Venerdì scorso (16 maggio), Josh Freese aveva annunciato di essere stato licenziato dai FOO FIGHTERS senza preavviso e, soprattutto, senza spiegazioni. Il batterista ha raccontato di aver ricevuto una telefonata lunedì 12 maggio: «I Foo Fighters mi hanno chiamato lunedì sera per farmi sapere che hanno deciso di “prendere una direzione diversa con il loro batterista”. Nessuna spiegazione». Nonostante il colpo basso, Freese ha mantenuto la sua proverbiale diplomazia: «Non sono arrabbiato, solo un po’ scioccato e deluso». Nel frattempo, ha pubblicato una lista dei “Top 10 possibili motivi per cui Josh è stato cacciato dai Foo Fighters”. ma mancava “suonare troppo bene”.

Non va meglio ai PARADISE LOST, che hanno deciso di separarsi da Guido Zima Montanarini dopo due anni di collaborazione. Comunicato di prassi: «Abbiamo preso la difficile decisione creativa di separarci da Guido Zima. Lo ringraziamo per i suoi contributi alla band e gli auguriamo il meglio per il futuro». Una formula che, tradotta dal musicese, suona come: “grazie, ma ciao”.

© Giulia Di Nunno | longliverocknroll.it

E mentre Matt Lynch saluta i CYNIC dopo dieci anni di militanza (senza una parola sulla sostituzione), Zak Starkey — già figlio di Ringo Starr, giusto per ricordarci che pure i nepo baby non sono più al sicuro — ha lasciato per la seconda volta i THE WHO, tra “licenziamenti”, “ritiri” e telefonate di chiarimento con Roger Daltrey.

In questo clima di continui “cambi di rotta”, Mike Portnoy dei Dream Theater ha commentato con la consueta ironia: «Penso sia una cospirazione alla Spinal Tap, nessuno è al sicuro. Se pure il figlio di Ringo viene licenziato dagli Who, il figlio di John Bonham viene mandato a casa da Sammy Hagar, e perfino Josh Freese finisce fuori dai Foo Fighters, allora sì, c’è da aver paura a essere un batterista oggi».

Non contento, Portnoy aggiunge: «Francamente sono scioccato, Josh era perfetto. Dicono che Josh potrebbe essere sostituito dal figlio di Taylor Hawkins, ma come abbiamo visto sono tempi duri anche per i figli dei batteristi famosi».

E chiosa con una battuta da manuale:

«Suono in quindici progetti, quindi ho quindici possibilità di essere licenziato. Le statistiche non sono proprio a mio favore».

Insomma, sarà il caso di aggiornare la lista dei mestieri a rischio: minatori, astronauti, e… batteristi.

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