Il chitarrista degli Who Pete Townshend ha dichiarato in una nuova intervista con Rolling Stone che non gli mancano né il batterista della band Keith Moon né il bassista John Entwistle.
L’incredibile dichiarazione:
“Non renderà molto felici i fan dei The Who, ma grazie a Dio sono morti“, ha detto. “Perché era fottutamente difficile suonarci assieme. Non sono mai e poi mai riusciti a creare altre band da soli. Penso che sia stato per la mia disciplina musicale, la mia efficienza musicale come ritmico, che abbiamo tenuto insieme la band.”
Il cinismo del chitarrista continua, spostandosi sul piano musicale:
“Il suono di basso di Entwistle era come un organo Messiaen”, con “ogni nota, ogni armonica era a livelli stellari. Quando è morto e ho fatto i primi spettacoli senza di lui, con Pino [Palladino] al basso, che suonava senza tutta quella roba … Ho detto: “Wow, ho un lavoro.”
Il chitarrista continua nel ricordo di Moon, non certo tessendogli lodi, e dicendo:
“Con Keith, il mio lavoro consisteva nel tenere il tempo, perché non lo faceva. Quindi quando è morto, ho pensato,:’Oh, non devo piùtenere il tempo. “
Ha forse tentato di giustificare tanto cinismo con una battuta:
“Di solito, non sono così toccato dalla morte. Mia madre, padre, Keith Moon.”
Moon aveva 32 anni quando morì nel 1978 a causa di un’overdose di clometiazolo, mentre Entwistle morì a causa di un attacco cardiaco indotto dalla cocaina nel 2002.
Gli THE WHO avevano pubblicato il primo singolo, “All This Music Must Fade“ dal nuovo album della band in 13 anni, intitolato “Who“, che uscirà il 6 dicembre.
Il secondo singolo, I Don’t Wanna Get Wise, è stato pubblicato il 21 novembre.
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