Dopo una lunga battaglia legale iniziata nel 2022, Marilyn Manson (nome reale Brian Warner) ha deciso di ritirare la causa per diffamazione e stress emotivo intentata contro l’attrice Evan Rachel Wood, sua ex compagna. La notizia, riportata da Rolling Stone e Deadline, ha confermato che Manson dovrà pagare alla Wood circa 327 mila dollari di spese legali.

La causa era stata presentata da Warner a ridosso dell’uscita di Phoenix Rising, un documentario in cui Wood denunciava gli abusi subiti da parte di Manson. L’attrice aveva già dichiarato pubblicamente nel 2021, attraverso un post su Instagram, che il suo aggressore era proprio Brian Warner, conosciuto nel mondo musicale come Marilyn Manson.

Secondo i rappresentanti legali di Wood, l’offerta iniziale di Manson prevedeva il pagamento parziale delle spese legali in cambio di un accordo di riservatezza. Tuttavia, la Wood ha rifiutato questa proposta, costringendo Manson a ritirare completamente la causa e a coprire l’intera cifra delle spese legali.

In una dichiarazione ufficiale, un portavoce di Wood ha sottolineato come la causa intentata da Manson fosse “una trovata pubblicitaria” per screditare le numerose donne che lo hanno accusato di abusi e per tentare di rilanciare la sua carriera in declino.

“Il tentativo di silenziare e intimidire Evan Rachel Wood è fallito. La decisione di ritirare la causa e di pagare interamente le spese legali non fa che confermare l’infondatezza delle sue accuse”.

Dal canto suo, l’avvocato di Warner, Howard King, ha dichiarato che il musicista è lieto di mettere fine a questa vicenda:

“Dopo quattro anni di battaglie legali, Brian è felice di chiudere i suoi reclami e l’appello per voltare pagina”.

L’accusa di Wood aveva scatenato una valanga di denunce: oltre una dozzina di donne hanno accusato Marilyn Manson di abusi sessuali, violenza psicologica e coercizione. Diverse cause civili sono state avviate contro di lui, alcune risolte con accordi extragiudiziali, altre archiviate. Manson ha sempre negato fermamente tutte le accuse, definendole “orribili distorsioni della realtà“.

 

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