I Rolling Stones sono indissolubilmente legati al brano ‘(I Can’t Get No) Satisfaction’… E’ un urlo generazionale, il grido dei giovani di metà  anni sessanta, quei ragazzi che non si sentono accettati dalla società .

Tutti siamo legati a ‘(I Can’t Get No) Satisfaction’. Da adolescenti di tutte le generazioni abbiamo cantato a squarciagola queste parole che ci hanno rappresentato e che, anche se ormai cresciuti, continuano a rappresentarci. 

Sono trascorso 55 anni dal ‘concepimento’ di questo brano che rappresenta la storia della nostra storia. I tempi erano diversi e i giovani sono cambiati pur conservando la stessa insoddisfazione apparente o reale. Eppure i giovani, gli adolescenti, continueranno a non sentirsi compresi da parte di un mondo di cui ancora non fanno parte appieno. Com’è strana la vita. Siamo stati tutti giovani e dovremmo capire come ci si sente ad essere giovani, la voglia di sperimentare, di andare oltre, il tentativo di distruggere barriere reali o fittizie, sconfiggere paure e lasciarsi andare in sogni carichi di intensità , passione e fantasia.

E’ il 1965,  quando ‘(I Can’t Get No) Satisfaction’ arriva nei negozi di tutto il mondo. Il singolo viene pubblicato ad inizio giugno dello stesso anno, ma la mattina del 6 maggio, esattamente un mese prima del suo rilascio, Ketih Richards, inutile specificare di chi si tratta, si sveglia e nota che il suo registratore a bobbine è in funzione. I due dischi di plastica sono in movimento, il primo ruota custodendo con sè il nastro, mentre il secondo è fermo, immobile, senza la ‘stringa magnetica’… Ancora stordito dalla notte trascorsa a comporre aiutato, dal fluire nel suo bicchiere  di liquidi di altra gradazione, Richards decide di ascoltare il contenuto inciso nelle due piste del nastro, non ricordando assolutamente come e quando il supporto fosse stato azionato. Il risultato è dato dalle note introduttive del brano che darà  loro molta soddisfazione e successo immediato. Una bozza, un embrione, una primordiale idea che contiene il sogno musicale che scatenerà  la forza motrice di una nuova generazione. Il resto del contenuto del nastro è il suono sgraziato del russare del chitarrista inglese…

Sarà  un caso, sarà  la forza inconscia ed incosciente dell’arte, quel soffio creativo che pochi possiedono, Sarà  la scintilla, sarà  l’amore, sarà … E’ il 1965 e tutto ciò che oggi è scontato, in quegli anni non era così. 

‘(I Can’t Get No) Satisfaction’ dei Rolling Stones, assieme a ‘My Generation’ degli Who, rappresenta il cambio epocale di una generazione. La maturazione di una generazione, la presa di coscienza della forza di una generazione che prova, sente la stessa sensazione, che vive la stessa frustrazione, che prende coscienza della propria importanza, che comprende la forza delle proprie idee!!!

‘(I Can’t Get No) Satisfaction’ non invecchierà  mai!

 

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