La nota di About sulla scomparsa di Paolo Benvegnù
È con grande dolore che la famiglia, gli amici e i collaboratori comunicano la prematura scomparsa di Paolo Benvegnù.
Compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada, Paolo Benvegnù si è spento oggi all’età di 59 anni.
Paolo era un uomo capace di infondere bellezza e poesia in qualunque cosa facesse come dimostra la sua lunga carriera e i brani che ha pubblicato in questi anni.
Vincitore della Targa Tenco 2024 con È inutile parlare d’amore” come “Migliore Album in assoluto” aveva appena pubblicato “PICCOLI FRAGILISSIMI FILM – RELOADED” , una nuova versione del disco che aveva segnato il suo esordio da solista nel 2004 e che quest’anno aveva compiuto 20 anni.
Paolo era stato protagonista nella puntata in onda ieri sera del programma Via dei matti n.0 e vogliamo ricordarlo con le sue parole e la sua voce.
About si unisce alla famiglia e agli amici in questo momento di grande dolore.
Jessica, Valentina, Lucia, Elisa

Paolo Benvegnù è stato uno dei più significativi chitarristi e cantautori della scena musicale italiana, lasciando un segno indelebile nella musica alternativa e indipendente. Nato nel 1965, Benvegnù ha dato vita a un percorso artistico unico e profondamente rispettato, spaziando dalla sua carriera con gli Scisma alla sua prolifica attività solista e come autore per altri artisti.
Nel 1993, Benvegnù fonda gli Scisma, gruppo seminale dell’alternative rock italiano. Con gli Scisma, in cui è chitarrista e cantante, pubblica tre album: Bombardano Cortina (1995), Rosemary Plexiglas (1997) e Armstrong (1999), questi ultimi sotto l’etichetta EMI/Parlophone. La band si distingue per l’originalità della proposta musicale, vincendo nel 1998 il Premio Ciampi per l’album Rosemary Plexiglas. Dopo numerosi concerti in Italia e in Europa, il gruppo si scioglie nel 2000.
Conclusa l’esperienza con gli Scisma, Benvegnù si dedica a molteplici attività artistiche: diventa attore e musicista in progetti teatrali come “Pinocchio” con la Compagnia Mannini-Dall’Orto di Firenze e “Presepe Vivente Cantante” insieme a Stefano Bollani e David Riondino. Parallelamente, intraprende la carriera di produttore artistico, collaborando con band e musicisti italiani ed europei, tra cui i Perturbazione, Terje Nordgarden e Brychan.
Nel 2004 esordisce come solista con l’album Piccoli Fragilissimi Film, anticipato dal singolo “Suggestionabili”. Il disco ottiene grande successo di critica e pubblico, dando vita a un tour di oltre 150 date che viene premiato come Miglior Tour 2004 al MEI. Da allora, Benvegnù pubblica una serie di album che consolidano la sua posizione nella scena indipendente italiana, tra cui Le Labbra (2008), Hermann (2011), Earth Hotel (2014) e H3+ (2017).
Oltre alla carriera solista, Paolo Benvegnù è stato un autore stimato da molti colleghi. Le sue canzoni sono state interpretate da grandi artisti come Mina (“Io e Te”), Irene Grandi (“È solo un sogno”), Marina Rei (“Il mare verticale”) e Giusy Ferreri. La collaborazione con Mina, in particolare, ha segnato una tappa importante: la cantante include il brano “Io e Te” nel suo album Caramella (2010).
Benvegnù è stato anche un artista poliedrico, partecipando a progetti collettivi come “Il Paese è Reale” degli Afterhours, contribuendo con il brano “Io e il mio Amore”. Nel 2015 torna con gli Scisma per l’EP di inediti Mr. Newman, seguito da un minitour di quattro date sold out. Lo stesso anno firma, con Michele Pazzaglia, la sigla del programma “Decanter” di Rai Radio2.

Negli ultimi anni, Benvegnù ha continuato a esplorare nuove forme espressive, come il progetto “I Racconti delle Nebbie” con Nicholas Ciuferri, una raccolta di narrazioni musicali pubblicata nel 2019. Nel 2021, pubblica il disco Delle Inutili Premonizioni Vol. 1, confermando la sua inesauribile vena creativa.
La sua scomparsa, avvenuta il 31 dicembre 2024, lascia un vuoto incolmabile nella musica italiana. Paolo Benvegnù verrà ricordato come un artista completo, capace di emozionare e innovare, e come un punto di riferimento per intere generazioni di musicisti.
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