Il mondo della musica piange la scomparsa di John Mayall, leggendario musicista britannico, morto all’età di 90 anni. Mayall, noto come il padrino del blues britannico, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del genere grazie al suo lavoro con i Bluesbreakers, band che ha lanciato talenti del calibro di Eric Clapton.
La notizia della sua morte è stata annunciata dalla famiglia attraverso un comunicato ufficiale, che ha rivelato che Mayall è deceduto il 22 luglio nella sua casa in California, circondato dall’affetto dei suoi cari. Negli ultimi anni, il musicista aveva sofferto di problemi di salute che lo avevano costretto a interrompere la sua incessante attività live.
Mayall, nato a Manchester e cresciuto con una passione per il blues americano trasmessa dal padre, un appassionato di jazz, ha avuto un ruolo fondamentale nell’esplosione del blues rock britannico negli anni ’60. Dopo essersi trasferito a Londra nel 1963, abbandonò la carriera di grafico per dedicarsi completamente alla musica, formando i John Mayall & the Bluesbreakers.
Con i Bluesbreakers, Mayall ha dato il via a una nuova era per il blues britannico, lavorando con musicisti che sarebbero diventati icone del rock, tra cui Mick Fleetwood, Peter Green e John McVie (futuri membri dei Fleetwood Mac), e Mick Taylor, che si unì ai Rolling Stones su suggerimento dello stesso Mayall. Il loro album del 1966, “Blues Breakers With Eric Clapton”, è considerato un capolavoro che ha fuso rock, soul e blues americano, contribuendo a rendere popolare il genere nel Regno Unito.
Negli anni ’70, Mayall si trasferì negli Stati Uniti, dove continuò a registrare e a fare tournée, pubblicando oltre 30 album nel corso della sua carriera. Il suo ultimo lavoro, “The Sun Is Shining Down“, è uscito nel 2022. Nel 2005, Mayall è stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico e sarà presto inserito nella Rock & Roll Hall of Fame.
Tra i numerosi omaggi ricevuti, Mick Jagger ha ricordato come Mayall abbia influenzato i Rolling Stones consigliando l’ingresso di Mick Taylor dopo la morte di Brian Jones, segnando una nuova era per la band. “Il segreto del blues? Parla della vita, è diretto e arriva a tutti”, diceva Mayall, il cui impatto sulla musica resta incalcolabile.
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