A quasi dieci anni dalla scomparsa di Scott Weiland, storico frontman degli Stone Temple Pilots, il chitarrista della band Dean DeLeo è tornato a parlare pubblicamente della morte dell’amico e collega, avvenuta il 3 dicembre 2015 durante un tour con i The Wildabouts. In una recente intervista rilasciata al podcast Get On The Bus, DeLeo ha condiviso ricordi intensi e dolorosi legati a quel tragico momento.
“Sono rimasto sconvolto. Ero scioccato. Mi ha scosso nel profondo come nient’altro prima. Stavo lavorando in studio con il mio caro amico Cal Campbell quando abbiamo ricevuto la notizia. È stato come se la vita fosse uscita dal mio corpo”, ha dichiarato DeLeo.
La morte di Scott Weiland, avvenuta per una combinazione tossica di droghe e alcol, non fu totalmente inaspettata per il chitarrista, che era consapevole della situazione problematica in cui il cantante si trovava in quel periodo, tra abuso di sostanze, difficoltà economiche, allontanamento dai figli e problemi crescenti con l’alcol.
“Non ero sorpreso, perché sapevo quale fosse il suo calendario prima di quel tour. Gli avevano programmato una quantità assurda di concerti in poco tempo”
ha spiegato DeLeo.
“Eravamo molto distanti in quel momento. Lui era con quella band, i The Wildabouts. E sì, sapevo che non sarebbe finita bene. Era circondato da yes men. E questo è uno dei motivi per cui non voleva stare con noi. Perché noi gli dicevamo: ‘Amico, abbiamo a cuore il tuo bene. Questo probabilmente non è un buon piano’. E invece è finita com’è finita”.
Scott Weiland fu trovato privo di vita nel suo tour bus a Bloomington, in Minnesota, poco prima delle 21:00. Quella sera era previsto un concerto al Medina Entertainment Center, annullato qualche giorno prima per scarsa vendita di biglietti. La band avrebbe dovuto suonare il giorno seguente al Wicked Moose di Rochester. La sua morte segnò tragicamente la fine di un percorso artistico importante, ma anche travagliato, segnato da successi come “Plush”, “Interstate Love Song” e “Vasoline”, e da una lunga lotta contro i suoi demoni personali.

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