2025 – Sugar Music

 Un disco davvero atteso e che, dopo il suo inatteso e splendido secondo posto al recente Festival di Sanremo, ha creato molto interesse mediatico e conquistato molti fan. Sto parlando di Lucio Corsi, cantautore toscano, che con questo Volevo essere un duro arriva al suo quarto album pubblicato. In tempi di autotune, testi egocentrici e storie di sesso e malaffari, Corsi è il classico cantautore che racconta storie e mette a nudo le fragilità e le particolarità uniche di ogni personaggio narrato.

Molti hanno storto il naso quando scelse, nientepopodimeno che, Topo Gigio per la serata di duetti a Sanremo. Un’interpretazione davvero magistrale di Nel blu dipinto di blu (Volare) che ha sorpreso tantissimi e che ha portato alla stranissima coppia anche il secondo posto in quella particolare serata.
Tra le altre cose, il mai abbastanza compianto Domenico Modugno fu la prima voce di Topo Gigio.

Il nome di Corsi gira da diversi anni nell’ambiente indie e underground, e la sua partecipazione alla serie TV Vita da Carlo, girata e interpretata da Carlo Verdone, gli ha già dato, in tempi assai recenti, ulteriore visibilità. Aggiungiamoci il fatto che Verdone è anche un grandissimo appassionato di musica rock e non si affida di certo a musicisti senza arte né parte, e già capiamo che Lucio aveva grandi potenzialità per esplodere presso il grande pubblico. Ora, dopo Sanremo, rappresenterà l’Italia all’Eurovision, dopo la rinuncia del vincitore Olly, e vedremo se ripeterà lo stesso percorso dei Måneskin tempo addietro. Debite proporzioni e differenze assolutamente da sottolineare.

Lucio Corsi live @ Mei, Faenza – 2023, ph Emanuel Giordani

Le date già previste in locali prestigiosi, come l’Alcatraz di Milano, sono andate esaurite dopo la sua partecipazione a Sanremo, e si stanno aggiungendo date su date per l’artista toscano, ormai trapiantato a Milano. Corsi è un artista davvero semplice, molto umile e disponibile con i suoi fan.
Non gira per ristoranti di lusso sfoggiando orologi e catene da migliaia di euro. Ha la sua trattoria di fiducia nel Milanese ed è legatissimo a sua nonna.

L’album

Tornando al disco, Volevo essere un duro è uscito il 21 marzo 2025, il primo giorno di primavera, ed è composto da nove canzoni scritte e composte da Lucio Corsi e dal suo fidatissimo e storico chitarrista Tommaso Ottomano, che lo ha anche accompagnato a Sanremo, come lo accompagnerà a Basilea (Svizzera) per l’Eurovision, dal 13 al 17 maggio. Il disco è stato registrato e mixato da Antonio “Cuper” Copertino al San Pedro Studio di Milano. Questo lavoro si apre con Tu sei il mattino, che tanti ricordano per un bizzarro video in ascensore in cui Corsi starnutisce copiosamente e senza capacità di trattenersi addosso ai suoi compagni, tra cui Verdone. Una splendida ballad, con archi e piano, molto settantiana, che introduce perfettamente il mood dell’album. Non solo Ivan Graziani ed altri riferimenti in maniera minore, ma anche echi del miglior David Bowie ci cullano in questa soave canzone.Il brano tratta della poesia che la prima volta ci trasmette e ci ricorda che comunque il tempo scorre.

I riferimenti al cantautore abruzzese sono ancora più evidenti in Sigarette, il brano successivo, che loda il piacere e il relax derivante dalla nicotina. È una canzone che, a detta dello stesso autore, narra di un preciso momento della sua vita di cui non vuole raccontare ulteriori dettagli.

Subito dopo c’è il pezzo che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, e non solo per Topo Gigio, ma anche per il video con la partecipazione di due autentici big della comicità toscana: Massimo Ceccherini, nei panni di un severo padre architetto, e Leonardo Pieraccioni, nei panni di un improbabile prete esorcista, che vorrebbero redimere il figlio innamorato del rock glam anni ’70 e che si chiudeva a chiave in camera per tentare di imitare i suoi idoli glam tipo Iggy Pop, Kiss, David Bowie e soprattutto Marc Bolan. Volevo essere un duro potrebbe essere tranquillamente tradotta in inglese e inserita in qualsiasi disco anni ’70, sia dei T-Rex che dei Mott The Hoople.

Purtroppo, a volte i meriti sono altri e Corsi non ha vinto Sanremo, come auspicavano moltissimi. Subito dopo troviamo Francois Delacroix, una strana ballad blues che narra le gesta di un suo amico fotografo di Volpiano, autentico bugiardo. Un autentico ribelle è invece narrato in Let There Be Rocco (Giovannoni), pezzo molto rockeggiante con qualche reminiscenza sparsa degli Stray Cats, oltre al glam. Rocco Giovannoni, incubo dei professori, figlio di spacciatori e con i denti spaccati. Alla fine c’è anche un piccolo accenno a Jailhouse Rock di Elvis Presley.

“Questo disco parla d’infanzia, di amicizia e di amore. È un disco di fantasia con i piedi per terra. In questo disco ho cercato di trovare il sogno non fuggendo nel cielo ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi. È un disco di ricordi personali mescolati a storie di altra gente. Ci sono molti personaggi in queste canzoni, da Rocco il bullo della scuola media al Re dei Rave, una sagoma romantica e sgangherata, a Francois Delacroix, mio grande amico (forse immaginario, ma non importa).”

Ecco come Lucio definisce il lavoro. La copertina del disco è disegnata magistralmente dalla madre artista, Nicoletta Rabiti. Ci sono poi pezzi autentici e genuini come Questa vita, molto ritmato e con la chitarra di Ottomano in primo piano. Ho trovato anche qualche venatura di Rino Gaetano in questa canzone. Introdotta da un piano molto evocativo, invece, è Nel cuore della notte, canzone splendida e poetica sulla forza dell’amicizia, accompagnata da un video eseguito dal vivo solo voce e pianoforte.

“Sono andato a Sanremo facendo quello che faccio da più di dieci anni e con la stessa idea di musica: niente fronzoli e zero fuochi d’artificio”

dice Corsi.

Un disco atipico nello scontatissimo mercato discografico mainstream italiano, che probabilmente farà conoscere anche tanti altri cantautori e gruppi che si spaccano il cosiddetto in studio e macinano chilometri su chilometri per raggiungere locali. Grazie, Lucio, mi hai regalato davvero emozioni con questo lavoro.

Mauro Brebbia.

TRACKLIST

  1. Tu sei il mattino
  2. Sigarette
  3. Volevo essere un duro
  4. Francis Delacroix
  5. Let There Be Rocko
  6. Il Re del rave
  7. Situazione complicata
  8. Questa vita
  9. Nel cuore della notte

CREDITI

Tutte le tracce scritte e composte da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano

Produzione artistica: Lucio Corsi, Tommaso Ottomano, Antonio “Cuper” Cupertino

Direzione artistica: Tommaso Ottomano

Produzione esecutiva: Matteo Zanobini per Picicca Management

Mix: Antonio “Cuper” Cupertino c/o San Pedro Studio – Milano

Master: Giovanni Versari c/o La Maestà – Milano

Registrazione: Antonio “Cuper” Cupertino c/o San Pedro Studio – Milano

Assistenti di studio: Elia Vergnano (c/o Black Star recording – Milano), Valerio Mina, Elia Vergnano e Francesco Belluzzi (c/o Officine Meccaniche – Milano)

Lucio Corsi: chitarre, pianoforti, cori, tastiere, wurlitzer
Tommaso Ottomano: chitarre, cori, basso
Antonio “Cuper” Cupertino: percussioni, cori, gocce di limone

Davide Rossi: arrangiamento in “Volevo essere un duro”; arrangiamento archi in “Tu sei il mattino”; archi in “Tu sei il mattino”, “Volevo essere un duro”
Enrico Gabrielli: arrangiamento fiati in “Let There Be Rocko”, “Il Re del rave”, “Situazione complicata”; preparatore dei fiati e flauto traverso in “Volevo essere un duro”; sax in “Let There Be Rocko”, “Questa vita”
Fausto Cigarini: violini e viole e arrangiamento archi in “Sigarette”, “Il Re del rave”, “Situazione complicata”
Paolo Raineri: trombe in “Volevo essere un duro”, “Let There Be Rocko”, “Il Re del rave”
Luca Medioli: corno francese in “Volevo essere un duro”, “Il Re del rave”
Francesco Bucci: trombone in “Volevo essere un duro”, “Let There Be Rocko”, “Il Re del rave”
Roberto Dragonetti: basso in “Sigarette”, “Il Re del rave”, “Situazione complicata”
Matteo Lorenzi: batteria in “Sigarette”, “Let There Be Rocko”, “Il Re del rave”, “Situazione complicata”
Marco Ronconi: batteria in “Tu sei il mattino”, “Volevo essere un duro”, “Questa vita”
Clarissa Marino: violoncelli in “Sigarette”, “Il Re del rave”, “Situazione complicata”
Fabio Longo: contrabbassi in “Sigarette”, “Il Re del rave”, “Situazione complicata”
Roshelle: cori in “Volevo essere un duro”
Filippo Scandroglio: basso in “Let There Be Rocko”

 

Mauro Brebbia
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