Candlelight ”“ Maggio 2015

Si dice che la follia, sia una delle caratteristiche principali degli artisti piùtormentati e avanguardisti”…

Nel caso di Marai Kawashima, posso affermare in tutta tranquillità  che è così senza il timore di essere contraddetto. Non vi è mai successo di provare smarrimento e perdita di certezze ascoltando un disco? Personalmente, è quello che provo ogni volta che sento un nuovo lavoro dei giapponesi Sigh.

A partire dal loro esordio “Scorn Defeat” (1993), la band ha subito ostentato una vena sperimentale fuori dal comune, che con il passare degli anni ha raffinato ed evoluto fino ad arrivare alle derive avantgarde piùestreme e caustiche. Con all’attivo ben dieci lavori in studio, è facile immaginare il lavoro di ricerca sonora fatto negli anni da questi musicisti.

Totalmente imprevedibili in ogni cosa che fanno, hanno sempre prodotto dischi di qualità  assoluta. A volte magari troppo pretenziosi, sofisticati ed eccessivi, ma mai banali, scadenti o classificabili in nessun genere preciso.

Questo nuovo “Graveward” conferma tutto quello che ho appena scritto, ma fortunatamente questa volta la musica dei Sigh, si è fatta piùaccessibile e scorrevole da un punto di vista melodico. Appena inizia l’ascolto si capisce da subito che è inutile parlare di generi o sottogeneri, perché nelle dieci composizioni contenute nell’album troviamo veramente di tutto.

Dal thrash metal al power metal, passando per il black metal fino ad arrivare al progressive rock anni ’70.

Sono la follia e l’urgenza comunicativa piùdiretta e spontanea, a dare vita alla musica di questi sperimentatori giapponesi. Ritmiche veloci e serrate la fanno da padrone in “Out of the Grave”, mentre in “The Tombfiller” è un sax notturno, sinistro e jazzato a lasciarci piacevolmente spiazzati. Inoltre ogni pezzo è arricchito da orchestrazioni epiche e monumentali e da cori maestosi che danno quel tocco di “regale ariosità ”alle canzoni.

Non c’è un secondo di noia in nessuna canzone, anzi ci si chiede sempre cosa accadrà  nel brano successivo! Come Mr. Kawashima riesca a far convivere in perfetta armonia tutte queste sfumature nella sua musica, senza cadere nella cacofonia rimane per me e molti altri un mistero.

Il fatto è che con questo “Graveward” i Sigh hanno fatto centro, offrendoci un lavoro di livello artistico, musicale e stilistico enorme. Molti anche gli ospiti illustri che hanno partecipato dando il loro contributo: Niklas Kvarfoth degli Shining, Sakis dei Rotting Christ, Matt Heafy dei Trivium, Frederic Leclerc dei Dragonforce e infine Metatron dei Meads of Asphodel.

Non posso che consigliare a tutti un album del genere perché è un compendio di musica estrema a 360 gradi, di non facile ascolto sicuramente ma che una volta assimilato vi darà  grandissime soddisfazioni.

sigh.thebase.in

Tracklist:
1. Kaedit Nos Pestis
2. Graveward
3. The Tombfiller
4. The Forlorn
5. The Molesters of My Soul
6. Out of the Grave
7. The Trial by the Dead
8. The Casketburner
9. A Messanger from Tomorrow
10. Dwellers in a Dream

Band:
Mirai Kawashima -  voce, piano, tastiere, orchestration, programming
You Oshima – chitarra
Dr. Mikannibal – voce, sassofono
Junichi Harashima – batteria
Satoshi Fujinami – basso

MiraiMika3

 

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