E’ in uscita il nuovo album dei NECRODEATH dal titolo SINGIN’ IN THE PAIN, 9 tracce che sono costruite intorno al film di Stanley Kubrick ARANCIA MECCANICA (A Clockwork Orange). Necessario chiacchierare con PESO, drummer di questa band seminale della musica metal estrema… 

 

Allora… caro Peso, bentornato su longlierocknroll.it, il solito piacere avere la possibilità di chiacchierare con te

Complimenti per questo monumentale lavoro, duro, tosto, malvagio, musicalmente Necrodeath. Un nuovo capitolo di una band che è sinonimo di metal made in Italy, accuratezza, precisione, potenza, passione e professionalità. Ci parli della nascita dell’idea di SINGIN’ IN THE PAIN?

Wow quanti aggettivi per descrivere il nostro lavoro…tutti buoni a quanto pare..Ci e’ andata bene dai… ehehehe, ma so già che come tutti i lavori fatti senza ambizioni di mercato, riceveremo anche critiche dure, ma la cosa importante che noi 4, gli unici artefici di queste nove tracce siamo estremamente soddisfatti del risultato finale. L’idea nasce tanti anni fa, in pratica da quando rimasi ipnotizzato dal film di Kubrick, senza neanche essere a conoscenza che era un remake di un romanzo… Del resto Kubrick era solito prendere dei romanzi e rivederli a modo suo, e riadattarli a seconda del suo punto di vista prettamente artistico. Ecco perchè S.King si arrabbiò non poco quando vide in pellicola il “suo” Shining”. Durante il periodo di lock-down capii che era il momento giusto per proporre ai miei drughi l’idea del concept su Arancia Meccanica e tutti ne furono entusiasti!

Copertina autocensurata, come mi diceva Flegias durante la video intervista, perchè?- e io non vedo l’ora di vedere quella ufficiale all’interno dell’album…

Ho già letto sterili polemiche anche su questo aspetto e la cosa mi entusiasma, perchè evidentemente siamo ancora una di quelle band che fa parlare anche di piccoli dettagli nonostante siamo degli “old cats”! Avrei 3 risposte da darti… ma per questa volta te ne darò solo due… ahahaha La prima è dovuta al fatto che forse qualche distributore non avrebbe accettato la distribuzione per un immagine forse troppo blasfema… non lo so, ma sul dubbio che aveva aperto questa discussione tra la band e la casa discografica, ci siamo detti che la cosa migliore per ricordare il film più censurato della storia del grande schermo, era di censurare ironicamente appunto la nostra copertina e dico ironicamente in quanto noi tutti siamo totalmente contrari ad ogni forma di censura su qualsiasi forma d’arte, in pratica un ulteriore omaggio al maestro Kubrick!

Un nuovo capitolo che ha un unico filo conduttore. Arancia Meccanica, questa volta. Perchè proprio Arancia meccanica?

Arancia Meccanica per tanti è sinonimo di violenza, anche se reputo molto piu violenti migliaia di altri film, e realizzare un film che parla di violenza ma che in realtà è contro la violenza di ogni tipo è geniale; l’accostamento a una band di black-thrash metal quale siamo noi ovvero appartenti a un movimento di violenza sonora è a mio avviso perfetto… Pensa se quest’idea l’avessero avuta i Metallica…

hahahahhha…
tutti i brani uniti da un’introduzione… a Flegias dicevo che mi assomigliava alla narrazione delle storie horror di de Creepy Show in cui c’è il narratore che introduce l’episodio, la storiella horror, e tutto sommato anche per il vostro lavoro, c’è l’introduzione di Alex che ci prepara a ciò che verrà… magnifica idea…

Il film inizia con la voce narrante di Alex il protagonista e già da lì si crea subito un’empatia… La scena iniziale è spettacolare, la telecamera che arretra lentamente, la location, il colore bianco predominante sul nero, i manichini, ma soprattutto lui: ALEX che ci presenta la sua gang e il da farsi per la serata in arrivo e l’assunzione del latte rinforzato con qualche droguccia mescalina che ti ben dispone all’esercizio della sana ultraviolenza… E’ incredibile come lui ti stia dicendo tra le righe “hey sono un tipo poco raccomandabile” ma tu spettatore rimani attratto da lui e quasi ti immedesimi in lui stesso… La voce narrante è fondamentale per tutto il seguito del film e questo eè quello che abbiamo voluto fare per tutta la durata dell’album,per coinvolgerti totalmente… farti chiudere gli occhi e volare con il volume a palla! Per quello raccomando di ascoltare l’album interamente dall inizio alla fine senza sosta… prendetevi quei 40 minuti a disposizione…chiudetevi nella vostra stanza con un serpente basil, gli angeli con le trombe e i diavoli coi tromboni!!!!

La voce di Alex è di Tony ‘The Demolition Man’ Dolan dei Venom Inc… che gran personaggio…

Ho provato io a fare la voce narrante tra un pezzo e l’altro ma nonostante i miei sforzi,diciamo che non sono stato all’altezza di questo compitoo apparentemente semplice… Abbiamo cancellato tutto della pre-produzione a parte il fischiettio iniziale di Singin’ in the Rain…. A Flegias e’ venuto in mente che Tony, che e’ un amico di vecchia data, oltre a essere un cantante bassista è anche un attore, con la vera pronuncia londinese e chi meglio di lui poteva interpretare questo ruolo? Da caro amico quale è si è messo subito a disposizione per la realizzazioni di tutte le intro a parte l’ultima che è in francese ed è opera di Eric Forrest, ex voce dei Voivod che alla fine di Anti-hero duetta con Flegias…

Dopo il lyric video di ‘Transformer Treatment’ ecco Bellissimo il video di ‘Oomny Ones’… brano studpendo…

Tutti i video sono opera di Flegias… e della sua Morbid Vision che mette a disposizione per i Necrodeath… La location per i piu attenti è il richiamo al Korova Milk bar, ovvero il Midnight di Bergamo, locale dove abbiam suonato già due volte… Il brano è stato l’ultimo a esser stato composto… Una sera mi sono messo seduto sul mio divano con il mio vecchio basso a due corde e in un paio d’ore ho tirato giù tutta la struttura; il giorno dopo ho chiamato Pier dicendogli che avevo composto il nono pezzo, che avevo però bisogno di una breve linea melodica dopo il secondo ritornello per entrare meglio nell’assolo che sarebbe seguito, e cosi ci siam visti alla Musicart, la nostra sede di lavoro e abbiamo chiuso il tutto. Inizialmente la mia idea per il video clip dell’album doveva essere “The Sweet Up and Down”, ma Flegias è riuscito a convincermi che questo era il pezzo giusto da far girare…

In ‘Transformer Treatment’ c’è la partecipazione anche di S.B. Reder… interessante collaborazione…

Sì, S.B. è un caro amico con cui anni fa composi “Mondocane project” insieme al mitico Alberto Penzin… Risentendoci proprio nel periodo di lock-down 2020 abbiamo deciso di ricomporre un pezzo per i Necrodeath a 4 mani come si suol dire e subito mi ha inviato dei file con le sue idee… Il resto è venuto da sè…. e il pezzo a mio avviso rappresenta a pieno lo stile chitarristico di S.B. assorbito dai Necrodeath… Un ottima conferma di ciò che significa collaborazione artistica! Adoro questo tipo di cose, per cui non posso non citare anche la partecipazione di Valentina Rose agli archi in “The Sweet Up and Down”.

A tuo parere qual è la peculiarità nascosta di questo lavoro…

A mio avviso l’aspetto caratteristico di questo album è di come sia possibile riconoscere la nostra vecchia scuola anni ’80 con l’attuale era in cui siamo! Kubrick diceva che l’ossessione per l’originalità era il motivo principale per il fallimento artistico di tutto il ventesimo secolo! In Singin’ in the Pain non c’è nulla di originale, bensì un rinnovamento del sound che però non abbandona mai le sue radici.

4 entità Necrodeath per un super lavoro davvero potente. Maturazione, esperienza ed amalgama sono la chiave importante di una band unica? e qui rinnovo i complimenti… 4 macchine da guerra!

Amalgama è la parola giusta a mio avviso… ognuno di noi sa dove intervenire,ma anche sa dove non intervenire, perchè ci sono gli altri 3 che fanno il lavoro sporco; certo ci si confronta, ma si arriva subito al punto d’incontro… Cosa che non posso certo dire in altre band dove ho militato… 4 macchine da guerra? Non lo so… siamo rodati, abbiamo esperienza ma siamo consapevoli che abbiamo anche una certa e quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto… sempre con grande passione, errori compresi! Pero’ se ci vuoi rinnovare i complimenti ce li prendiamo tutti ahahahahaha

Rimanendo in chiave cinematografica e anche pensando al precedente IDIOSYNCRACY, vi sentite di più simili ai personaggi della IENE o di ARANCIA MECCANICA?

Sicuramente piu vicino ad Arancia Meccanica, anzi entrando nel dettagli piu vicino ad Alex il protagonista, perchè in fondo in ognuno di noi c’è un piccolo Alex… e c’è un piccolo anti-eroe che vive la propria vita con la consapevolezza che forse non siamo cosi liberi come pensiamo di esserlo! Non si può reprimere la violenza con la violenza, questo è il messaggio importante che deve passare, ma bisogna canalizzarla in qualche cosa di sano… Noi siamo vicini ad Arancia Meccanica perchè canalizziamo tutta la nostra rabbia nella musica perchè reprimerla non servirebbe a nulla… del resto il trattamento Ludovico ci dimostra che ridurre l’uomo ad un automa è inutile… tutto torna….

Già in giro a proporre i nuovi brani che pian piano state inserendo nella vostra scaletta. Come reagisce il pubblico alle nuove composizioni e come vi trovate voi a renderli dal vivo. E ho visto che ci sono un certo numero di date live che vi permetteranno di continuare con quello che vi piace di più… suonare dal vivo.

Sì abbiamo già ripreso a suonare dal vivo e includere qualcosa, ma non suoneremo piu tantissimo come in passato… Anche questo ribasso a tutto è avvilente per cui valuteremo di volta in volta se ne vale la pena e se ci saranno le condizioni ideale per portare il nostro show in giro.

Grazie caro Peso. E’ un piacere averti con noi… tocca a te concludere questa brevissima chiacchierata e adesso è il momento di salutare i lettori di longliverocknroll.it e di portare a termine la nostra intervista aggiungendo qualcosa che non abbiamo detto su SINGIN’ IN THE PAIN e che credi sia imporante aggiugnere…

Il mio pezzo preferito è Milk plus… è stato l’unico brano che ho composto immedesimandomi nelle situazioni che volevo ricreare in musica, ma prima vorrei sottolineare che senza l’aiuto di Pier, Flegias e GL non sarei riuscito a fare un bel nulla, non solo in questo brano, ma per quanto concerne tutto il lavoro compositivo. Per cui venendo nello specifico il brano inizia con un elenco di effetti collaterali che comporterebbe l’assunzione del latte più, ma nonostante ciò i nostri drughi corrono verso il Korova milk bar, e assumono la bevanda per plasmarsi nella violenza e all’arrivo della possessione quasi demoniaca che li eleva al piacere, raggiungono l’estasi… Da lì in poi inizierà la notte brava… Tutto ciò che vi ho detto è stato riproposto in musica e testi… sta voi ora ad andare ad individuare le varie parti! Buon ascolto e supportate l’underground dove si può ancora trovare buona musica fatta con cuore e passione senza secondi fini!

Il resto lo sai già… ci vediamo sotto il palco alla prima occasione utile… e let’s Sing in the Pain!!!!!

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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