Metalville – Giugno 2012
Presenti sulla scena da ben sedici anni, ritornano i Perzonal War indicati anni fa dal noto magazine Rock Hard (ovviamente quello ‘tetesco’!) come una tra le migliori realtà underground in terra germanica, e lo fanno freschi di un nuovo contratto discografico con la Metalville ed un album che farà la gioia di tutti i fan dei Metallica della seconda generazione, per intenderci quelli cresciuti col “Black” album come massimo punto di riferimento.
Come avrete sicuramente capito, trattasi di un lavoro di heavy rock metallico studiato e ragionato a tavolino in ogni singola nota, ruffiano al punto giusto e velato qua e la da alcune partiture thrash quasi mai veloci o violente. Perzonal War prediligono quindi giostrare le loro sonorità su mid-tempos d’impatto ricercando a volte in maniera fin troppo ossessiva il refrain vincente, che purtroppo spesso tarda ad arrivare. Il mio giudizio è in linea di massimo positivo per tutti quei brani che, pur se assomigliandosi un tantino troppo, non superano i quattro minuti di durata, invece per quelli che vanno oltre, si comincia inevitabilmente a sbagliare pervasi da un senso di noia e ripetitività imperante, smarrendo inevitabilmente l’efficacia della canzone stessa!
La band con questo “Captive Breding” non fa altro che aggiungere un altro discreto e piacevole tassello alla loro già cospicua discografia, confermando quanto di buono in passato avevo ascoltato sia su “Bloodline”, ma in particolar modo su “When Times Turns Red”, un disco che conteneva alcuni spunti a tratti davvero interessanti! Siamo ben lontani dalle sonorità rabbiose e d’impatto che hanno caratterizzato ultimamente la rinascita del movimento thrash dei vari Havok, Evile o Warbringer, ma ritengo che, specie dal vivo, alcuni tra questi brani possano avere il piglio giusto per scatenare un bel po’ di macello nell’audience, grazie anche alla voce di Matthias Zimmer a tratti vero emulo di Jaymz Hetfield! Insomma, i Perzonal War attraverso queste tredici nuove canzoni voglio colpirvi dritti allo stomaco”…ma lo fanno in maniera controllata e senza farvi troppo male”…
Tracklist:
1. Regression of the Art
2. Tongues of Cleavage
3. Dead Man’s Theories
4. Incarnation
5. The Cocoon
6. The Last Day
7. Lost
8. Unfailing System
9. Tearing the Old
10. Termination
11. The End
12. Candor Hurts
13. My Fated
Band:
Matthias Zimmer – voce, chitarra
Björn Kluth – basso
Andreas Ballnus – chitarra
Martin Buchwalter – batteria
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