La domenica solitamente è per me abbastanza sacra, fatta di riposo e training mentale per affrontare (ahimè) una nuova settimana lavorativa… L’unica eccezione che faccio al rimanere sul divano con pigiama, calzettoni e tisana detox sono i concerti domenicali; li apprezzo perché in un certo senso liberano la mente, scaricano l’ansia e per qualche ora non si pensa al lunedì imminente ma ci si diverte e basta! Questa sera si torna addirittura all’Estragon, dove non mettevo piede per un concerto da almeno sei anni e non avevo ancora visto il nuovo palco e l’allestimento… Con il senno di poi mi viene sol da dire “pazzesco”! Enorme salto di qualità di questa hall, che spero faccia molti più concerti a tema metal sfruttando il nuovo impianto e queste luci fantastiche. Ma torniamo a noi… stasera sul palco dell’Estragon saliranno i TesseracT, impegnati nella seconda parte del loro “War Of Being World Tour”, supportati dai francesi Novelists e dagli australiani Omnific!
THE OMNIFIC
La prima band sono gli australiani The Omnific, trio che propone un prog/rock/post metal strumentale veramente interessante ed abbastanza atipico! Due bassi e una batteria, nessuna chitarra e nessuna voce. Vi sono synth orchestrali travolgenti su tracce di chitarra e tastiera campionate, ed è fortemente percepibile la loro abilità tecnica, la precisione e un’accuratezza da conservatorio che lascia a bocca aperta. Non è facile far quadrare solo due strumenti, ma loro sono davvero molto bravi a farlo!
Particolari, strani, ma efficaci!
NOVELISTS
Secondo gruppo sul palco sono i parigini Novelists, con un genere a metà tra il prog e il tech-metalcore e con una voce femminile che si destreggia tra growl aggressivo e pulito quasi pop. Sul palco hanno un’ottima presenza scenica, la nuova cantante Camille Contreras è scatenata nel suo abito appariscente, e con enorme carisma incita il pubblico, salta e balla divertita. Fin da subito colpiscono duro e con sicurezza, con ritornelli accattivanti e assoli di chitarra tecnicamente molto ben fatti. Le luci sul palco danzano a ritmo e creano un gioco spettacolare quando vengono tagliate dal fumo che si alza dal palco; e il nome della band sul tabellone luminoso che cambia colore ad ogni canzone sullo sfondo rende l’esibizione ancora più interessante e coinvolgente! Avevo ascoltato pochi brani loro e già avevo sentito che non facevano proprio per me… e infatti il genere proposto non è proprio nelle mie corde e forse per questo non sono riuscita a godermi il concerto come avrei voluto e loro non sono riusciti a piacermi, ma mi ha fatto piacere sentirli live e, al di la dei gusti personali, li ho trovati tecnicamente molto bravi e visivamente e musicalmente molto coinvolgenti.
SETLIST
Coda 2 . K.O.
Colas
Mourning the Dawn
Turn It Up (Keyboard Warriors Social Club)
Prisoner
Terrorist
Lost Cause
TESSERACT
Ultimo cambio palco, non troppo veloce, che lascia il tempo di riempire i bicchieri e scambiare impressioni sui Novelists e sul locale, e poi si riparte carichissimi… I Tesseract salgono sul palco e tra gli applausi sono pronti per regalare emozioni con il loro Djent/Prog metal davvero interessante!
Il palco è illuminato da brillanti luci verticali e led circolari e sullo sfondo svetta il cubo, inconfondibile logo della band britannica, il quale assume colori cangianti a seconda delle luci; tutto di grande efficacia e davvero affascinante! E su questo sfondo suggestivo Daniel Tompkins è scatenato, energico ed accattivante, non si ferma un secondo correndo e saltando sul palco ed incitando il pubblico. La sua voce è potente, con una estensione vocale impressionante, e risuona nel locale avvolgendo e travolgendo al contempo gli astanti. Gli strumenti sono parimenti perfetti e precisi, creando un muro di suono impenetrabile, con suoni impeccabili e tecnicismi in bella mostra. La batteria è una vera macchina da guerra. Vengono riprodotti brani principalmente dal loro ultimo album “War of Being” del 2023, partendo con “Natural Disaster” e seguendo con “Echoes”, ma spaziano anche su brani più vecchi, riportandoci al 2018 con “King”, “Smile”, “The Arrow” e “Juno” dove il djent si sente in maniera più marcata, al 2013 con “Of Mind – Nocturne” da quel capolavoro che è “Altered State” (peccato ne abbiano scelta solo una), fino alla chiusura con un bel regalo dal 2011: “Concealing Fate, Part 1: Acceptance”, con tanto di coro del pubblico.
La mia unica lamentela riguarda la lunghezza della scaletta. Ne volevo decisamente di più.
SETLIST
Natural Disaster (2023)
Echoes (2023)
Of Mind – Nocturne (2013)
Tender (2023)
Sacrifice (2023)
King (2018)
Smile (2018)
The Arrow (2018)
Legion (2023)
War of Being (2023)
Juno (2018)
Encore:
Concealing Fate, Part 1: Acceptance (2011)
Si ringrazia Mc2Live + gallery a cura di Massimo Plessi
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