Nonostante l’attesa e l’entusiasmo per la reunion del gruppo, i fan degli OASIS dovranno accontentarsi della dimensione live. In una recente intervista rilasciata a Music Week, il co-manager Alex McKinlay, a capo della Ignition Management e della storica etichetta indipendente Big Brother Recordings, ha chiarito che non ci sono piani per la pubblicazione di nuova musica.

«Questo è davvero l’ultimo giro, come ha già dichiarato Noel alla stampa», ha affermato McKinlay. «È un’occasione per i fan che non hanno mai visto la band di poterlo fare, o almeno per alcuni di loro. Ma no, non c’è alcun progetto per nuova musica».

La conferma arriva dopo settimane di speculazioni alimentate da alcune dichiarazioni di Liam Gallagher e da recenti commenti di Kelly Jones (frontman degli Stereophonics) che aveva menzionato come Noel fosse impegnato in studio. Tuttavia, McKinlay ha ribadito che quanto si sta preparando riguarda esclusivamente il tour mondiale “Live ’25”, in partenza il 4 luglio da Cardiff, in Galles.

Il ritorno degli OASIS ha generato una reazione travolgente, ben oltre le aspettative degli organizzatori. «Sapevamo che sarebbe stato grande qui nel Regno Unito», ha spiegato McKinlay, «ma l’impatto internazionale è stato sorprendente. Abbiamo visto i dati delle prevendite: avremmo potuto esaurire sei date al Rose Bowl di Pasadena e otto allo Stadio MetLife di New York in un solo giorno».

L’alta domanda ha però sollevato anche problemi: nel Regno Unito, le vendite caotiche dei biglietti hanno portato la Competition and Markets Authority (CMA) ad avviare un’indagine sulla gestione di Ticketmaster, sospettata di aver violato le leggi a tutela dei consumatori.

McKinlay ha anche commentato il 25º anniversario della Big Brother Recordings, etichetta fondata nel 2000 dopo la chiusura della Creation Records di Alan McGee, sottolineando come gli OASIS abbiano mantenuto intatta la loro natura indipendente. «Nessuna band con una storia simile può trovarsi a proprio agio in una major», ha affermato. «L’indipendenza era nel loro DNA allora, e lo è ancora oggi».

Il tour “Live ’25” prevede 41 date tra Regno Unito, Irlanda, Nord America, Sud America e Asia. Anche se non ci saranno nuovi brani in scaletta, per molti sarà l’occasione di rivedere (o vedere per la prima volta) dal vivo i fratelli Gallagher suonare i grandi classici di una delle band più iconiche del britpop.

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