2024 – La Tempesta/LaPop
I Not Moving sono una band italiana con all’attivo più di quarant’anni di carriera musicale. Il 17 ottobre verrà rilasciato il loro ultimo lavoro, “That’s All Folks!”, che – come si evince dal titolo, la celebre frase che appare alla fine dei cartoni animati Looney Tunes – lascia presagire che sarà, purtroppo, la loro ultima fatica in studio.
Il quartetto è composto da Rita Lilith Oberti alla voce, Dome La Muerte alla chitarra e al sitar, Antonio Bacciocchi alla batteria, percussioni e tablas (strumento a percussione tipico della cultura indiana) e da Iride Volpi alle chitarre e ai cori.
“That’s All Folks!” è composto da dieci splendide canzoni che spaziano in territori diversi: dal blues dell’iniziale “Soul of a Man”, cover di un brano di Blind Willie Johnson del 1930 (reinterpretato in passato anche da Tom Waits), fino all’incedere tipicamente punk alla Iggy Pop di “Saphran Road”, omaggio dichiarato ai Gun Club.
Con “That’s All Folks!” non ci si annoia e si compie un viaggio piacevole nella vera musica, troppo spesso svilita da artisti nati in laboratorio e allevati come polli d’allevamento dei giorni nostri. Un piccolo capolavoro malinconico è la struggente “On My Side”, canzone d’amore in cui l’intensa voce di Lilith è supportata dal lavoro eccelso della chitarra tagliente di Dome, sostenuta da Antonio e Iride in gran forma.
Il rock’n’roll ti salva la vita, come diceva Lou Reed, e ora soltanto la parte artistica in studio uscirà dalle vite del quartetto, che resta composto da Rockers con la “R” maiuscola. I Not Moving si sono amati, sopportati, odiati, ripresi e riappacificati nel corso degli anni, con lunghe pause, restando comunque presenti nelle composizioni soliste dei vari membri.

Nel 2017 la band intraprese un tour con più di cento date e si spera che possa tornare dal vivo anche per accompagnare questo ultimo “testamento musicale”. Il gruppo è sexy, grintoso, capace e divertente allo stesso tempo.
Nato inizialmente come album blues, il lavoro riesce a rendere omaggio anche ad altri generi, come il dark intriso di venature punk anni ’80 presente in “Once Again”.
Dome La Muerte descrive così il brano:
“È un brano con un arrangiamento dark-punk, molto anni ’80. È una storia d’amore travagliata, un continuo su e giù, che è anche una metafora della vita che abbiamo vissuto come artisti: picchi di felicità e cadute disastrose, aspettando una risposta che non arriva mai, sogni infranti, senso di inadeguatezza, una guerra quotidiana con sé stessi e le proprie contrastanti emozioni, ma sempre alla ricerca di un riscatto.”
Non mancano omaggi alle sonorità tipiche dei The Rolling Stones, come in “Ray of Sun”, che si apre con il sitar suonato da Dome e trasporta in un’altra dimensione. La voce tocca tonalità che ricordano Lou Reed e The Cramps.
“That’s All Folks!” si chiude con un tributo ai DNA di Arto Lindsay e al brano che ha dato il nome alla band, “Not Moving”. Lilith recita il testo, che diventa l’epitaffio musicale del gruppo.
Un disco intenso, che dimostra come – nonostante ciò che molti credono – in Italia ci siano ancora band rock con la stoffa dei grandi.
Mauro Brebbia
TRACKLIST
- Soul of a Man
- But It’s Not
- Wyoming Girl
- Saphran Road
- The Devil with the Blue Dress On
- On My Side
- Bo Diddley Doing Something
- Once Again
- Ray of Sun
- Not Moving
FORMAZIONE
- Rita Lilith Oberti – voce
- Dome La Muerte – chitarra, sitar
- Antonio Bacciocchi – batteria, percussioni, tablas
- Iride Volpi – chitarre, cori
Ospiti:
- Paolo Apollo Negri – piano, Hammond, tastiere
- Lorenzo De Benedetti e Martin Ignacio Isolabella – cori
Registrato all’Elfo Studio da Alberto Calegari e Matteo Gagliano, con Ale Sportelli Recording Studio.
Mixato da Matteo Bordin.
Social:
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