Fantasy Records ”“ Ottobre 2018

Sono passati molti, troppi anni da quando Steve Perry è sparito dalle scene, i motivi sono molteplici ma non è questa la sede per discuterne.
Nel 1994 l’uscita del suo secondo album da solista, ‘For The Love Of Strange Medicine’, due anni piùtardi la breve reunion con i Journey e la pubblicazione di ‘Trial By Fire’, poi nel 1998 la partecipazione con due canzoni alla colonna sonora del film ‘La Spada Magica ”“ Alla Ricerca Di Camelot’. Stop.
Qualche apparizione, notizie di nuove registrazioni in studio, poi mai confermate dai fatti e finalmente nell’anno 2018 la pubblicazione di ‘Traces’ il nuovo tanto atteso album di inediti per quello che a metà  anni ottanta veniva definito “The Voice”.

Dovrebbe essere facile recensire il suo nuovo disco, in fondo parliamo di uno dei migliori cantanti del panorama musicale degli ultimi cinquant’anni, di cose da scrivere ce ne sono. Certo che l’attesa è stata tanta e le aspettative sono altissime, ma la delusione potrebbe essere dietro l’angolo, pronta a colpire senza pietà .
Traces’ è stato prodotto dallo stesso Perry assieme a Thom Flowers, presenta una bellissima copertina ad opera di Jeff Wack, e vede in veste di ospiti musicisti come Josh Freese e Steve Ferrone alla batteria, John 5 alla chitarra, Pino Palladino e Nathan East al basso solo per citarne alcuni. Insomma direi che partiamo col piede giusto.
Cerco di liberare la mente prima di procedere all’ascolto, è difficile ma ci provo, sono emozionato.

No Erasin’’ è la prima traccia, ascoltata le prime volte solo per la voce di Steve, per capire se era ancora in grado di ammaliarci con il suo timbro unico e inimitabile. Successivamente l’ascolto si focalizza sull’arrangiamento, indubbiamente di gran classe, anche se la melodia non è di quelle memorabili, da ricordare negli anni futuri. La prima certezza è che Steve, nonostante gli anni di inattività  e dell’inevitabile usura del tempo trascorso, ha mantenuto piùo meno la sua voce, il suo timbro con tutti i colori e le sfumature che ben conosciamo.
La successiva ‘We’re Still Here’ delicata e suadente, un brano molto rilassato e di gran classe così come ‘Most Of All’.
Un po’ di blues con una spruzzata di soul fa capolino in ‘No More Cryin’’ che potrebbe ricordare ‘Lights’ dei compagni di merende Journey. Anche qui, qualche sussulto ma sempre contenuto.
In The Rain’ per sola voce e piano con qualche orchestrazione, non arriva al cuore come invece dovrebbe un brano di questo tipo.

Arrivati alla traccia numero sei, possiamo sentire le chitarre che finalmente hanno una presenza piùmarcata. ‘Sun Shines Gray’ scritta assieme a John 5 è un gradevole episodio pop/rock con una linea vocale sognante ed eterea.
Ripiombiamo nuovamente nella malinconia con ‘You Belong To Me’ altra ballata che galleggia nel limbo, tra sufficienza e mediocrità  così come con ‘Easy To Love’ brano dal sapore pop un po’ anonima e prevedibile.
I Need You’ è una cover dei Beatles (la versione originale risale al 1965 presente sull’album ‘Help!’ scritta da George Harrison) ma francamente l’ho trovata abbastanza deludente.
We Fly’ chiude questo lavoro. Ennesimo brano d’atmosfera, sofferto e malinconico che purtroppo non risolleva le sorti di questo disco.

Lo avrete capito. ‘Traces’ è stata una mezza delusione. Se da una parte c’è la gioia e l’emozione di poter ascoltare nuovamente la grande voce di Steve Perry, dall’altra c’è tanta amarezza nel constatare che nonostante gli arrangiamenti raffinati e di qualità , nonostante musicisti di prim’ordine, c’è un unico grande assente: le canzoni. Davvero poche quelle in grado di regalare qualche sussulto, troppe quelle che non arrivano al cuore. Peccato. Non so cos’altro aggiungere.

www.steveperry.com

Tracklist:

1.No Erasin’
2.We’re Still Here
3.Most Of All
4.No More Cryin’
5.In The Rain
6.Sun Shines Gray
7.You Belong To Me
8.Easy To Love
9.I Need You
10.We Fly

Band:

Steve Perry ”“ voce
Thom Flowers ”“ chitarra
Tommy King ”“ tastiere
Devin Hoffman ”“ basso
Vinnie Colaiuta – batteria

1 Comment

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    ….non e’ che steve perry da solista sia stato mai na cima eh?….comunque no erasin parte moltooo bene anche se manca un assolo di chitarra che avrebbe potuto sollevare di piu’ la song….ahhhh se ci fosse un certo neal a quella chitarra….vabbe…proseguendo l’album assume connotati forse troppo intimistici…no more cryin ha quel blues piacevole dove Steve esprime un grande talento inalterato negli anni mentre sun shines grey non mi convince….troppo anni 90… john 5 sa fare molto meglio…l’album poi si chiude nella seconda parte con songs sempre un po troppo stucchevoli e lascive…per questo nuovo album avrei preferito un po’ piu’ di rocckeggio ma steve e’ ormai troppo adulto per perdersi in cose banali quindi non rimane da dire che ….buon traces a tutti nel bene e nel male!!!!

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