Nuclear Blast – Febbraio 2007

Sicuramente i Sirenia rappresentavano una speranza per tutti i fan dei Tristania, dopo l’abbandono del leader maximo Morten Veland, ma con questo ultimo lavoro “Nine Destinies And A Downfall”, credo, che le speranze degli affezionati si infrangano contro questa nuova realtà  musicale.

In effetti il suono e l’approccio musicale risultano totalmente stravolti dopo i due precedenti lavori: “At Sixties And Seven” (2001) e “An Elixir For Existence” (2003). I growl di Veland sono quasi assenti per lasciare ampio spazio (quasi tutto) alle parti cantate dalla soave voce della nuova singer Monika Pedersen. Sicuramente un disco ben prodotto e mixato, fatto questo che si evince dai suoni puliti e dal cantato altrettanto pulito e lineare. Nulla da togliere alla voce della Pedersen, ma qualche growl in piùnon avrebbe affatto fatto male, anzi avrebbe rivitalizzato un bel po’ un disco troppo statico che sul lungo andare induce gli ascoltatori a sbadigliare, anche a causa della somiglianza tra i vari brani che risultano troppo simili uno all’altro, senza delineare nessun lampo di genio all?orizzonte!!!

Detto ciò, e che non me ne vogliano, inoltriamoci in questo “Nine Destinies And A Downfall”, che parte con uno dei pezzi meglio riusciti dell’intero lavoro: “The Last Call”, molto lenta, quasi una semi-ballad che ipnotizza per il ritornello facilmente memorizzabile; “My Mind’s Eye” è caratterizzata da cori gregoriani piacevoli, che si susseguono poi in altri pezzi dell’album e che spezzano a tratti il cantato ‘lieve’ di Monika. Un bel suono di chitarra fa da sfondo a “One By One”, che ha molto di gotico come suono, ma nel cantato si ha l’impressione che la voce della singer, ogni tanto, non ce la faccia a raggiungere le tonalità  desiderate!!! “Sundown” è il migliore dell’album, a mio avviso, prima di tutto perchè ha un inizio piùincalzante della solita lenta melodia e inoltre i growl di Velan si alternano alla voce della Pedersen e ai tanto amati cori gregoriani, apprezzabile; invece, “Absent Without Leave” risulta troppo pop e commerciale per i nostri gusti. La chitarra torna a farsi sentire in “The Other Side”, dando una giusta base a cori goticheggianti. In “Seven Keys And Nine Doors” si rifà  vivo Veland anche se con un tono di voce più’rilassato’, se possiamo definirlo così, conoscendo il personaggio in questione. La voce di Monika si fa leggermente piùenergica nel pezzo che segue, “Downfall”, anche se a sprazzi compare la nota simil cattiveria di Morten, che non guasta, in ogni caso. E il tutto si chiude con la ballad “Glades Of Summer”, dai toni molto nostalgici e malinconici che saluta definitivamente l’ormai perduta cattiveria del nostro eroe Morten!!!

www.sirenia.no

Tracklist:
1. The Last Call
2. My Mind’s Eye
3. One by One
4. Sundown
5. Absent Without Leave
6. The Other Side
7. Seven Keys and Nine Doors
8. Downfall
9. Glades of Summer

Band:
Morten Veland – voce, chitarra
Monika Pedersen – voce
Jonathan A. Perez – batteria
Bjørnar Landa – chitarra

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