Frontiers Records – Giugno 2015
Gli House Of Lords sono ancora tra noi, in forma smagliante e giunti al traguardo del decimo album in studio: ‘Indestructible‘
Non ho paura di dire che dopo la reunion, la band di James Christian ha partorito almeno due album memorabili (Come To My Kingdom e Precious Metal a mio avviso), che nulla avevano da invidiare ai capolavori del passato anche se purtroppo non vengono presi in considerazione perché non sono usciti nel periodo d’oro. A me questa storia mi ha stancato. Se un disco è bello è bello punto e basta. Invece si sta li a dire, “eh ma non è uscito nel periodo d’oro, oppure gli altri album erano diversi”. Ragazzi apriamo la mente e ragioniamo con la testa. Ci sono artisti che purtroppo non sono piùin grado di scrivere belle canzoni degne di un glorioso passato, altri invece si, e gli House Of Lords appartengono alla seconda categoria.
Detto questo parliamo oggi di “Indestructible” un punto di incontro tra le atmosfere pompose dei primi lavori e l’immediatezza del nuovo corso.
Dico subito che fino alla traccia numero 8 non c’e’ un brano fuori posto e la qualità vi assicuro è decisamente alta.
Iniziamo con “Go To Hell” introdotta da un coro gregoriano ed evocativo, pronta ad esplodere tutta la rabbia e l’energia che ha la band. Bel riff di chitarra ad opera di Jimi Bell, protagonista assoluto di questo disco, creatore di ottime ritmiche, assoli mai banali e riff che spaccano. Nel ritornello si ritorna a respirare aria di maestosità come non sentivo da tempo e nel complesso la song è una delle migliori.
La title track inizia come un vero e proprio anthem per poi ammorbidirsi nel chorus decisamente orecchiabile. Ottimo il lavoro nei cori, dove si distingue Robin Beck, preziosa in questo come negli altri brani.
“Pillar Of Salt” risente di una certa atmosfera 70’s e mette ben in evidenza la voce di un grande come James Christian, che almeno in studio (ho un brutto ricordo di un live al Firefest) dimostra di non risentire del tempo che passa.
Torniamo all’hard rock piùgranitico con “100 mph” altro grande brano dove una possente sezione ritmica supporta il lavoro delle chitarre, esplosive e sempre sul pezzo.
“Call My Bluff” ci fa tornare indietro di quasi trent’anni, ricca di melodia e atmosfere degli anni ’80. Come proseguire un discorso iniziato tanti anni addietro arricchendolo e non risultare ripetitivi, questo vuol dire evolversi senza snaturarsi.
“We Will Always Be One” è una superba ballata, ricca di pathos senza troppo zucchero superfluo ma pregna di emozioni, cosa rara di questi tempi.
Cori d’altri tempi (mi hanno ricordato i Def Leppard) aprono “Die To Tell”, altro brano che picchia duro e dove Christian raggiunge note molto alte. Meno immediato dei precedenti ma di assoluto valore.
“Another Dawn” mette in evidenza le tastiere che si contrappongono agli altri strumenti creando un gioco musicale interessante. Superbo il ritornello ma ormai lo do quasi per scontato.
Due episodi negativi, “Eye Of The Storm” e “Ain’t Suicidal”, brani a mio avviso non all’altezza della situazione causa un songwriting debole e abbastanza sconclusionato, non fanno di certo cambiare il mio giudizio su “Indestructible” che termina alla grande con “Stand And Deliver” brano veloce e roccioso con poca concessione alla melodia.
Gli House Of Lords sono tornati, diranno in molti, per me semplicemente si confermano una grandissima band, che ha ancora molto da dire e che non si è snaturata per piacere ai nuovi adepti dell’hard rock.
Tracklist:
1.Go To Hell
2.Indestructible
3.Pillar Of Salt
4.100 Mph
5.Call My Bluff
6.We Will Always Be One
7.Die To Tell
8.Another Dawn
9.Eye Of The storm
10.Ain’t Suicidal
11.Stand And Deliver
Band:
James Christian – voce
Jimi Bell – chitarra, cori
Chris McCarvill – basso, cori
BJ Zampa – batteria
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