Icons Creating Evil Art – 2025

I Luponero sono un trio finlandese e possono essere inclusi nella categoria alternative rock.
Una band che ha varie influenze, tutte miscelate con assoluta padronanza: a volte stoner, a volte punk, a volte industrial, fino ad arrivare a un sound dannatamente hard rock.

Dieci pezzi tutti da ascoltare con attenzione e da scapocciare per bene, magari con una bella birretta fresca in mano.
La band è composta da tre musicisti che credono fermamente nella potenza di un album nel suo complesso e non in semplici canzoni riempitive pubblicate a scadenza prestabilita.

I membri della band sono Marco Luponero (voce e basso), Jim Heikkinen (chitarra) e Simon Grundwall (batteria).

Luponero ha dichiarato:
“Come autore di canzoni, penso agli album. Mi immergo nei nuovi capitoli della mia creatività e mi pongo l’obiettivo di farli diventare, un giorno, un album.
L’arte può rimodellarsi in varie forme durante l’evoluzione di una canzone e tutto può cambiare, ma tali mutazioni sono qualcosa di dominato dalla magia, e non sai mai dove l’universo possa portarti.”

La batteria di Grundwall è davvero poderosa, e sembra che moltissimi batteristi finlandesi siano dotati di questa caratteristica.
Un esempio palese è presente nella traccia numero due, “Bipolaroids”, un pezzo che mi ha ricordato i momenti più riusciti dei Queens of the Stone Age.

L’album si apre con il primo ed oscuro pezzo “Everything/Nothing”, accompagnato da un bel video in bianco e nero. Il brano inizialmente sembra richiamare qualcosa di Marilyn Manson, per poi trasformarsi in un viaggio sonoro e punk, dove i Refused e i Misfits si fondono sapientemente in un sound personalizzato dal trio finlandese.

In questo primo, omonimo lavoro dei Luponero, ci sono anche momenti molto atmosferici e curati, come l’intro di “Killing Time”, che, introdotta da un giro di basso assassino di Luponero, si trasforma in un pezzo assai grintoso.
Un brano che sembra un pezzo degli Stooges rielaborato per questa epoca. La voce, ovviamente, è diversa da quella di Iggy Pop, ma sa prenderti davvero bene. Le chitarre di Heikkinen sono davvero al fulmicotone in questo pezzo selvaggio.

Marco Luponero ha dichiarato che questo album è profondamente ispirato dalla cultura nichilista e che non è un artista interessato ai concept album.
“Ogni canzone presente nel lavoro racconta una storia, deve poter essere ascoltata e compresa. Io preferisco comunicare con le mie canzoni piuttosto che con emoticon.”

Ci sono anche canzoni dedicate ai suoi affetti più cari, come “Angelo”, dedicata a suo padre. Il brano si apre con un campionamento della celebre canzone degli anni Quaranta “Mamma”, presumibilmente cantata da Angelo Luponero stesso.
Un pezzo molto atmosferico e struggente, che si distacca nettamente dal sound dell’album. Ha un’anima molto radiofonica e anni Ottanta, richiamando sonorità alla ABC o Tears for Fears, riuscendo a catturare perfettamente l’attenzione dell’ascoltatore.

Un altro brano da segnalare è il singolo “Pickup Artist”, definito così dall’intera band:
*”Per una generazione cresciuta con Tinder e Hinge, può sembrare difficile da immaginare, ma c’è stato un tempo in cui ottenere un appuntamento era un lavoro manuale. E in questo antico e spietato campo di battaglia della seduzione, alcuni dinosauri avevano bisogno di più aiuto di altri.

In quegli anni, il libro di Neil Strauss The Game divenne un bestseller internazionale: una sorta di manuale d’istruzioni passo dopo passo per l’uomo medio frustrato su come conquistare le donne. Anche per il pubblico femminile esisteva un volume simile, intitolato Catch Him and Keep Him.”*

*”Da allora, il mondo è cambiato radicalmente sotto molti aspetti, ma ho sempre pensato che sarebbe stato interessante scrivere una canzone su un fenomeno che ha avuto un impatto così forte.

Mentre molti hanno accolto questi insegnamenti facendoli propri, i critici li hanno sempre considerati piuttosto sinistri e manipolativi. Tuttavia, per coloro che grazie a queste tecniche hanno sperimentato il successo nell’arte della seduzione per la prima volta nella loro vita, la sensazione era travolgente.

La verità, come in tante altre cose, è che questa forza così potente aveva sia un lato luminoso che uno oscuro.”*

Dal 21 marzo, il debut album dei Luponero sarà disponibile, e sono certo che saprà catturare la vostra attenzione, soprattutto se siete fan dei Turbonegro, dato che la band è chiaramente influenzata anche da loro.
Sperando in una futura data italiana, questo è tutto.

Tracklist

  1. Everything/Nothing
  2. Bipolaroids
  3. Killing Time
  4. Running On Empty
  5. Helsinki Intersection Mindfuck
  6. Sapiens
  7. Angelo
  8. Pickup Artist
  9. The Burden
  10. The End

Band

Marco Luponero – voce, basso
Jim Heikkinen – chitarra
Simon Grundwall – batteria

Facebook: facebook.com/luponeromusic

Mauro Brebbia
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