Tour ufficiale dei Korpiklaani, il 5 Marzo 2018 ai Magazzini generali di Milano. Bella location, bel pubblico e belle band a farci compagnia.

Quasi cinque ore di puro intrattenimento a tema folk, aperto  dai Trollfest, gruppo norvegese, già  nella scena da parecchio tempo, ci hanno deliziato con una scaletta di tutto punto per circa 40 minuti di pura energia.

Professor Otto – Brakebein – Toxic – Brumlebassen – Steel Sarah – Kaptein Kaos – Die Grosse Echsen – Solskinnsmedisin – What a Good Idea! – Helvetes Hunden GARM

Veloce cambio di palco ed ecco gli Heidevolk, olandesi, tanto grandi e grossi quanto simpatici e coinvolgenti, hanno saputo portare l’atmosfera dei loro temi naturalistici e della mitologia germanica nella lunga sala e tra il pubblico dei Magazzini. All’entrata in scena della band, la folla grida il loro nome ed è subito pogo e danze che dureranno fino al termine dello spettacolo e che coinvolgeranno una buona parte dei presenti.

Ontwaakt – Ostara – Een Wolf in Mijn Hart – Wapenbroeders – Nehalennia – Yngwaz’ Zonen – Britannia – Tiwaz – Saksenland – Drankgelag – Gungnir – Vulgaris Magistralis

Siamo giunti alla metà  di questo memorabile evento e quale band poteva mai essere adatta all’apertura di questa seconda parte? Gli Arkona! Direttamente dalla Russia, insieme agli headliner, sono quelli che piùdi tutti hanno acceso la serata. Le parole d’ordine sono: grinta ed energia, ed è esattamente ciò che è stato portato sul palco, ornato con un imponente teschio e i vestiti tipici della band che rimandano al classico ambiente folk. La cantante, Maria “Masha Scream” Arhipova, un vero portento, con un ottima presenza scenica e una voce invidiabile ha saputo dare al pubblico esattamente ciò che si aspettava. Importante aggiungere che i primi sei brani della scaletta vengono direttamente dal nuovo album ‘Khram’.

Mantra (Intro) –  Shtorm –  Tseluya zhizn – Khram – V pogonye za beloy tenyu – Mantra (Outro) –   Az’ – Arkaim – Goi, Rode, Goi! – Skvoz’ Tuman Vekov – Zakliatie – Stenka na Stenku – Yarilo

Chiudiamo infine con i protagonisti assoluti dello show: i Korpiklaani, band finlandese fondatasi nel 1993 a Lahti, prima del 2003 conosciuti con il nome di Shaman. Ed eccoli qua a scaldare e movimentare le nostre serate, a piùdi vent’anni di attività . Una band ricca di musicisti con un violinista, un suonatore di fisarmonica e un chitarrista “scalzo”.

La folla è già  agitata durante il cambio del palco, piùvolte la band viene e invitata a salire on stage. E’ giunta l’ora, sono circa le 22:00 quando si spengono le luci e le urla si levano da ogni angolo del locale e finalmente eccoli entrare in scena, uno dopo l’altro e,  mentre si posizionano, i componenti vengono salutati dal pubblico impaziente e quando è il momento del cantante Jonne Jà¤rvelà¤, dopo un veloce saluto si parte con la fisarmonica, seguita dalla batteria e poi la chitarra. Si aprono le danze con “Happy Little Boozer” brano di apertura dell’album “Tales Along this Road”, terzo album pubblicato nel 2006. L’energia del pogo inizia a spargersi qua e là  in vari punti della pista, durante la performance di “A Man With a Plan” la massa inizia a spingere verso le prime file, quasi a voler raggiungere il palco e dall’altra parte abbiamo una band che sa come porsi col proprio pubblico e il singer si concede a qualche stretta di mano per la gioia dei propri fan. Da metà  concerto in poi, all’inizio di “Cotteges and Saunas”, brano inserito nel secondo album, “Voice of Wilderness” e pubblicato nel 2005, causa anche la grande energia della canzone stessa, circa una decina di persone vengono alzate e trasportate oltre la transenna della prima fila da un moto di braccia che li trascina e li conduce, e il crowd surfing continua ancora fino a fine concerto. L’evento è  spettacolare e il tempo scorre rapidamente tra divertimento e canti continui.

Ovviamente a chiudere la scaletta troviamo le tre canzoni, ispirate all’alcol piùstoriche del gruppo, in ordine: “Tequila”, “Beer Beer” e “Vodka”. Una grande energia  è dentro animo e corpo, ed è quasi impossibile non scatenarsi al ritmo di tre storici brani. E visto che si deve bere ecco Jonne Jà¤rvelठ indossare in testa una cassa di plastica e improvvisare un balletto.

All’uscita di scena del gruppo un grosso e continuo coro del pubblico che chiede alla band di continuare lo show, e quindi dopo tutta questa insistenza  i Korpiklaani  si ripresentano sul palco ad intonare  un ultimo e conclusivo pezze: “Crows Bring the Spring”.

I Korpiklaani , pieni di energia, ironia e simpatia, hanno trascorso l’intero live a saltare, coinvolgendo direttamente il pubblico a seguirli o cantare brani, concludendo con un lungo, ripetuto e caloroso saluto.

Non possiamo che ringraziarli a nostra volta e sperare di poterci gustare presto un altro loro concerto, ricordando ai piùappassionati, desiderosi di seguire la band, che questo è il tour europeo e le prossime date si terranno in Austria e Germania sempre nel mese di Marzo.

Kiitos!

Happy Little Boozer – Pilli on pajusta tehty – Tuonelan tuvilla – Wooden Pints – Lempo –  Ruumiinmultaa – Petoelà¤imen kuola – Vaarinpolkka – A Man With a Plan – Metsamies – Cottages and Saunas – Rauta – Henkseli Poika – Juodaan viinaa (Hector cover) – Hunting Song – Sahti –  Tequila – Beer Beer – Vodka – Encore: Crows Bring the Spring

 

 

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