Paul Stanley si schiera ancora una volta in difesa dei musicisti e contro lo streaming e il download dei brani e degli album.
In una nuova intervista con Yahoo! Finanza, al frontman, voce e fondatore dei KISS Paul Stanley sono state chieste alcune opinioni sui servizi di streaming musicale come Spotify e Apple Music.
Stanley ha detto:
Penso che sia ancora il selvaggio West, e penso che nel complesso sia ingiusto per i musicisti. Perché i musicisti, come qualsiasi altro lavoratore, dovrebbero essere in grado di chiarire lo status del suo modo di essere retribuito a prescindere dal fatto che un album o un brano si a comprato o meno. Bisognava stabilire tutto prima che tutto ciò iniziasse proprio con lo streaming. “Ti pagheremo X, o non ti pagheremo nulla”. Adesso è come se qualcuno entrasse e dipingesse la tua casa e poi dovresti contrattare se pagarlo o meno, la premessa è sbagliata, quindi, qualunque sia la sua evoluzione, si basa su qualcosa che trovo davvero sbagliato.
Non mi preoccupo per me – fortunatamente, il mio affitto è pagato, ma ci sono giovani che fanno musica che possono essere molto idealisti ora e dire che il denaro non è la motivazione, ma quando sarà il momento di pagare l’affitto allora la motivazione cambierà .
Ha continuato:
La dimensione del tuo successo è molto piùlimitata di una volta, e le probabilità di successo sono molto piùlimitate di quanto non fossero un tempo. Quando qualcuno sta scaricando file non fa altro che rubare musica o condividere la musica. Ad esempio, è come condividere l’auto di qualcuno che non sa che hai preso la macchina, ma… stai condividendo la sua auto.