Raggiungo via mail  Umberto Maria Giardini, noto musicista italiano che critico e pubblico conoscono già abbasta bene, per parlare di un nuovo debutto di un suo nuovo progetto dal nome molto importante, SELVA OSCURA. Ecco il resoconto della nostra chiacchierata.

 

Benvenuto su Long Live Rock’n’Roll, grazie per essere qui con noi. Come stai? e un doveroso e sentito complimenti per il vostro EP… avremo modo di parlarne qui di seguito…

Come ti senti per questo ‘nuovo debutto’? Come si dice, in alcuni casi si vive di tante prime volte, mai fermarsi e fossilizzarsi, vero?

Mi sento molto bene e a mio agio. È l’ennesima nuova esperienza che si somma alle tantissime fatte prima, ma stavolta è davvero speciale indipendentemente da cosa e a cosa porterà.

SELVA OSCURA, bellissimo il nome che avete scelto. Classico dantesco… nel mezzo del vostro percorso di vita artistica? oppure solo un esercizio stilistico lessicale? scusa la mia superficialità, ma è proverbiale per chi mi conosce.

Sono sincero, davvero non ricordo perché lo proposi ai miei collaboratori, forse era semplicemente un ipotetico titolo di un brano, diventato poi nome della band. Nulla più.

Leggo nelle note che SELVA OSCURA nasce da un incontro quasi casuale e poi si sviluppa in un vero e proprio progetto con una sua cifra distintiva. Molto interessante rimettersi in gioco con un disegno che propone intensità e particolari vibrazioni. Quanto la voglia di rimettersi in gioco è importante e quanto il libero fluire delle idee intervengono nella vostra musica e quanto le vostre passioni?

È sicuramente un insieme di elementi e di episodi che sono confluiti nella stessa direzione, senza nessun tipo di programma né di particolare intento. Quando mi coinvolgo in qualcosa di nuovo, confesso che non è per me un rimettersi in gioco, bensì come una prosecuzione del gioco. Non debbo mai disintossicarmi dai precedenti progetti poiché la musica in se non mi procura mai stress, spesso lo fa tutto il resto, esattamente tutto quello che gira attorno alla musica, a volte più a volte meno. Con la nostra etichetta Overdub è stato tutto estremamente istantaneo e veloce come piace a me, quindi questo valore aggiunto ha aiutato il progetto a lavorare bene in maniera programmatica e disinteressata.

Ci parli dei tuoi compagni di cammino? giovani e molto bravi.

Sono ragazzi molto più giovani di me che provengono dalla piccola provincia (Ferrara) sono motivati ed estremamente capaci. La mia esperienza affiancata ad un’educazione alla musica molto rara (come me amano anche l’hard rock) non ha fatto altro che partorire subito un prodotto di alta qualità, se pur adatto perlopiù a chi conosce e capisce di musica hard-rock.

Le sonorità e le sfumature del vostro EP sono spesso abbastanza dure, hard rock a tratti con innesti psichedelici, effetti nella voce che aiutano a ‘confonderla’ nei vari passaggi sonori, e soprattutto la varietà dei cinque brani con molte attinenze fra loro ma, allo stesso tempo, anche diversi che non rendono ripetitivo l’insieme, ci parli della stesura dei brani?

Sì, l’analisi di questo Ep è esattamente come l’hai descritta tu; alcuni brani (se non altro in questo primo approccio d’esordio) sono farina del mio sacco, ma oltre questo c’è di più. Abbiamo lavorato assieme nella produzione e sempre assieme abbiamo cercato prima e trovato poi, la giusta via verso quello che doveva essere il risultato finale. È stato un lavoro totalmente di equipe. I brani sono nati e stanno ancora nascendo, partendo da appunti che ognuno di noi trova a casa. Il lavoro viene promosso e poi sviluppato in sala con molte ore di lavoro old style. Poi intervengo io con la stesura dei testi che ricamo attorno al lavoro quasi finito. È il modus operandi da sempre.

Necessario riportare il valore di sonorità che forse in Italia sono state comprese da pochi, oppure è solo passione? parlo dei richiami a Soundgarden o Screeming Trees…

L’Italia che ascolta musica non è più abituata a niente; è il tempo che decide il cambiamento che bisogna di conseguenza e inevitabilmente accettare. Noi facciamo semplicemente quello che ci va, e che ci piace fare, fregandocene di ciò che ci circonda e che d’altra parte non può minimamente condizionarci. Selva Oscura è libera da tutto e da tutti.

Voi siete dei musicisti affermati e rendersi conto che in questi ultimi anni la musica suonata è stata messa da parte preferendo delle produzioni accattivanti usa e getta avrà creato un certo disagio anche in voi. Riaffermare il diritto di espressione artistica è un dovere. Che ne pensi a tal proposito?

Innanzitutto, non siamo assolutamente musicisti affermati, anzi, a parte me leggermente più conosciuto, Selva Oscura è formata da ragazzi totalmente sconosciuti. Considero questo fattore un valore aggiunto alla causa. Francamente tutto ciò che accade attorno a noi non ci condiziona più di tanto, anche per la nostra poca consapevolezza di ciò che c’è là fuori; bisogna sapere che molti musicisti oggi, non sono attaccati alla rete e quindi sempre attenti a quello che accade là fuori.
Quel totale e incondizionato coinvolgimento che la maggior parte delle persone sono convinte ci sia nella diffusione della musica odierna, in realtà non si materializza sempre e necessariamente. Nel mio caso, ad esempio, nonostante abbia una visione musicale e di genere molto ben precisi, non conosco ne voglio volutamente conoscere tutto, comprese cose che non mi emozionano; il problema quindi non si pone ed è molto più semplice di quello che apparentemente appare. È come voler assaggiare la ricetta di un piatto della cucina filippina, quando poi ristornati filippini in giro non ce ne sono. Molte proposte riferite alla musica odierna (specie nazionale) ci passano inosservate, proprio per mancanza di semplice interesse, figuriamoci se possono condizionarci.

E poi che adesso si sta affermando la musica creata con l’intelligenza artificiale… mi vengono i brividi… un’altra cosa di cui i musicisti devono temere?

Non ne ho assolutamente idea. La libertà di suonare uno strumento ci sarà sempre (spero). La magia creata da un essere umano mentre muove le dita. le braccia, la bocca a mio personale avviso non emozionerà mai come qualcosa già creato artificialmente. È come la descrizione dell’amore… se potessi tornare indietro mi occuperei di musica classica in modo inequivocabile.

I testi dei vostri brani hanno un sapore mistico ed esprimono molta profondità. Quali sono gli stimoli per la stesura dei testi?

Sono i miei testi. Il loro ingrediente fondamentale è la visionarietà, ovvero il creare immagini con le parole, come un pittore fa con i pennelli trasfigurando o reinterpretando la realtà.

Guardo la copertina, molto concettuale. Sono un po’ perplesso, ho difficoltà a scoprire se c’è un significato o meno (superficialità di cui sopra). Mi dai una mano a capire per favore? chi ha realizzato il disegno?

Sembrerà una frase fatta, ma non c’è nulla da capire. È solo geometria assieme a tinte colorate, ci è piaciuto così e l’etichetta ci ha dato una mano a concretizzarla così come l’avevamo pensata.

Ho visto il video di ‘Mercurio‘, il brano che apre l’EP. Siete all’ingresso di una SELVA OSCURA, mi è piaciuta molto l’idea, e in alcuni momenti vi vedo suonare di spalle, batteria esclusa. C’è una motivazione? Perché la scelta è caduta proprio su ‘Mercurio’?

Nel clip del nostro primo singolo, non avendo un grosso budget a disposizione, abbiamo giocato cercando di dare personalità ad un lavoro di per se già importante (il brano). Nelle immagini ci sono solamente “scelte” mie e del regista, il resto è concentrazione nel realizzare un clip decente se non altro rispetto a quello scempio che si vede ovunque in rete. La scelta del brano è ricaduta su Mercurio semplicemente perché ci è sembrato il brano più adatto, ma sono scelte banali, poco importanti e non rappresentative di un lavoro ancora marginale come il nostro Ep. Aspiriamo a qualcosa di più ampio che speriamo un giorno potrà essere partorito.

Umberto grazie per la tua pazienza nel rispondere a queste domande. Vorresti concludere tu questa chiacchierata magari aggiungendo qualcosa di importante che il sottoscritto non è riuscito a cogliere a proposito di SELVA OSCURA?

Auguro a tutti di ascoltare buona musica e di fare ricerca utile a rivelarla.

Grazie Francesco, un abbraccio caro da Bologna…

**UMG**

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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