi tre brani The Sinner, Red Zone (visto i due video?) e Bad Intensions.

Carichi, potenti, ritmiche possenti, riff intensi, tappeti sonori tastiere da urlo, voce – e che dire, solo di chitarra, insomma nulla da aggiungere alla bellezza dell’intensità potente che lascia il posto all’intensità emotiva, non meno potente sia chiaro, ma così profonda che è ancora più forte e struggente, più selvaggia nella sua straziante forza.

Life (altro video…) che emotivamente mi coinvolge spaccando il mio cuore ma rimettendo insieme i pezzi allo stesso tempo, Mother Blues, Way Back Home, carico di tristezza, e Out of the Shadows.

E per concludere la title track… Credo che aver lasciato Soul Desire come ultima traccia di questo prezioso lavoro sia stata la scelta perfetta ed il perchè è rappresentato dall’insieme dei sette  precedenti brani capaci di appagare il desiderio dell’anima e dare un senso di sfrenata pace.

Un bellissimo lavoro di cinque musicisti, Sergio Toledo Mosca, Alessandro Liccardo, Andrea Baroni, Gabriele Sinatra, Simone Crimi, l’ennesima prova che dimostra che la musica non ha confini… 

Che cosa meravigliosa è la musica… Grazie!

https://www.facebook.com/Hangarvain

Tracklist:
1. The Sinner
2. Red Zone
3. Bad Intensions
4. Life
5. Mother Blues
6. Way Back Home
7. Out of the Shadows
8. Soul Desire

Band:
Sergio Toledo Mosca – voce
Alessandro Liccardo – chitarra
Gabriele Sinatra – basso
Andrea Baroni – tastiere
Simone Crimi – batteria

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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