earMusic ”“ Gennaio 2018
Il periodo di fama e gloria per i Loudness è passato da un pezzo, ciò non toglie che la band giapponese abbia continuato imperterrita a sfornare dischi, anche di un certo rilievo.
I tempi di ‘Thunder In The East’ sono molto lontani, ma i nostri giapponesi preferiti sono sempre delle macchine da guerra e anche questo nuovo ‘Rise To Glory’ conferma che l’ispirazione e la voglia di suonare hard & heavy non mancano di certo. Ventisette dischi in studio sono un bel traguardo, i Loudness in patria sono delle vere e proprie istituzioni, e anche in Europa ormai sono rispettati e considerati da molti.
Il periodo buio e di scarsa ispirazione è ormai alle spalle, i Loudness da un po’ di anni a questa parte (piùo meno da quando è rientrato lo storico cantante Minoru Niihara) sono ritornati sulla retta via sbagliando pochissimo.
‘Rise To Glory’ è un classico album alla Loudness, a cavallo tra heavy metal abbastanza spinto e hard rock, dove trovano come spazio, i riff e le possenti rasoiate della chitarra di Akira Takasaki guitar hero degli 80’s.
I Loudness, a differenza dei cartoni animati giapponesi, dove (mi vengono in mente Holly & Benji) per sviluppare alcuni avvenimenti ci volevano trenta puntate (come minimo), vanno dritti al sodo senza troppi fronzoli e grilli per la testa, concretizzando e mettendo in pratica le buone idee, una sorta di giappo/tedeschi.
‘Soul On Fire’ apre le danze dopo una breve intro, un brano molto energico e roccioso, la band dimostra di saperci fare e di aver voglia di spaccare.
Con la successiva ‘I’m Still Alive’ i ritmi si fanno ancora piùincalzanti, Minoru Niihara è decisamente aggressivo e Takasaki ci delizia con i suoi virtuosismi, ascoltare per credere.
Ottimo il mid-tempo di ‘Go For Broke’ classico heavy rock alla Loudness che richiama i primi lavoro degli anni ottanta.
Meno convincente la melodica ‘The Voice’ l’unico episodio sotto la sufficienza di questo album, troppo debole la melodia e in generale non sembra un abito che vada bene per i Loudness, abituati a destreggiarsi meglio in territori piùmetallici come ad esempio in ‘Massive Tornado’, nella title track o in ‘No Limits’.
Piùo meno a metà disco troviamo la strumentale ‘Kama Sutra’ insolito esperimento tra Rush e Dream Theater che mette in evidenza l’estro compositivo di Takasaki.
In chiusura c’è posto per ‘Rain’ brano dalle tinte oscure e quasi doom (la definirei doom melodico) e la bonus ‘Let’s All Rock’ incalzante e piacevolmente elettrica.
I Loudness confezionano un buon prodotto, che piacerà sicuramente ai seguaci della band giapponese e probabilmente non interesserà molto ai nuovi seguaci del metal, abituati a un altro tipo di sonorità .
La versione europea/americana presenta un bonus cd dal titolo ‘Samsara Flight’ una carellata di vecchi brani registrati con il gusto di oggi, che rappresenta una buona fetta di storia della band di Osaka.
‘Rise To Glory’ mantiene viva piùche mai la fiamma dei Loudness, fieri samurai senza macchia e rispettosi della katana e del codice d’onore che la tradizione impone.
Tracklist:
1.8118
2.Soul On Fire
3.I’m Still Alive
4.Go For Broke
5.Until I See The Light
6.The Voice
7.Massive Tornado
8.Kama Sutra
9.Rise To Glory
10.Why And For Whom
11.No Limits
12.Rain
13.Let’s All Rock
Band:
Masayoshi Yamashita ”“ basso
Akira Takasaki ”“ chitarra
Minoru Niihara ”“ voce
Masayuki Suzuki – batteria
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