Lo scorso 27 gennaio, la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ha accolto Madeleine Peyroux per una serata in cui l’artista ha incantato il pubblico con la sua inconfondibile voce vellutata e il suo raffinato equilibrio tra jazz, folk e chanson francese.

L’atmosfera si è scaldata fin dall’apertura con Fun Out of Life, un manifesto della sua filosofia musicale, giocoso e malinconico al tempo stesso. Our Lady of Pigalle ha subito trasportato la platea nei vicoli parigini con il suo fascino retrò, mentre Find True Love ha confermato l’abilità della Peyroux nel fondere poesia e sensibilità interpretativa.

Brani come Don’t Wait Too Long e Half the Perfect World hanno risuonato con la loro dolce malinconia, evocando l’epoca d’oro del jazz vocale. Et Puis e Blues for Heaven hanno aggiunto un tocco di profondità blues e intimità, mentre Dance Me to the End ha reso omaggio a Leonard Cohen con un’intensità emotiva straordinaria.

L’inaspettata Me and the Mosquito ha regalato un momento di leggerezza, seguita da Showman Dan e Don’t Forget to Love Yourself, che hanno mostrato il lato più narrativo e ironico dell’artista. La delicatezza di Take Care e l’introspezione di Nothing Personal hanno preparato il terreno per la struggente Please Come On Inside, mentre Let’s Walk ha chiuso la scaletta principale con un senso di libertà e apertura.

Gli encore sono stati un autentico regalo: I Hear Music e If I Only Had a Brain hanno riportato il pubblico a un’epoca di standard jazz intramontabili, mentre Careless Love, suo cavallo di battaglia, ha toccato le corde più profonde dell’anima. Le note di La Javanaise e J’ai Deux Amours hanno reso omaggio alla chanson francese, prima della chiusura con Heart of Saturday Night, un tributo perfetto a Tom Waits, eseguito con la sua inconfondibile voce sospesa tra sogno e malinconia.

Madeleine Peyroux ha dimostrato ancora una volta di essere una delle interpreti più raffinate e autentiche del panorama contemporaneo. Il pubblico romano ha risposto con calore e ammirazione, lasciando la Sala Petrassi con il cuore colmo di musica e poesia.

Si ringraziano D’Alessandro e Galli e Fondazione Musica per Roma.

Vi lasciamo alle foto di Chiara Lucarelli

 

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