Noi “cultori” e noi “innamorati” del rock’n’roll “elettrico” non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di prendere parte al gran ritorno, con i contro fiocchi, in Italia di una grande band che ha fatto del rock’n’roll uno stile di vita: The Cult. La band Ian Astbury & Billy Duffy ha regalato a noi presenti, in una tiepida serata di fine settembre, uno spettacolo da ricordare per molto tempo.

L’Estragon di Bologna è stracolmo. Fuori dal locale ci sono fan senza biglietto che, demoralizzati, devono rinuciare all’evento e capisco la loro tristezza, mi è capitato alcune volte e so cosa si prova… ma all’interno è ben altra cosa! Il pubblico è caldo, belle persone sorridenti, ben partecipi e soprattutto pronte ad essere avvolte dal rock’n’roll, essenza di vita…. Entriamo alle 22 e 29 e dopo un minuto si spengono le luci e “Nirvana” dà  l’inizio alle danze… Eravamo pronti a tutto questo poichè si sapeva che i Cult avrebbero portato dal vivo tutto l’album “Love”. Da tempo molti gruppi amano deliziare i propri fan riproponendo on stage un intero album e, a dire il vero, questa “moda” è molto apprezzata dal pubblico di aficionados e non solo… Un intero album dal vivo è proprio uno sballo specialmente se si tratta di un lavoro che ha fatto storia e che non può essere dimenticato. “Love” per intero… magnifico… Anche se inizialmente la voce del barbuto Ian Astbury sembra non essere all’altezza, forse perchè in secondo piano rispetto al volume della musica, pian piano tutto si normalizza e l’ugola calda del singer comincia a riscalarsi e i suoi toni bassi ed ipnotizzanti ritornano alla solita normalità . “Big Neon Glitter”, “Love”, “Brother Wolf, Sister Moon”, la psichedelica “Rain”, “The Phoenix”, “Hollow Man” e le conclusive e bellssime “Revolution”, “She Sells Sanctuary” e “Black Angel” chiudono una prima parte intrigante e coinvolgente. Ma non finisce qui…

Dopo un breve break ecco il quintetto (con Chris Wyse al basso in pianta stabile dal 2001, John Tempesta, di origini italiane come Astbury ci comunica, alla batteria e presente nell’ultimo “Born into This” e Mike Dimkich alla chitarra ritmica) di nuovo sul palco per completare lo spettacolo con una serie di brani a ricapitolare la storia dei Cult da “Electric” a “Sonic Temple”, “Beyond Good and Evil” e “Born into This”. Ci sarebbe piaciuto ascoltare di più, ma non si può avere tutto dalla vita, vero?

Che dire… un concerto molto avvolgente e coinvolgente, un spettacolo di gran levatura, un insieme di belle sensazioni che da tempo non provavo e poi, si sa, la modernità  della musica sta nell’originilità  perduta “…like a desert sun that burns my skin…”. The Cult!!!

Setlist:
1. Nirvana
2. Big Neon Glitter
3. Love
4. Brother Wolf, Sister Moon
5. Rain
6. The Phoenix
7. Hollow Man
8. Revolution
9. She Sells Sanctuary
10. Black Angel
11. Electric Ocean
12. Wild flower
13. Sun King
14. Rise
15. Dirty Little Rockstar
16. Fire Woman
17. Love Removal Machine

 

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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