Nonostante una carriera pluridecennale e milioni di dischi venduti, il chitarrista degli STAIND, Mike Mushok, ha dichiarato di non aver mai ricevuto una royalty dai guadagni delle vendite e dello streaming della discografia della band. Lo ha raccontato durante un’intervista con il programma radiofonico statunitense The KiddChris Show, trasmesso da WEBN a Cincinnati.

Il tema è emerso in seguito a un confronto con la situazione di un’altra band dell’alternative metal, gli CHEVELLE, che nel 2021 avevano rivelato di non aver guadagnato nulla direttamente dalle vendite dei sei milioni di album distribuiti sotto Epic Records. Pete Loeffler e suo fratello Sam, membri dei Chevelle, avevano spiegato che la causa era da ricercarsi nelle clausole contrattuali e nelle dinamiche economiche dei contratti discografici con le major.

Anche Mushok ha vissuto una realtà simile. Nell’intervista ha affermato:

“Ho venduto non so quanti milioni di dischi e non ho mai ricevuto una royalty dalla casa discografica.

Sono passati più di vent’anni. Non siamo più sotto contratto con loro dal 2011, ultimo anno in cui abbiamo pubblicato un disco con Atlantic Records, eppure dobbiamo ancora dei soldi.

Ci avevano dato anticipi molto consistenti, e questo spiega in parte la situazione, ma è assurdo pensare che dopo tutto questo tempo non sia ancora stato tutto saldato”.

Alla domanda se la band potrà mai tornare in possesso dei master originali, Mushok ha spiegato che, secondo le normative, i diritti dovrebbero tornare agli artisti dopo 35 anni. Tuttavia, secondo il loro legale, è raro che le etichette lo permettano senza una lunga battaglia legale:

“Cercano di ricomprarteli o ti offrono una somma di denaro per continuare a detenere i diritti. A meno che tu non decida di combattere”.

Il meccanismo a cui fa riferimento Mushok è quello degli anticipi discografici, somme consistenti che vengono versate agli artisti all’inizio della produzione di un album. Tali somme vengono poi recuperate dalla label attraverso i guadagni di vendite, streaming e merchandising, prima che eventuali ricavi aggiuntivi possano essere destinati direttamente agli artisti.

Va ricordato che tutti gli album in studio degli STAIND da “Dysfunction” (1999) fino a “Staind” (2011) sono stati pubblicati in parte attraverso l’etichetta Flip Records, affiliata a Elektra e Atlantic Records. Nonostante ciò, gli Staind non sono coinvolti nella recente causa legale da 200 milioni di dollari intentata da Fred Durst dei LIMP BIZKIT contro Universal Music Group, in cui la Flip Records è accusata di frode contrattuale.

 

 

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