Sono passati 20 anni dall’uscita dell’album “Comalies” dei Lacuna Coil. Un disco che sarà sempre ricordato come l’album della svolta per la nostra amatissima band italiana. Già, perché dopo i primi due album d’esordio “In a Reverie” e “Unleashed Memories”, usciti rispettivamente nel 1999 e nel 2001, “Comalies” ha permesso alla band di Milano di piazzare le fondamenta per diventare quella che è ancora oggi (e forse anche più che mai) una delle colonne portanti del gothic metal in tutto il panorama metal mondiale. I Lacuna Coil sono di gran lunga la band metal italiana più amata e rispettata all’estero, con un nome che ormai appare sempre e solo nei mainstages dei principali festival europei e con posizioni sempre più alte nei bill di giornata. Ma la band di Cristina Scabbia e Andrea Ferro ha dovuto fare la gavetta e sudare moltissimo per arrivare a questi prestigiosi traguardi, mostrando una capacità di composizione sopraffina ad ogni album con una costante ricerca nel rimettersi in gioco migliorando il materiale precedente, senza snaturare né la propria identità né il proprio marchio di fabbrica. Penso infatti che, se si dovrebbe stilare una classifica degli album dei Lacuna Coil, si potrebbe praticamente invertire la cronologia d’uscita dei dischi e si avrebbe direttamente il risultato in questione, con l’ultimo “Black Anima” assoluto capolavoro a guidare un ranking seguito da “Delirium” e “Broken Crown Halo” sul podio. Certo, “Dark Adrenaline” per me avrà sempre una mansione d’onore per la presenza di alcuni dei brani più belli della carriera dei Lacuna Coil, ma nel complesso la classifica globale, a mio parere, sarebbe proprio quella inversa all’ordine di uscita dei dischi. Questo dimostra una capacità impressionante di inventiva con il merito di riuscire a fare sempre meglio ad ogni nuova fase composizione… chapeau! Detto questo, ritornando all’album “Comalies” che ha dato il via a questa ascesa vertiginosa, la band ha deciso di onorare il ventesimo anniversario di questo disco molto significativo con una ri-registrazione completa dei brani, letteralmente decomponendo e ri-creando praticamente da zero ogni singola traccia. I pezzi hanno quindi uno scheletro completamente diverso così come una nuovissima pelle, con una tendenza generale molto più aggressiva, molto più complessa e molto più avvolgente. E’ come se “Comalies” avesse assorbito “Black Anima”, per intenderci. Il risultato è quindi molto entusiasmante, con pezzi che sembrano letteralmente scritti per la prima volta e che sfoderano un sound davvero strabiliante. Il concetto di questo concerto-evento del Fabrique dal nome “Comalive” era quindi di celebrare quest’uscita e di suonare per intero l’album “Comalies XX” (a simboleggiare i 20 anni di anniversario) con i pezzi di “Comalies” in questa nuova veste che si potrebbe letteralmente definire sotto steroidi… ma il concerto è stato anche molto di più di questo!

In un Fabrique stracolmo, con tantissimi fan provenienti da tutto il mondo che sfoderano le loro bandiere portando con se i girasoli simbolo dell’artwork di “Comalies”, inizia la serata con i Lacuna Coil che salgono sul palco sfoggiando i nuovissimi outfit da palcoscenico, visti finora esclusivamente sul video di “Swamped XX”. Si tratta sostanzialmente dello stesso design del tour di “Black Anima” a colori invertiti, con la base delle tute quasi interamente bianca e gli artwork di una figura spettrale scheletrica di colore nero.

Partono le prime note e, contrariamente a quello che ci si poteva immaginare, inizia “Blood, Tears, Dust”! Qundi non un pezzo di “Comalies XX”. Infatti, anticipando un po’ quello che accadrà in scaletta, i Lacuna Coil hanno avuto l’idea intelligentissima di non suonare esclusivamente pezzi di “Comalies XX” e neanche nell’ordine della tracklist del disco. Saranno effettivamente suonati tutti i pezzi di quest’album ma in ordine sparso, e alternati a un gran numero di singoli della discografia dei Lacuna Coil con una particolare enfasi sui brani di “Black Anima”. Scelta a mio parere perfetta, perché ha reso la scaletta per niente monotona con una gran varietà di materiale e ha permesso di mantenere l’entusiasmo del pubblico per tutta la serata. Il concerto di questa sera ha infatti potuto godere di un set molto più lungo rispetto a una normale tempistica da tour. In totale, i Lacuna Coil suoneranno per infatti per ben 2 ore. Dopo una sempre impressionante “Reckless”, come tutte le volte che viene suonata dal vivo, Cristina & Andrea prendono la parola rivolgendosi al pubblico visibilmente emozionati e ci raccontano l’importanza di questo evento per la band, spiegando la storia di “Comalies” e di questo nuovo disco “Comalies XX”, rivolgendosi sia in inglese che in italiano per fare in modo che tutto il pubblico internazionale possa capire gli interessantissimi retroscena di questi album. Ed è veramente la cosa più bella in assoluto, poter vedere che una band metal italiana sia diventata così amata all’estero da avere pubblico internazionale che viaggia fino in Italia per assistere ad un loro concerto importante come questo. Lasciatemi dire che i Lacuna Coil sono davvero un orgoglio nazionale per la nostra musica e dobbiamo davvero andarne fieri, perché la nostra immagine globale della musica metal viene anche generalizzata da quello che sono i nostri pochi porta bandiera che riescono a suonare all’estero, ed avere i Lacuna Coil come ambasciatori di questo compito è davvero un privilegio. Iniziano quindi i primi pezzi di “Comalies XX” e ci godiamo le fantastiche “Swamped XX” e “Self Deception XX”, prima di assistere a due altri bellissimi pezzi di “Black Anima” come “Apocalypse” e “Layers Of Time”, uno dei pezzi più aggressivi ed entusiasmanti dell’intera carriera dei Lacuna Coil. Cristina e Andrea sono in forma smagliante, con le corde vocali tirate a lucido per questa serata speciale.

Si sa, il marchio di fabbrica dei Lacuna Coil è espresso in prima linea con il bellissimo e costante duetto vocale dei clean vocals di Cristina con gli harsh vocals di Andrea, che si alternano e si fondono a meraviglia letteralmente su ogni brano. Il suono del Fabrique stasera à fenomenale, con l’immancabile corposità del basso di Maki a portare tanta sostanza al sound gothic metal dei Lacuna Coil, decorato maestosamente dalle melodie di chitarra di Diego Cavallotti e la batteria estremamente precisa di Richard Meiz. Dopo un ulteriore alternarsi di pezzi da “Comalies XX” e ulteriori singoli, arriva uno dei momenti clou della serata, con Cristina che chiede a tutto il pubblico del Fabrique di sedersi per terra per permettergli di venire in mezzo a noi e cantare “The Ghost Woman and the Hunter XX” proprio al centro della sala, dando quindi la possibilità a tutti di vederla esibirsi in mezzo alla folla. Un momento davvero emozionante, con la ballad cantata divinamente a creare un vero momento da pelle d’oca! Bellissimo!

Passano altri quattro pezzi di “Comalies XX” carichi di un suono estremamente dinamico e avvolgente, tra cui la nuovissima versione di quello che è il singolo più amato di quest’album ovvero “Heaven’s a Lie XX”, e possiamo gustarci un altro pezzo “fan favourite” come “Our Truth”, dove Cristina incita il pubblico a ripetere il coro di questo brano, che prontamente risponde all’unisono in un boato assordante che neanche lei se lo aspettava cosi forte, ancora una volta visibilmente emozionata dal caloroso responso del pubblico. Passando per vari altri validissimi pezzi come “The Prophet Said XX”, cantato per la prima volta dal vivo nella carriera della band, arriviamo a uno dei pezzi più epici dei Lacuna Coil, “Veneficium”, dove Cristina ci delizia in lunghissimi passaggi in canto lirico davvero da brividi, accompagnata da quello che secondo me è l’assolo di chitarra più bello in assoluto dell’intera discografia della band, eseguito magistralmente da Diego.

La band si ritira dietro le quinte e parte un intrigante intermissione strumentale di ben 10 minuti con i LED disposti sul palco a lampeggiare su un psichedelico blu accesso, il che crea una suspense molto intrigante per quello che sarà il gran finale di serata. La band risale sul palco tra il boato del pubblico sfoderando nuovi stage outfit interamente neri con il logo dei Lacuna Coil al lato del torace, estremamente gotici ed eleganti. Si riparte con gli ultimi due pezzi che mancano all’appello di “Comalies XX”, ovvero “Aeon XX” e la bellissima “Tight Rope XX”, tra l’entusiasmo globale della folla. Concludiamo quindi la serata con due veri e propri inni della storia dei Lacuna Coil, la prima essendo in realtà la famosissima cover di “Enjoy the Silence” dei Depeche Mode (il video della versione dei Lacuna Coil ha raggiunto ad oggi ben 23 Milioni di visualizzazioni) e il pezzo che è senza alcun dubbio il più famoso e simbolico della band milanese, “Nothing Stands in Our Way”. Un brano che in qualche modo va anche a simboleggiare un po’ il mantra che ha permesso ai Lacuna Coil di raggiungere questi traguardi sensazionali. “Comalive” si conclude quindi con le ultime note di questo brano storico e l’intero Fabrique ad intonare in coro “We Fear Nothing!”, ripetuto a varie riprese nelle strofe di questo bellissimo pezzo.

Con gli occhi lucidi, tutti i membri dei Lacuna Coil ringraziano il pubblico per essere venuto stasera ricordando quanto abbia significato per lavoro avere avuto il sostegno dei fan per tutti questi anni, senza i quali non avrebbero mai potuto arrivare ai traguardi di oggi. Non è mai una cosa banale da dire e le band che ricordano e sottolineano questo aspetto ai live sono sempre davvero da apprezzare moltissimo, così come quando Cristina ricorda che la cosa più bella dei live è lo scambio di energia tra il pubblico e gli artisti, e che è una cosa vitale per chiunque si esibisca su un palco. È stato un concerto bellissimo, ricco di emozioni e sicuramente un evento speciale che verrà ricordato per sempre dalla band e da tutti noi. I Lacuna Coil sono l’immagine e il simbolo del valore del metal italiano e non potremo chiedere rappresentante migliore. Ripeto, questa band è un motivo d’orgoglio per la nostra musica e non potremmo esserne più fieri. Hanno voluto celebrare un anniversario importante nel proprio paese e nella propria città, proprio per ricordare da dove sono partiti, ed è stato davvero il regalo più bello in assoluto. Tra vari anni potremo davvero dire, con grande entusiasmo, quando verrà ricordato questo concerto nei racconti degli annali della band, che noi eravamo lì, a goderci quello che rimarrà un importante evento nella storia dei Lacuna Coil!

Setlist

Blood, Tears, Dust
Reckless
Swamped XX
Self Deception XX
Apocalypse
Layers of Time
Entwined XX
Unspoken XX
Trip the Darkness
Sword of Anger
The Ghost Woman and the Hunter XX
Humane XX
Daylight Dancer XX
Heaven’s a Lie XX
Angel’s Punishment XX
Our Truth
Now or Never
My Demons
The Prophet Said XX
Delirium
Comalies XX
Veneficium

Encore

Aeon XX
Tight Rope XX
Enjoy the Silence (Depeche Mode Cover)
Nothing Stands in Our Way

Si ringrazia Vertigo Hard Sounds

Sfoglia la Gallery a cura di Piero Paravidino

Avatar
Author

Write A Comment