Quindici anni di carriera alle spalle, quella dei Novembre, quindici anni in cui la band ha vissuto un particolare momento dell’esperienza artistica e professionale di ciascun membro del gruppo. Via mail Carmelo Orlando, chitarrista e vocalist del combo italiano, risponde a qualche nostra domanda…

Il nome dei Novembre compie quest’anno quindici anni, che significato hanno per voi e per te?

…posso dirti che non me sono accorto neanche. C’è stato sempre così tanto da fare, suonare, comporre che sembra di stare sempre all’inizio…

Ti va di ripercorrere i momenti salienti che i Novembre hanno vissuto in questi quindici anni?

Diciamo ogni uscita di un album è un momento particolare. Classica e Materia sono rispettivamente il primo album per Century Media e Peaceville, per cui, forse i momenti piùemozionanti. Poi c’è stato il tour coi Kreator, quello con Opeth e Katatonia, e quello coi Paradise Lost, che è un la coronazione di un sogno, dato che sono stati il gruppo piùimportante, dal punto di vista dell’ispirazione.

Quindici anni non sono pochi, sono un peso per la band oppure un incentivo per andare avanti e rinnovare?

Mah, come ti dicevo, non me ne sono neanche accorto. Sono sempre alle prese con nuove melodie, nuove soluzioni. Man mano poi, che la scena si sfaldi, e che internet distrugga ogni parvenza di mercato, trovo la cosa sempre piùstimolante. Non hai piùuna corrente da seguire, un modus operandi da rispettare. E’ tutto aperto alla fantasia e alla capacità  di stare in piedi con le tue gambe (o con le tue note).

Avete da poco un nuovo bassista, chi è Valerio Di Lella?

Un nostro caro amico. Per anni è stato il nostro fonico live. Abbiamo stesse vedute musicali e ci si trova bene insieme.

Sono passati tre anni dall’uscita della vostra release in studio “The Blue”, come vedi ora quest’album alla luce del tempo che è passato dal songwriting?

Lo ascolto spesso e continua a sbalordirmi. Tutta quella roba”… piùdi un ora di musica scritta in circa tre mesi. Non so come abbiamo fatto a metterla insieme!! Certo alcune cose andrebbero riviste, ma è sempre così x ogni album. Mai guardarsi indietro!

Com’è andato in quanto vendite? Siete soddisfatti?

E’ quello che è andato meglio di tutti, soprattutto in U.S.A. dove prima eravamo un po carenti.

Siete ormai da cinque anni nelle fila di Peaceville Records, ritieni sia stato soddisfacente il lavoro che ha svolto per i Novembre?

Sicuramente. Ci riteniamo molto fortunati.

Cosa è successo con il tour con gli Evergrey?

Il tour è stato cancellato all’ultimo minuto. Non abbiamo mai saputo cosa ci fosse dietro. Ma abbiamo imparato che sono cose che succedono molto spesso in questo settore.

Illuminaci sulle prossime mosse dei Novembre: tarderà  ad arrivare il successore di “The Blue”?

Ce la stiamo prendendo molto comoda. Non abbiamo nessuna fretta. Sto scrivendo molto. Sto sviluppando sentieri nuovi a cui in passato non ho mai concesso piùdi tanto. Vedremo cosa viene fuori!

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