comunicato stampa

Come ci si può aspettare da una band chiamata L.A. Witch, questo trio di ragazze della West Coast suona un pop-rock nero come la pece avvolto in coperte di riverbero. Le giovani Sade, Ellie e Irita vivono a Los Angeles e hanno costruito un immaginario traversale a partire dai maestri del garage 60s. Il loro primo omonimo album trasportava la band in un reame lontano nello spazio e nel tempo, drappeggiato di riverbero. “Play With Fire”, il loro nuovo lavoro, mantiene tutte le promesse: trenta minuti di incandescente rock senza fronzoli o pretese intellettuali, che Dio, o Lucifero, le benedica.

L’album di debutto delle L.A. Witch si è dispiegato come i ricordi nebulosi delle baldorie a tarda notte nel centro della città che si insinuano in una domenica mattina di sbornia. La chitarrista/vocalist Sade Sanchez ha fatto le fusa e cantato sopra accordi di chitarra tintinnanti, dipingendo immagini di exploit urbani, vecchi ritrovi americani e scappatelle private con l’austerità di un maestro. La bassista Irita Pai e la batterista Ellie English hanno lucidato la patina del suono vintage della band, aggiungendo un tonfo corposo e uno swing inebriante alle ballate polverose dell’album, agli inviti minacciosi e alle canzoni rock afose. L’album aveva un’aria easy, come se queste canzoni fossero state scritte nel tessuto del paesaggio occidentale da qualche generazione passata ed evocate nel nostro mondo moderno da tre potenti condotti. La band ammette prontamente che L.A. Witch è stato un affare casuale e che le canzoni sono venute fuori nel corso di diversi anni. Quel flusso naturale ha avuto un intoppo quando la popolarità della band è cresciuta e hanno iniziato a fare tour regolarmente, così una nuova strategia è diventata necessaria per il loro secondo album, lo spavaldo e seducente Play With Fire.

Dove L.A. Witch trasudava vibrazioni e atmosfera, con l’intero mix avvolto nel riverbero, collocando sonicamente la band in qualche regno distante, trasmesso attraverso qualche ignoto abisso del tempo, Play With Fire si schianta fuori dal cancello con un audace, sfacciato, in-your-face rocker “Fire Starter”. L’autorevole apertura è una deliberata dichiarazione di missione. «Play With Fire è un suggerimento per far accadere le cose», dice Sanchez. «Non temere gli errori o il futuro. Cogliete l’occasione. Dite e fate quello che sentite veramente, anche se nessuno è d’accordo con le vostre idee. Questi sono sentimenti che mi hanno fermato in passato. Voglio ispirare gli altri a essere liberi pensatori, anche se questo può portare a scottarsi». E con questo ragionamento, “Fire Starter” diventa una chiamata all’azione, un inno contro l’apatia. Da lì l’album passa al rocker altrettanto corposo “Motorcycle Boy”, un’esuberante canzone d’amore ispirata ai classici fuorilegge del cinema come Mickey Rourke, Marlon Brando e Steve McQueen. Alla terza traccia sentiamo le L.A. Witch espandersi in nuovi territori quando “Dark Horse” dispiega una miscela di dustbowl folk, breakdown psichedelici, e linee di organo fire-and-brimstone. E da lì la band diventa solo più avventurosa.

L.A. Witch

mercoledì 4 maggio 2022

BRONSON
Via Cella 50, Madonna dell’Albero (Ravenna)
Inizio ore 21.30

Biglietti 13 € +dp in prevendita // 15 € alla porta. Prevendita online: https://link.dice.fm/b13dd25cc183
Durante l’evento verranno rispettati tutti i protocolli di sicurezza dettati dall’emergenza Covid: distanziamento, ingressi limitati e contingentati, sanificazione. E ricorda di portare e indossare la mascherina.

Apertura porte: un’ora prima dell’inizio dei concerti.
Ai sensi delle normative in vigore, per poter accedere ai concerti, esclusi i soggetti esenti, è obbligo esibire il Green Pass rafforzato.

Bronson Produzioni – Info: 333 2097141
www.bronsonproduzioni.com

 

 
 
 
 
 
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