A esattamente quarant’anni dal suo debutto, Parlophone Records annuncia la pubblicazione di una nuova edizione limitata da collezione del classico album dal vivo degli IRON MAIDEN, “Live After Death”, in uscita il 14 ottobre 2025.
Il nuovo cofanetto include due vinili colorati da 140g (uno blu e uno giallo) che presentano l’audio rimasterizzato nel 2015 e la storica copertina apribile originale. Il package conterrà inoltre la replica del programma ufficiale del “World Slavery Tour”, un oggetto da collezione che riporta in vita il materiale promozionale originale per le nuove generazioni di fan.
Completano la confezione un pass da tour replica e un libretto lucido di 12 pagine che include la ristampa dell’opuscolo originale di otto pagine e un nuovo saggio esclusivo intitolato “Rime And Punishment: Celebrating 40 Years Of Live After Death”. In questo testo, l’editor del fan club ufficiale Alexander Milas intervista Steve Harris, Nicko McBrain, Rod Smallwood e l’illustratore Derek Riggs sulla genesi e l’eredità di uno degli album live più importanti della storia del metal.
Steve Harris ha ricordato così quel periodo:
«Eravamo costantemente in tour. Era letteralmente “registra, suona, registra, suona” — non ci fermavamo mai. Rod ci spronava, e aveva ragione. Eravamo totalmente pronti a farlo, non era nulla che non volessimo fare. Ti senti invincibile — “sì, possiamo farlo, nessun problema”. Era il modo giusto per andare avanti. Era l’unico modo per una band come la nostra, visto che allora non avevamo alcun passaggio radiofonico.»
Considerato non solo uno dei migliori album live heavy metal di sempre ma anche una pietra miliare nella storia dei concerti rock, “Live After Death” fu registrato principalmente durante le quattro serate che gli Iron Maiden tennero alla Long Beach Arena di Los Angeles nel marzo 1985. L’ultimo lato del doppio album contiene invece registrazioni tratte dalle esibizioni al Hammersmith Odeon di Londra dell’ottobre 1984.
Entrambi i concerti facevano parte del rivoluzionario “World Slavery Tour”, organizzato a supporto dell’album “Powerslave” del 1984. La tournée, durata 331 giorni con 187 concerti in tutto il mondo, consolidò la reputazione degli Iron Maiden come una delle band dal vivo più potenti e spettacolari di sempre — un primato che il gruppo mantiene ancora oggi.
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