Il chitarrista dei The Who, Pete Townshend, ha chiarito i suoi commenti sulla morte dei compagni di band Keith Moon e John Entwistle, apparsi ieri dopo un’intervista, sostenendo che era “ironico” nella “maniera inglese”.
In un’intervista di Rolling Stone pubblicata di recente, Townshend aveva dichiarato di Moon e Entwistle:
“Non renderà molto felici i fan dei The Who, ma grazie a Dio sono morti”, ha detto. “Perché era fottutamente difficile suonarci assieme. Non sono mai e poi mai riusciti a creare altre band da soli. Penso che sia stato per la mia disciplina musicale, la mia efficienza musicale come ritmico, che abbiamo tenuto insieme la band.”
In una lunga dichiarazione su Facebook, Pete ha tentato di spiegare il controverso commento, dicendo:
“Nessuno potrà mai sapere quanto mi manchino Keith e John, come persone, amici e musicisti. L’alchimia che condividevamo in studio manca nei nuovi album, e sembra sempre sbagliato provare a evocarla senza di loro… Ancora oggi sono arrabbiato con Keith e John per essere morti… È egoista, ma è questo che sento.”
Townshend ha aggiunto di essere “sinceramente grato” di aver avuto l’opportunità di andare avanti con gli Who dopo la morte di Moon e Entwistle:
“Ringrazio Dio per questo, ma ero ironico a modo mio, suggerendo che è qualcosa di cui sono contento”, ha detto. “Posso essere grato di essere libero come musicista e scrittore, ma triste per la perdita di vecchi amici. Mi sento ironico e mi fa anche arrabbiare. Verso la fine dei suo giorni mia madre Betty mi ha fatto diventare matto, e c’era un enorme senso di sollievo quando finalmente è morta, ma mi manca molto. L’amore ha così tante sfaccettature. “
Ha continuato dicendo ai fan di non fermarsi solo al titolo, ma di capire cosa c’era di positivo in quello che ha detto. Si è poi scusato con i membri della famiglia di Moon ed Entwistle, dicendo che “con noncuranza” ha fornito le parole usate nei titoli. Ha aggiunto:
“Negli ultimi tre mesi ho fatto così tante interviste che sto perdendo concentrazione e pazienza. Perdonatemi. E spero che mi possano perdonare. Ho amato i loro padri e continuo a farlo.
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