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THE AMAZONS – 21st Century Fiction
La band di Reading, THE AMAZONS, ha pubblicato lo scorso 9 maggio 21st Century Fiction.
Album numero quattro, con un certo cambio di direzione che li ha portati ad essere una band principalmente incentrata su un certo tipo di rock di maniera, piuttosto che la classica loro continuazione come band indie.
La band si è formata nel 2014 e, prima di questo lavoro, l’ultimo album era How Will I Know If Heaven Will Find Me?, pubblicato nel 2022.

Tra le altre cose, 21st Century Fiction è il primo album inciso senza il batterista Josef Emmett, che ha lasciato la band proprio nel 2022.
Il disco è certamente molto ambizioso ed è stato davvero assai difficile da realizzare.
Dopo l’abbandono di Emmett, la band ha scartato tutti i pezzi che erano pronti per il loro quarto album, ha cambiato anche etichetta discografica e ha rivoluzionato il suo sound.
Tutti i tre precedenti album della band inglese hanno raggiunto la Top 10 in Inghilterra e anche questa volta la band ha fatto centro, raggiungendo il n. 1 delle classifiche di vendita.
Il disco descrive il mito dell’“uomo sulla trentina, alle prese con ideali irrealistici di mascolinità e un senso di promesse non mantenute, circondato da un mondo afflitto dal caos”.
La produzione di Pete Hutchings (Foals, Royal Blood, Gang of Youths) è davvero superlativa e tira fuori il meglio da ogni musicista.
Il cantante Matthew Thomson descrive le inquietudini, i problemi e contemporaneamente le cose che ama, visto che sta vivendo il periodo relativo al raggiungimento dei trent’anni di vita.
Preceduto da tre singoli molto programmati dalle radio o sulle principali piattaforme musicali, l’album è assai gradevole e vario.
Il singolo “Living a Lie” è molto orchestrale all’inizio, con una splendida voce femminile che ricorda anche composizioni dei THE CHEMICAL BROTHERS, molto tribale nella sua esecuzione e con inserimenti di feedback chitarristici che ne fanno sicuramente un pezzo da ricordare.
La presenza dell’amico Ben Thatcher dei ROYAL BLOOD nell’altro singolo “My Blood” cementa la loro amicizia. Echi di MUSE qua e là affiorano in questo pezzo.
Altri brani assolutamente riusciti sono “Joe Bought a Gun” e soprattutto “Love is a Dog from Hell”, molto ipnotica inizialmente, che si apre con Matthew in una performance che ricorda Jim Morrison.
Il pezzo diventa poi molto ritmato e carico, ed è secondo me un piccolo gioiellino.
Non male anche “Wake Me Up”, lenta ed avvolgente come il tuo maglione di pile preferito, con un ritornello davvero coinvolgente.
Da segnalare anche due brevi pezzi: “[Panic]”, breve gospel di neanche trenta secondi, e “(Intermission)”, strumentale ed orchestrale, decisamente cinematografico.
In sostanza, THE AMAZONS hanno cambiato pelle, ma senza snaturarsi, e ci regalano ancora pezzi vincenti che potremo ascoltare nelle loro prossime attesissime date italiane:
15 luglio 2025 – Pistoia Blues Festival, Pistoia
16 luglio 2025 – AMA Music Festival, Romano D’Ezzelino (Vicenza)
Voto: 85/100
Mauro Brebbia
Tracklist:
- Living a Lie (feat. Ella McRobb)
- Night After Night
- [Panic]
- Pitch Black
- My Blood
- (Shake Me Down)
- Wake Me Up
- (Intermission)
- Joe Bought a Gun
- Love is a Dog from Hell
- The Heat Pt.2
- Heaven Now
- Go All the Way
Line-up THE AMAZONS:
Matthew Thomson – voce e chitarra
Chris Alderton – chitarra
Elliot James Briggs – basso
Special guests:
Ella McRobb – voce in “Living a Lie”
Ben Thatcher – batteria in “My Blood”
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