Mi trovo al Frontiers Rock Festival seconda edizione e aggirandomi per il locale incontro casualmente Nigel Bailey, cantante e chitarrista britannico che si è esibito durante la seconda serata del festival; super disponibile e super gentile nei miei confrotni. E allora perchè non approfittarne e scambiare quattro chiacchiere con lui?

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Buon pomeriggio Nigel, e grazie per essere qui con me. Come avrai capito si tratta di un qualcosa di molto ‘live’ ed improvvisato, ma dobbiamo prenderla un po’ come viene quanto ammettere che a volte le cose piùimprovvisate sono anche quelle che escono meglio”…!

Nigel Bailey:
Assolutamente!

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Congratulazioni per la release del tuo primo album solista, di recente pubblicazione, che devo dire può ricordare – almeno a tratti – l’album che hai realizzato l’anno scorso in compagnia di Vinny Burns e Greg Morgan a titolo “Three Lions”. Visto che proprio la sinergia tra voi 3 ha dati ottimi frutti, sarebbe stato quantomeno lecito o auspicabile da parte tua richiamare proprio Vinny e Greg a suonare sul questo tuo primo disco solista. Noto tuttavia che hai optato per altri musicisti. Volevi fare in modo da lasciare un po’ ?riposare’ Vinny e Greg, oppure ultimamente sono troppo impegnati per seguirti in attività  che rimangono al di fuori dei Three Lions?

Nigel Bailey:
Ti ringrazio per i complimenti, e per dirla tutta, no, non si è trattato di nessuna delle due situazioni da te elencate. Forse ti stupirò, ma il mio primo album solista è stato registrato prima di quello dei Three Lions. La decisione di pubblicarlo dopo quello dei Three Lions è semplicemente dovuta alla tempistica talvolta imposta dal music business.

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Si tratta, potremmo dire, di una release ‘postuma’, eppure sei qui davanti a me vivo e vegeto, a meno che io non stia parlando con il tuo fantasma! (risate generali-nda)

Nigel Bailey:
No, no, sono proprio io in carne ossa ad essere qui!  (ride)

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Una cosa che molti probabilmente non sanno, è che, fino a pochi anni fa, prima che venissi scoperto da Frontiers, la musica per te era un’attività  semi-professionale, costretto com’eri a dividere il tuo tempo tra il tuo lavoro di tutti i giorni e l’attività  in studio o dal vivo con la tua band. Tutto vero, e ho ancora un lavoro che non è quello di musicista.

Nigel Bailey:
Io e i ragazzi che hai visto stasera sul palco con me, siamo amici e suoniamo insieme da vent’anni o più. Abbiamo girato in lungo e in largo per anni nei pub e nei club del nord dell’Inghilterra proponendo principalmente cover, fin quando non mi sono deciso a cominciare a comporre seriamente del materiale, e pertanto a tralasciare quello altrui. Ho postato un paio di video su YouTube che hanno attratto l’attenzione di Serafino e Frontiers, che mi hanno chiesto di incidere un disco per loro.
Vorrei anche cogliere l’occasione per ringraziare tutto il pubblico e dire che s’è dimostrato ancora una volta, come peraltro era successo l’anno scorso, caldissimo. Questa gente ha cantato, ballato, applaudito, facendoci sentire veramente apprezzati e questo per noi è stato, ovviamente, d’importanza fondamentale.

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Io ringrazio ancora te anche a nome di tutto lo Staff di Longliverocknroll.it, e ti chiedo, come spesso si fa in queste interviste assolutamente improvvisate, se hai un messaggio in particolare per i nostri fan italiani”…

Nigel Bailey:
Sono sempre estremamente grato all’Italia e alla sua gente per come ha accettato il nostro nuovo album, così quello dei Three Lions. Li voglio ringraziare per l’enorme quantità  di messaggi di stima, affetto ed entusiasmo pubblicati tramite Facebook o altri canali e social network. Lunga vita al Rock’N’Roll e lunga vita a Longliverocknroll.it!

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