Il cantante dei Prodigy Keith Flint si è purtroppo suicidato impiccandosi. È quanto emerge dai primi esiti dell’autopsia effettuata sul corpo del cantante della band inglese trovato morto il 4 marzo scorso dalla polizia nella sua abitazione nell’Essex. 

L’annuncio è arrivato dal coroner Lynsey Chaffe, l’ufficiale incaricato dalla giustizia britannica di fare luce sulle cause del decesso del musicista inglese, durante un’udienza a Chelmsford, nella contea dell’Essex. 

“Sono stati seguiti i protocolli e il decesso è confermato come non sospetto“

ha spiegato Chaffe, sottolineando che bisognerà  ancora attendere per i risultati degli esami tossicologici. Settimana scorsa il fondatore dei Prodigy Liam Howlett aveva affermato che Keith Flint “si era tolto la vita durante il weekend”.

 

The news is true , I can’t believe I’m saying this but our brother Keith took his own life over the weekend , 
I’m shell shocked , fuckin angry , confused and heart broken ….. r.i.p brother Liam #theprodigy 

 

 
 
 
 
 
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The news is true , I can’t believe I’m saying this but our brother Keith took his own life over the weekend , I’m shell shocked , fuckin angry , confused and heart broken ….. r.i.p brother Liam #theprodigy

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Il frontman del gruppo di elettronica aveva 49 anni e nei giorni scorsi, il quotidiano The Sun aveva indagato sulle cause che avrebbero spinto Flint a togliersi la vita: secondo il tabloid britannico, l’artista stava vivendo un periodo di depressione a causa della rottura della sua relazione con la moglie giapponese, Mayumi Kai, che lo aveva anche spinto a vendere la loro casa di campagna nell’Essex. Un episodio che lo aveva turbato molto, facendolo crollare nuovamente negli eccessi dell’alcol e della droga.

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