Paramount Pictures – 2004

Quando i registi Joe Berlinger e Bruce Sinofsky hanno deciso di filmare uno dei fenomeni piùpotenti e controversi della storia del rock, sapevano di maneggiare materiale incandescente, ma non credevano di realizzare un film-documentario che potesse sconvolgere per sempre le regole del rock-movie. “Metallica: Some kind of Monster“, racconta la creazione di un grande album e la complessità  dei rapporti umani, creativi e di potere di una delle piùtrascinanti band di tutti i tempi. I Metallica sono tra le piùimportanti rock band del pianeta, e sicuramente quella che nell’ultimo ventennio ha maggiormente inciso sulla scena rock.

Utilizziamo questa definizione un po’ generica, “rock”, perchè nell’arco di una carriera pluriventennale i four horsemen di San Francisco hanno piùvolte cambiato pelle, traghettando la propria carriera dai fasti del trash metal della Bay Area al rock venato di hardcore di “St. Anger”, passando per il Rock/Metal del “Black Album”. Logico quindi pensare che i Metallica si dovessero distinguere anche nella fetta di mercato riguardante l’home video: questo “Some Kind of Monster” è un prodotto singolare, trattandosi di un vero e proprio documentario sulla band, e, in particolare, sugli aspetti personali e caratteriali dei musicisti. Il film racconta la crisi dei musicisti seguita all’abbandono di Jason Newstead, subentrato a Cliff Burton alla metà  degli anni ’80 dopo la morte di quest’ultimo. In un momento delicatissimo, quindi, della carriera della band, i destini, i pensieri, le vite dei musicisti s’intrecciano con la responsabilità  e le fatiche del nuovo album.

Metallica - Some Kinfd of Monster (film) scene 1
Il rischio dell’abbandono di James Hetfield, voce del gruppo, per risolvere i propri problemi di alcool pende costantemente sulla testa del gruppo, ed emerge chiaramente durante le sedute di psicoterapia collettiva cui i tre si sottopongono durante la lavorazione di “St. Anger”. Già , psicoterapia, ma al contrario di molti film cui abbiamo assistito si tratta di riprese di sedute autentiche, che costituiscono il cuore del documentario. Gli incontri con Phil Towle, psicoterapeuta di altre rock band americane, puntellano il percorso personale che i musicisti devono compiere per poter tornare alla ribalta. Curioso quindi che il ‘concerto’ sia il momento conclusivo del film, che finisce quindi dove un normale DVD musicale inizierebbe, con i Metallica di nuovo pronti ad affrontare il pubblico. Volendo valutare “Some Kind of Monster” su un piano artistico e cinematografico, ci si deve scontrare inevitabilmente con un discorso musicale e di ‘legame’ con la band, da cui non si può prescindere.

Metallica - Some Kinfd of Monster (film) scene 2

E’ innegabile come solo i fan della band potranno apprezzare fino in fondo il film, desiderosi di entrare nella psicologia e nella sfera privata dei propri beniamini, raccontati con immediatezza, senza fronzoli e giri di parole o immagini.

Imperdibile!!!

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