Durante la conversazione con Terry L. Karges all’inaugurazione della sua mostra di auto “Reclaimed Rust” al Petersen Automotive Museum di Los Angeles, California, il frontman dei Metallica James Hetfield ha ripensato all’incontro con il compagno di band Lars Ulrich per la prima volta nel 1981.
Come riportato, questa è stata la prima apparizione pubblica del musicista da quando era rientrato in riabilitazione a settembre. James ha dichiarato:
“Era al liceo. Ero con un mio amico Hugh Tanner, suonavamo la chitarra insieme e stavamo cercando un batterista, e Lars ci rispose. Immagino che fosse un annuncio su un giornale; abbiamo cercato sotto la H di Heavy Metal… Oh, c’è un altro ragazzo, Lars. Chi è questo ragazzo?”.
“Così l’ho chiamato, abbiamo fatto un provino e lui era terribile. [Ride] Ma il suo spirito e la sua motivazione erano spettacolari. Abbiamo detto: “Non sei quello che stiamo cercando”, ma circa sei mesi dopo, è stato allora che mi ha chiamato dicendo: “Ehi, ti ricordi di me?”
“‘Sì, sei il ragazzo con quel drum kit multicolore e il kit di piatti che cadeva,’ [Ride] ‘Beh, ora ho un posto su un disco.’ [la famosa compilation Metal Massacre] Questo ragazzo [CEO e fondatore della Metal Blade Brian] Slagel stava mettendo insieme la Metal Blade Records. “La Metal Blade Records ha reso un servizio straordinario per ogni band metal su questo pianeta, e stava producendo una compilation [chiamata ‘ Metal Massacre ‘] con tutte le band di Los Angeles.
“E Lars non aveva una band, ma aveva un posto lì perché aveva una tale energia e una così grande conoscenza della musica e del metal. Così ha detto: ‘Ho un posto’, e abbiamo detto, ‘Va bene, facciamola finita e facciamo in modo che funzioni”. La canzone era “Hit the Lights” e funzionava.”
Il frontman dei METALLICA, James Hetfield, aveva donato la sua collezione di 10 auto personalizzate al Petersen Automotive Museum. La collezione del musicista comprende “Voodoo Priest”, basata su una Lincoln Zephyr del ’37, una roadster Auburn del ’36 chiamata “Slow Burn”, “Aquarius” una Delahaye inspirata ad una Packard del ’34, una Ford del ’36 chiamata “Iron Fist”, un pickup truck Ford F-100 viola del ’56 e tre auto del costruttore Rick Dore: “Black Pearl”, una Jaguar personalizzata del 1948, una Olds del ’52 chiamata “Grinch” e “Skyscraper”, una Buick Skylark del 1953.
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