comunicato stampa

E’ con immenso piacere che Tener-a-mente festival annuncia la sua undicesima edizione, dopo una rassegna, la scorsa estate, che, nonostante le evidenti difficoltà  dettate dall’emergenza sanitaria e dalla forzata interruzione nel 2020, si è chiusa con numeri di tutto rispetto: 18 spettacoli tutti esauriti per un totale di 16.381 spettatori. A questi si aggiungono 5.135 persone iscritte in lunghissime lista d’attesa aperte per gli spettacoli piùrichiesti, risultati, nell’ordine, Francesco De Gregori (nonostante le 2 date esaurite), Gianna Nannini e Antonello Venditti, malgrado la doppia replica il 19 e 20 luglio.

Oltre ai nuovi ospiti Diana Krall, The Tallest Man on Earth e Roberto Vecchioni, il festival dell’Anfiteatro del Vittorialeha già  in cartellone artisti di rilevanza mondiale, fortemente attesi per via dei posticipi forzati causa pandemia: l’unica data italiana di Beck, e poi James Blunt, Michael Kiwanuka, Beth Hart e Fantastic Negrito, i cui biglietti sono già  in vendita al sito www.anfiteatrodelvittoriale.it.

Nelle prossime settimane verranno annunciati nuovi artisti per l’undicesima edizione di Tener-a-mente festival.

TENER-A-MENTE FESTIVAL 2022
Anfiteatro del Vittoriale, Gardone Riviera (BS)

26 giugno
BECK

27 giugno
JAMES BLUNT

5 luglio
STEVE VAI

8 luglio
THE TALLEST MAN ON EARTH

10 luglio
ROBERTO VECCHIONI

14 luglio
MICHAEL KIWANUKA

16 luglio
DIANA KRALL

19 luglio
BETH HART

21 luglio
FANTASTIC NEGRITO

calendario in aggiornamento

biglietti in vendita al sito www.anfiteatrodelvittoriale.it

Tra i chitarristi piùinfluenti degli ultimi quarant’anni, Steve Vai, dopo diversi anni di assenza dai palchi italiani e a sei anni di distanza dalla sua ultima esibizione all’Anfiteatro del Vittoriale, torna in concerto a Tener-a-mente festival per presentare, martedì 5 luglio, ‘Inviolate’ (Favored Nations/Mascot Label Group), l’ultimo album pubblicato a fine gennaio. Vai sarà  accompagnato dai collaboratori di lunga data Dave Weiner (chitarra, tastiere), Philip Bynoe (basso) e Jeremy Colson (batteria). Per Vai «È straordinario realizzare che dopo tre anni senza portare sul palco il nostro spettacolo ora questo momento è finalmente all’orizzonte, e inizieremo il viaggio in Europa quest’estate. Posso già  pregustare il ritorno on the road e gli spettatori entusiasti che incontreremo.»

Nato nel 1960 a Carl Place, negli Stati Uniti, ma di origini italiane, Steve Vai comincia a prendere lezioni di chitarra a dodici anni da Joe Satriani. A diciotto comincia la sua carriera da professionista con Frank Zappa, prima come trascrittore di partiture e poi come chitarrista per i brani piùcomplessi. Nel 1984 pubblica il primo disco solista, ‘Flex-Able’ e l’anno successivo, dopo l’esperienza con gli Alcatrazz, viene chiamato da David Lee Roth, ex frontman dei Van Halen, con l’intento di creare un super gruppo con Greg Bissonette alla batteria e Billy Sheehan al basso. Il primo album, ‘Eat’em and Smile’ (1986) è una miscela esplosiva di rock, mentre in secondo, ‘Skyscraper’, è piùeclettico.

Nel 1989, in seguito ad un infortunio del chitarrista Adrian Vandenberg, viene chiamato dai Coverdale a suonare nel disco ‘Slip Of The Tongue’ e per tutto il tour che ne consegue.

L’anno successivo Vai pubblica il secondo album solista, ‘Passion And Warfare’. Già  considerato tra i chitarristi piùforti del pianeta, viene chiamato a suonare nei dischi ‘Hey! Stoopid’ di Alice Cooper e ‘Ozzmosis’ di Ozzy Osbourne. Nel 1993 pubblica il terzo album solista, ‘Sex & Religion’, aspramente accolto dalla critica musicale, mentre l’anno seguente Steve Vai si aggiudica il Grammy Award nella categoria ‘Best Rock Instrumental Performance’ per il brano ‘Sofa’ tratto dal disco ‘Zappa’s Universe’.

Nel 1996 arriva ‘Fire Garden’, il quarto album solista dopo un ep essenziale (‘Alien Love Secrets’) e inizia a farsi concreta l’idea del progetto G3, il trio composto da Steve Vai, Joe Satriani e Eric Johson i cui lavori vanno letteralmente a ruba. G3 diventa un cult e, negli anni, è stato portato in scena numerose volte, sempre con interpreti diversi, fatta eccezione per Joe Satriani.

Nel 1999 Steve Vai pubblica ‘The Ultra Zone’, il quinto album solista, prima di prendersi una lunga pausa dai lavori di studio, continuando però a pubblicare brani inediti, compilation e dischi dal vivo. Nel 2001 viene pubblicato in edizione limitata ‘The Secret Jewel Box’, un cofanetto composto inizialmente da tre dischi, fino a un totale di dieci album che verranno pubblicati nel corso degli anni.

Nel 2002 vince il Grammy Award per il ‘Best Pop Instrumental Album’ con ‘No Substitution ”“ Live In Osaka’, di cui Steve Vai è produttore e ingegnere. Due anni dopo collabora con i Motorhed nel disco ‘Inferno’ e, dopo una pausa di sei anni, torna in veste solista con ‘Real Illusions: Reflections’, primo capitolo di una trilogia, con cui si aggiudica la nomination ai Grammy con il brano ‘Lotus Feet’.

Dopo sei anni di pausa, Steve Vai pubblica il 28 gennaio ‘Inviolate’, il decimo album di studio, il “culmine di 61 anni di ispirazione ed esercizio”, nove tracce creative che rappresentano al meglio il ritorno del virtuoso chitarrista!

 

 
 
 
 
 
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