Dopo anni di indagini e accuse, il procuratore distrettuale di Los Angeles ha stabilito che Marilyn Manson (vero nome Brian Warner) non dovrà affrontare accuse penali per i presunti casi di violenza domestica e sessuale. La decisione si basa su due fattori principali: il termine di prescrizione scaduto e la mancanza di prove sufficienti per ottenere una condanna.
La decisione del procuratore
Il procuratore distrettuale Nathan J. Hochman ha dichiarato che, nonostante l’impossibilità di procedere legalmente, il coraggio delle donne che hanno condiviso le loro esperienze ha avuto un impatto significativo:
“Riconosciamo e applaudiamo il coraggio e la resilienza delle donne che si sono fatte avanti per fare segnalazioni e condividere le loro esperienze. Sebbene non siamo in grado di portare accuse, il loro contributo ha aiutato a sensibilizzare sull’importanza di leggi migliori per tutelare le vittime.”
L’indagine, avviata nel 2021, riguardava presunti episodi di violenza avvenuti tra il 2009 e il 2011, quando Manson viveva a West Hollywood. Tra le accusatrici figurava anche l’attrice di Game of Thrones Esmé Bianco, che ha espresso la sua delusione per la decisione e ha dichiarato:
“Trascinandomi all’inferno, ho scoperto la forza inarrestabile del mio potere. Sono emersa come una fenice dalle ceneri che hai lasciato della mia vita.”
Il ruolo di Evan Rachel Wood e il Phoenix Act
Tra le principali accusatrici di Manson vi è anche l’attrice Evan Rachel Wood, che ha condiviso pubblicamente le sue esperienze di abuso nel 2021. Wood ha affermato che Manson “ha iniziato ad adescarmi quando ero un’adolescente e ha abusato di me in modo orribile per anni”. In risposta alla decisione del procuratore, ha dichiarato di essere:
“Orgogliosa di tutte le sopravvissute che hanno avuto il coraggio di parlare. Le prove di crimini violenti non dovrebbero avere una data di scadenza.”
Wood è stata una sostenitrice chiave del Phoenix Act, una legge della California approvata nel 2020 che estende il termine di prescrizione per i casi di violenza domestica da tre a cinque anni. Tuttavia, la legge non ha effetto retroattivo e non ha potuto essere applicata al suo caso specifico.
“Spero che questa vicenda metta in luce l’importanza di sostenere leggi migliori”, ha aggiunto Wood, ribadendo il valore del Phoenix Act nel garantire giustizia alle vittime future.
Le reazioni della difesa
L’avvocato di Manson, Howard King, ha accolto con favore la decisione del procuratore, definendola il risultato di un’analisi approfondita:
“Siamo molto lieti che il procuratore abbia concluso ciò che sapevamo fin dall’inizio: Brian Warner è innocente.”
Manson, da parte sua, ha sempre negato tutte le accuse, definendole “orribili distorsioni della realtà”. Nel 2021, aveva intentato una causa contro Wood, accusandola di aver fabbricato accuse e di aver incoraggiato altre donne a fare lo stesso. La causa è stata successivamente ritirata, con Manson che ha accettato di pagare le spese legali della controparte.
Un futuro incerto
Nonostante la conclusione di questo caso, altre battaglie legali attendono Manson. Intanto, il musicista si prepara a tornare sulle scene con un nuovo tour a supporto del suo album del 2024, One Assassination Under God – Chapter 1, segnando il suo ritorno artistico dopo un periodo di silenzio. La data di Milano è sold-out.
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