Una triste notizia ha scosso il mondo del metal italiano: Maurizio Samorì, storico chitarrista e leader dei Rex Inferi, è stato ritrovato privo di vita nella sua abitazione, sei mesi dopo la sua scomparsa. Una fine solitaria per uno dei padri nobili della New Wave of Italian Heavy Metal (NWOIHM), che con la sua band è stato uno dei precursori della scena metal tricolore.

La nascita dei Rex Inferi e il contributo alla scena metal italiana

Attivi sin dal 1979, i Rex Inferi si affermarono presto come una delle realtà più significative dell’heavy metal italiano, al pari di band leggendarie come Sabotage, Vanexa, Death SS e Gunfire. Notati e supportati da Paul Chain, guru dell’underground metal nostrano, il gruppo di Forlì si distinse per il suo sound potente e oscuro, anticipando molte tendenze future.

Nel 1984 pubblicarono il loro primo demo, tre brani che testimoniavano già la straordinaria tecnica e visione musicale della band. L’anno successivo diedero vita all’EP “The Damage Has Been Done”, un lavoro che oggi è considerato un pezzo da collezione e una delle migliori espressioni di speed metal italiano di quel periodo. Cinque tracce di heavy metal dalle tinte fosche e oscure, che proiettarono i Rex Inferi tra le band più rispettate della scena.

Un album rimasto nell’ombra per vent’anni: “Like A Hurricane”

Il successo dell’EP creò una grande attesa per il successivo full-length, e la band, con una formazione rinnovata, registrò nuovo materiale nel 1988. Tuttavia, lo scioglimento improvviso del gruppo bloccò la pubblicazione dell’album, che rimase inedito fino al 2005, quando le etichette Andromeda Relix e New LM Records decisero di ridare vita a quel lavoro dimenticato: “Like A Hurricane” vide finalmente la luce.

L’album si rivelò una perla di heavy metal potente e raffinato, con brani che spaziano da atmosfere oscure a sfuriate di puro metal britannico. Canzoni come “Angel Of Might”, con la sua ritmica martellante, “Ghost Horse”, dal mood più cadenzato, e “Flight To The Sky”, energica e travolgente, misero in evidenza la straordinaria abilità chitarristica di Maurizio Samorì. La strumentale “Murder In Time” chiudeva degnamente un album che avrebbe meritato ben altra fortuna, impreziosito dalle voci di Chris De Rossi e Alessandro Zazzeri degli Zephyr.

Un talento non riconosciuto a dovere

Purtroppo, la scena metal italiana degli anni ’80 non riuscì a valorizzare il talento di band come i Rex Inferi. In un panorama in cui entusiasmo, ingenuità e passione si scontravano con le difficoltà di emergere a livello internazionale, molte formazioni finirono nel dimenticatoio, incapaci di trovare il giusto supporto discografico e promozionale.

Maurizio Samorì ha pagato caro il prezzo di questo destino. La sua vita, segnata da una crescente solitudine e da una battaglia contro l’alcolismo, lo ha portato a un epilogo triste e ingiusto. 

L’eredità dei Rex Inferi

Nonostante la sfortuna e le avversità, la musica dei Rex Inferi rimane un capitolo indelebile della storia dell’heavy metal italiano. “The Damage Has Been Done” e “Like A Hurricane” sono due testimonianze di un talento cristallino, di una band che, pur non avendo raggiunto il successo che meritava, ha lasciato un segno profondo nel cuore degli appassionati.

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