È stato chiamato “The Does This Look All Killer No Filler Tour” proprio per celebrare i vent’anni dall’uscita del primo album, e non possiamo che sentirci tutti un po’ nostalgici stasera, dentro a questa arena. Dopo un tour spalla a spalla in giro per gli USA, Deryck Whibley, frontman dei Sum 41, e Pierre Bouvier, voce dei Simple Plan, portano il loro show in Europa per un mese (dal 20/9 Stoccolma al 21/10 Londra), e oggi è finalmente il turno dell’unica data italiana: Sabato 8 ottobre 2022, Bologna Unipol Arena, ovviamente sold out.

Dopo aver parcheggiato a un chilometro e mezzo di distanza, siamo ancora per strada quando sentiamo vibrare nell’aria note familiari.. Ma sono appena le 20.10… troppo presto perché abbiano già iniziato visto che sul biglietto c’è scritto 21:00, troppo tardi per prove e sound check… c’è ancora un fiume di gente che deve entrare, e qualcosa non quadra…

Individuato l’ingresso di riferimento, finalmente entro, e ho la conferma che, ahimè!!, i Simple Plan sono già a metà scaletta con Addicted

 

Decisamente affranta cerco di farmene una ragione e di godermi quello che rimane del concerto. E’ il momento di uno dei pezzi più rappresentativi del gruppo, “Welcome To My Life”: la band si conferma di grande presenza scenica, e il pubblico risponde molto calorosamente.

Passando per le note di una carichissima Iconic, arriva Summer Paradise e degli enormi palloni gonfiabili rimbalzano sulla folla. Poco più tardi è il batterista stesso che, cedendo momentaneamente il posto a Pierre, rotola sulla folla da un lato all’altro del pit, in totale balìa delle braccia alzate dei fan, che poco prima hanno assistito al romantico colpo di scena che ha visto Giorgio chiedere la mano della sua Ilaria, per un’intera vita di concerti assieme. Tenerelli!

Finita l’ultima bellissima canzone, Perfect, sono le famigerate 21:00, e provo un magrissimo senso di consolazione nell’apprendere che non sono l’unica pirla che si aspettava l’inizio dell’evento per questo orario: infatti, molti ragazzi appena arrivati rimangono basiti e delusi capendo che l’esibizione del primo gruppo canadese è appena finita.

Mi chiedo se la mega folla già presente sotto e sopra gli spalti avesse info diverse o se è stata semplicemente fortunata nell’arrivare prima… che amarezza!…

 

Setlist
1 I’d Do Anything
2 Shut Up!
3 Jump
4 Jet Lag
5 Your Love is a Lie
6 Addicted
7 Welcome to My Life
8 Iconic
9 Summer Paradise
10 All Star/ Sk8er Boi/ Mr. Brightside
11 Where I Belong
12 I’m Just a Kid
13 Perfect

 

Mentre aspettiamo che i Sum 41 salgano finalmente sul palco (visto che a questo punto… sono decisamente in ritardo!!) ci godiamo il dj set senza avere più nessuna certezza nell’umanità.
Se non altro, la scelta delle canzoni di intrattenimento è molto azzeccata, visti i cori entusiasti della folla, che intanto ha stra-riempito ogni singolo centimetro dell’arena. Una bolgia incredibile!

Ore 21:30 pare sia il momento “X”.
Presentanti da T.N.T. e da Introduction To Destruction, Deryck e i suoi ragazzi si materializzano sul palco sulle prime note di una molto vintage Motivation che fa subito 2001.

Con alle spalle un diavolo enorme in un cimitero di crocifissi, i Sum41 iniziano a volare da un lato all’altro del palco con canzoni cariche come The Hell Song e Over My Head, incitando la folla a intonare cori di partecipazione e a creare circle pit in più punti del parterre, che continuano a rigenerarsi in autonomia per tutto la durata del concerto. Il palco è rovente, sia per l’interpretazione della band, sia per le fiamme di coreografia che esplodono ogni tanto, la scaletta è da urlo: vecchia e nuova generazione sono pronte, la voglia e il bisogno di saltare e lanciarsi l’uno contro l’altro è decisamente evidente, e Deryck è bravissimo a incitare le masse, affinché lo facciano.

“Underclass Hero”, Walking Disaster, e forse ancora più di tutte “In Too Deep” e “Fat Lip” mandano la folla in visibilio.

Non mancano comunque le bellissime canzoni dal tono più triste, come War, With me, Pieces, eseguite benissimo, con tanto di torce dei cellulari accese, espressamente richieste agli spettatori per creare atmosfera. Fantastico concerto!

Ricordandoci che, ad ogni modo, siamo qui per festeggiare i vent’anni di “Does This Look Infected?”, la band ci regala anche un medley di tracks, seguite poco dopo da una velocissima e coinvolgente cover di We will rock you, che invece vuole celebrare il ventunesimo compleanno di “No Killer No Filler”.

Feel old yet??…

Setlist
1 T.N.T. (AC/DC song)
2 Introduction To Destruction
3 Motivation (88 outro)
4 The Hell Song
5 Over My Head (Better Off Dead)
6 We’re All To Blame
7 Summer
8 War
9 Fake My Own Dead
10 My Direction/No Brains/ Rhythms/ All Messed Up
11 Underclass Hero
12 Walking Disaster
13 With me
14 In Too Deep
15 Makes No Difference
16 Pieces
17 We Will Rock You (Queen Cover)
18 Still Waiting
19 Hooch
20 No Reason
21 Mr. Amsterdam
22 Fat Lip
23 Best of Me (Acoustic)

Report di Silvia Zignani
Foto Simple Plan di Luca Ortolani
Foto Sum 41 di Emanuel Giordani

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