Stasera giovedì 15 settembre 2022 per gli amanti del death metal tecnico e progressive fanno tappa obbligatoria al Legend Club, dove la Vertigo Hard Sounds ha portato una tripletta di grande calibro a cominciare dai DISILLUSION, i quali promuovono il quarto disco Ayam che uscirà questo novembre, a seguire i PERSEFONE forti della pubblicazione dell’ottavo lavoro Metanoia, infine a chiudere la serata abbiamo i mitici OBSCURA che nel 2021 hanno sfornato la sesta fatica A Valediction. Si prospetta una serata di alto livello sotto tutti gli aspetti, vediamo come si è svolta.
Purtroppo a causa della coda in tangenziale a causa di un incidente arrivo al locale in leggero ritardo perdendomi la prima canzone dei DISILLUSION, l’atmosfera è molto calma ed è presente solo una trentina di persone infatti il frontman Andy Schmidt incita ad avvicinarsi al palco. Andy è l’unico membro originale nonché mente compositiva in quanto cantante e polistrumentista, dalla fondazione nel 1993 in Germania hanno pubblicato quest’anno il terzo disco Ayam, esordendo con Am Abgrund ci portano nella dimensione del progressive/melodic death metal dove i riff e assoli dettati da Andy e Ben, s’incastrano come pezzi di un puzzle generando ritmiche possenti ben saldate da dure linee di basso da parte di Robby Kranz, in alcune canzoni inseriscono delle dolci parti melodiche pure in acustico, stemperando l’aggressività del sound, creando nell’andamento della canzone degli alti e bassi, il tutto sorretto dalle parti di batteria ben costruite da Martin Schulz che calibra la potenza e velocità in base al ritmo. Anche le linee vocali variano seguendo il sound, nelle parti melodiche Andy canta in pulito con un timbro cupo mentre nelle pesanti è molto più marcato e sporco, inoltre i suoi compagni contribuiscono nei cori, oltre ad essere un bravo cantante-musicista si dimostra un grande frontman sempre coinvolgente e dinamico. Con i pochi pezzi a disposizione i DISILLUSION grazie al loro talento hanno aperto degnamente la serata, guadagnandosi il rispetto del pubblico che risponde positivamente sino al pezzo di chiusura Tormento.
Setlist:
Am Abgrund
Alone I Stand in Fires
The Great Unknown
Alea
…And the Mirror Cracked
The Black Sea
Tormento
La serata procede sempre sul filone progressive/melodic death metal con l’arrivo dei PERSEFONE, accolti calorosamente partono diretti con The Great Reality investendo il pubblico aumentato con un sound spiazzante quanto articolato. Carlos Lozano Quintanilla e Filipe Baldaia alle chitarre costruiscono una massiccia base death metal, contemporaneamente le loro corde s’intrecciano formando una fitta trama di assoli veloci e complessi, mentre le forti vibrazioni di Toni Mestre Coy al basso fungono da collante, la ritmica presenta repentini cambi di tempo ma anche dei sipari lenti e armoniosi che stemperano la frenesia generale, il tutto è accentuato dalle variabili parti di batteria messe a punto da Bobby che con grande abilità crea un susseguirsi di ritmi veloci, lenti e martellanti, infine la canzone è completata dalla bi-vocalità del frontman Danny dove nelle parti lente canta in pulito e nelle pesanti sfodera un potente scream. Dalla nascita nel 2001 in Andorra hanno pubblicato quest’anno il settimo disco Metanoia, dal quale traggono solo Katabasis dando poi spazio al passato dimostrando complessivamente eccellenti capacità tecniche, forte tenuta di palco e potere di coinvolgimento infatti Filipe scende a suonare anche in platea, ogni tanto si fermano giusto per bere un goccio d’acqua e per un cambio di chitarra a causa di una corda rotta, il pubblico partecipa entusiasta scatenando talvolta il moshpit spontaneamente o sotto incitamento di Danny sia, inneggiando cori verso la band e in particolare verso Tony in quanto unico membro originale. Infine con Mind As Universe chiudono una performance di grande impatto alzando nettamente il livello della serata, aprendo la strada agli headliner e soddisfacendo il pubblico che li ripaga con urla e applausi mentre lasciano il palco a testa alta.
Setlist:
The Great Reality
Stillness Is Timeless
Prison Skin
Merkabah
Living Waves
Katabasis
Mind As Universe
Dopo le grandiose esibizioni dei DISILLUSION e dei PERSEFONE siamo arrivati all’apice della serata, i numerosi fans sono ben carburati e impazienti dei tanto attesi headliner, una volta che il cambio palco è terminato le luci si spengono e la tensione cresce, finalmente gli OBSCURA entrano in scena uno alla volta sollevando urla, dal nuovo A Valediction esordiscono con Forsaken pezzo dall’inizio lento ma che va in crescendo fino a esplodere, per un inizio di fuoco che manda i fans in delirio. Il leader Steffen Kummerer e compagni nel pieno delle loro energie prendono totalmente il comando, scaraventano contro i fans un macigno dopo l’altro facendo una mediazione tra i pezzi nuovi come Solaris e la title track con i pezzi del passato. Si possono definire degli architetti vista la struttura complessa e ben studiata delle canzoni, Steffen e Christian Munzner sono i punti cardine della ritmica e sparano sui fans una miriade di riff e una pioggia di assoli, creando una forte simbiosi tra violenza e melodia, le agili mani di Alex Weber viaggiano sul basso a otto corde emettendo note ben definite che riempiono il suono come cemento tra i mattoni, dietro alle pelli David Diepold è un martello pneumatico di potenza e precisione con incorporato un metronomo, preme costantemente l’acceleratore dando a ogni pezzo una marcia in più, infine per un sound di tale potenza ci vuole una voce di altrettanto calibro, il growl lacerante che si espande dalla gola dell’inossidabile Steffen si abbina perfettamente. Dalla nascita nel 2002 a Monaco hanno la formazione ha subìto molti cambiamenti ma Steffen ha sempre trovato dei validi musicisti, nella formazione attuale il legame è solidissimo e la loro energia si riversa sul pubblico, infatti durante l’intera esibizione l’entusiasmo è costante e il moshpit non accenna a diminuire, ogni tanto sbuca fuori qualche amante del crowd surfing che gira in tondo nella piccola platea, addirittura uno si aggrappa alla struttura che sostiene i riflettori facendo le trazioni. Il delirio si placa solo alla fine di When Stars Collide quando la band si ritira per una brevissima pausa, giusto il tempo di incitare un coro che i nostri tornano alla carica con la micidiale doppietta Septuagint seguita da Incarnated per un finale mozzafiato che non fa prigionieri. Gli OBSCURA hanno senza dubbio lasciato nel locale un segno indelebile, suonando con precisione chirurgica e passione dalla prima all’ultima nota esaltando ogni singolo spettatore, ricoperti da applausi e incitamenti i tedeschi lasciano il palco trionfalmente.
Come prevedevo inizialmente la serata è andata oltre alle aspettative, tutte le band hanno dimostrato di possedere una forte miscela di talento, tecnica, professionalità e passione, grazie alla quale hanno soddisfatto pienamente il pubblico con delle performance magistrali. Ringraziamo la Vertigo Hard Sounds e tutto lo staff del Legend Club per aver reso possibile questo fantastico evento. Alla prossima!
Giacomo Cerutti
Setlist:
Forsaken
Solaris
Ocean Gateways
Emergent Evolution
A Valediction
Devoured Usurper
The Anticosmic Overload
Orbital Elements II (instrumental)
Universe Momentum
Akróasis
When Stars Collide
Encore:
Septuagint
Incarnated
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