Mighty Music – Marzo 2018

Che Marco Mendoza abbia speso la sua vita on the road con alcune tra migliori hard rock band di sempre lo sappiamo tutti. Che abbia prestato il suo talento di musicista e cantante a moltissimi progetti di rock e pop star in sede di registrazione e live, lo sappiamo tutti. Che sia dotato di grande voce, carisma da vendere e di un’attitudine rock al 1000% lo sappiamo tutti. Chi, come me, ha anche avuto il piacere di vederlo diverse volte live e di scambiarci due parole, sa anche che è anche potente animale da palco e persona splendida. Ma che poi tutto questo background riesca a tradursi anche in grande musica, non è per nulla scontato.

“Viva la Rock”, è semplicemente un album bellissimo, dall’inizio alla fine. Chi ama il rock, l’ hard rock dai testi espliciti – trademark del cacciatore di donne quale Mendoza è (o ruolo che gli piace giocare), il blues, il funky deve assolutamente ascoltarlo e poi trovare la data piùvicina per andarlo a sentire live (io l’ho persa per un pelo a Budapest ma mi rifarò!!) Su “Viva La Rock” (PS: Ma che titolo strà  figo è!!) c’è davvero tutto.

Si parte con “Burned”.  Riff granitico, ritmica secca e potente, urlo di guerra di Marco e prima frase che la dice tutta su chi stiamo ascoltando e su cosa ci sta per offrire “You Know What I’m Taking About”. Da sottolineare la notevole apertura melodica dell’assolo che bene si lega al pezzo successivo, uno dei tanti capolavori dei Thin Lizzy. Fare una cover dei Thin Lizzy, anche se hai fatto parte dell’incarnazione post Phil, è sempre un azzardo.. difficile essere all’altezza, risultare credibili al cospetto di voce e carisma del mai troppo compianto ed irraggiungibile Phil Lynott e dei suoi Thin Lizzy. Ma la “China Town” di Mendoza suona fresca e suonata con il cuore tanto da passare una prova davvero ardua per chiunque.

Si prosegue con gli omaggi al suo glorioso curriculm vitae con “Hey baby” di Ted Nugent. Nulla da eccepire. “Leah” una bellissima ballad dedicata alla moglie. “Let it Flow”… sembra Glen Hughes, nel coro lo si sente quasi cantare con il suo inconfondibile timbro altissimo un’atmosfera soft che esplode a metà  prezzo in un assolo da 10 e lode. “Leave 2 U” ritmatissimo funcky rock , me lo vedo già  dal vivo puntare le prede in prima fila, guardarle negli occhi con il suo classico sguardo magnetico cantodo ..”I just wanna make love to you””…

Ritmi ossessivi, voce urlante ed un finale alla Thin Lizzy  sostengono “Rocketman”. Piacevole, ma forse non allo stesso livello del resto dei pezzi è “Sue Is On The Run”, che soffre di una struttura forse un po’ debole. Marco si riprende subito con “Sweetest Emotion” una partenza che ricorda un po’  ‘Are You Gonna Go my Way’ di Kravitz per poi trasformarsi un un classico hard rock che sarebbe calzato perfettamente a produzioni 70 di Kiss o Aerosmith. (citazione del titolo a parte)

Chiude il cd la title track, “Viva La Rock“, in un tripudio di riff granitici, tiro a mille, coro da stadio che ti si ficca dritto in testa, strutturata alla perfezione per un pogo selvaggio sotto il palco !! 

Senza voler esagerare in enfasi, questo è davvero un prodotto che manca. Si manca. Manca chi sa cantare, scrivere grandi canzoni, interpretare grandi cover ed essere credibile in sede Live. Marco Mendoza lo è. E’ un figlio del rock al 100% e noi non possiamo fare altro che seguirlo e ringraziarlo! Long Live la Rock!

www.marcomendoza.com

Tracklist:
1. Viva La Rock
2. Sue Is On The Run
3. Rocketman
4. Sweetest Emotions
5. Chinatown (feat. Mike Tramp)
6. Burned
7. Love 2 U
8. Leah
9. Hey Baby
10. Let It Flow

Band:
Marco Mendoza ”“ voce, basso
Soren Andersen ”“ chitarra
Morten Hellborn ”“ batteria

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