Kerry King, storico chitarrista degli Slayer, ha recentemente rivelato alcuni dettagli sorprendenti sulla reunion della leggendaria band thrash metal. La notizia del ritorno degli Slayer, con tre concerti programmati per il Riot Fest a Chicago, il Louder Than Life a Louisville, e l’Aftershock Festival a Sacramento, ha colto di sorpresa sia i fan che lo stesso King.
In un’intervista con Audio Ink Radio, King ha ammesso che l’annuncio della reunion non è arrivato nel momento più opportuno, dato che coincideva con il lancio del suo progetto solista e del suo album di debutto, From Hell I Rise. Nonostante ciò, King sembra sempre più entusiasta all’idea di tornare sul palco con gli Slayer, anche se ha chiarito che questi eventi non preludono né a nuovi album né a tour estesi. Tuttavia, non ha escluso la possibilità di suonare qualche altro concerto, magari anche in Europa.
King aveva detto che non aveva parlato più con il cantante Tom Araya dopo la separazione della band. Ora ha aggiunto
Ho mandato messaggi a Gary Holt ogni tanto e Paul Bostaph è sempre con me…
King ha sottolineato che la decisione di ritirarsi dagli Slayer non era dettata da malcontento o rabbia, ma piuttosto dalla semplice volontà del frontman Tom Araya di fermarsi:
Non c’era rancore… E quando Tom mi ha detto che era finita, ho pensato, ‘Va bene, non proverò a convincerlo a rifarlo, perché se stai cercando di convincere qualcuno… non va bene”
Il chitarrista ha anche precisato che, sebbene abbiano concluso i tour, gli Slayer non hanno mai dichiarato di aver smesso di suonare del tutto, e questi tre spettacoli non possono essere considerati un vero e proprio tour, ma piuttosto un’opportunità per tornare a esibirsi insieme, almeno per un’ultima volta.
Quindi, per me era finita e, naturalmente, un mese dopo che ci eravamo sciolti, sono arrivate delle offerte, perché la gente pensa che tu ti sia sciolto.
Ciò da cui ci siamo ritirati è stato il tour. Non abbiamo mai detto che avevamo smesso di suonare. Avevamo detto che era il nostro tour finale”
King ha espresso il suo entusiasmo nel tornare a suonare con Gary Holt, chitarrista che ha sostituito Jeff Hanneman negli ultimi dieci anni di attività della band, e con Paul Bostaph, attuale batterista sia degli Slayer che del progetto solista di King:
“Non vedo l’ora di vedere la grandezza del palco. Non vedo l’ora che bruci tutto”,
ha dichiarato con la consueta energia.
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