Non mi era praticamente mai capitato di vedere un Fabrique così imballato per qualsiasi concerto in cui ho assistito in questa splendida location milanese, ormai garanzia assoluta per tantissimi appassionati. L’impresa è riuscita ai “The Struts“, una band letteralmente esplosa negli ultimi anni e che ha saputo conquistarsi un seguito davvero molto vario di fans.

Appena arrivato al “Fabrique”, già  c’era una bella fila che attendeva trepidante la performance della band capitanata dal carismatico Luke Spiller, che io definisco sempre il figlio segreto di Freddie Mercury e Joan Jett. Teenagers, rockers, madri di famiglia tutti presenti per l’ultima data europea del “Young and Dangerous” tour.

La band è già  venuta altre volte a suonare in Italia nel 2019 e questa è la quinta volta inclusa la performance sul prestigioso palco del Firenze Rocks a Giugno.

Bando alle ciance e dopo una certa attesa in coda, si parte subito col primo opener, lo scozzese Kyle Falconer, che armato di sola chitarra acustica da’vita ad un’energica performance sul palco che testimonia la sua indubbia bravura tecnica.

Il set dura soltanto venticinque minuti e si attacca con il secondo opener, i King Nun. La giovanissima band è davvero a suo agio sul palco e ha già  all’attivo date di supporto a prestigiosi nomi quali i Foo Fighters e Black Flag. Sicuramente influenzata da The Cure, per alcune sonorità  ma certamente anche molto The Stooges in altre. Il cantante infatti salta come l’Iguana e riesce anche a saltare la transenna con un’agilità  paurosa. Performance davvero al fulmicotone che conquista la maggior parte dei presenti.

Con un leggero ritardo, salgono poi sul palco le grandissime attrazioni della serata: The Struts. E’ l’ultima data del tour e viene trasmessa pure in diretta su una radio nazionale, Virgin Radio e la band non può deludere. Le mie aspettative – già  alte – vengono puntualmente confermate con una performance impeccabile.

E’ un bene che bands giovani come loro, i Greta Van Fleet, i Dirty Honey, Bishop Gunn e altri mantengano alta la fiamma del rock n’roll. Certamente Lukas, Adam, Jed e Gethin schiacciano l’occhio anche a sonorità  pop ma mai banali e assai coinvolgenti. La scelta dei costumi di scena è davvero vincente: Luke vestito in puro stile glam rock anni 70 con tanto di glitters e occhiali scuri, Jed con pantaloni sfavillanti. Adam e Gethin sono certamente meno appariscenti.

Con un inizio al fulmicotone e con una “Primadonna Like Me“, che fa ballare ,cantare e scatenare tutti, si assiste ad un bel set dove vengono eseguiti praticamente tutte le loro hits.
Non si può rimanere fermi sul ritmo di “Body Talk“, “In Love with a Camera” e sul recente singolo “I Do It So Well“. Band che comanda a proprio piacimento il pubblico, riuscendo pure a farlo sedere tutto in un’occasione e dividere i cori perfettamente (tra le varie aree del locale) in un ‘altra.

Le presentazioni della band sono davvero divertenti e stavolta il batterista Gethin ringrazia il pubblico con un italianissimo “Sticazzi“, riferendosi al fatto che ci sono ben 3000 persone paganti stasera. Luke ha definito questo concerto come uno dei migliori della loro storia e ha ringraziato il pubblico italiano citandolo come “il migliore al mondo”. Sicuramente ha ragione, visto che sono presenti diversi fans dell’organizzatissimo fan club italiano della band “Italian Strutters”, muniti anche di corone di carta e cartelli per una bella coreografia.

Coreografia davvero bellissima anche quando tutte le persone hanno illuminato il Fabrique con la luce dei cellulari in un ‘occasione. Si chiude con Luke al piano e con l’attesa di diversi fans ad aspettarli all’uscita. Attesa delusa, visto che la band si è recata in un vicino pub irlandese ed è un segno incredibile di quanto siano rimasti ancora umili, visto che vanno nei locali tranquillamente senza guardie né nulla.

Sicuramente al prossimo giro, saranno al Forum D’Assago. La crescita (in termini di fans) è davvero grande e conferma quello detto da Dave Grohl in passato che li definì:

“la migliore band che i Foo Fighters abbiano mai avuto di supporto”.

Setlist Milano – 29/10/2019:

1. Primadonna Like Me
2. Body Talks
3. Kiss This
4. In Love With a Camera
5. Fire (Part 1)
6. One Night Only
7. Dirty Sexy Money
8. Tatler Magazine / The Ol’ Switcheroo / Black Swan / Roll Up
9. Guitar Solo
10. I Do It So Well
11. Mary Go Round
12. Dancing in the Street (Martha Reeves and the Vandellas cover)
13. Same Jeans (The View cover)
14. Put Your Money On Me
15. Where Did She Go

16. Somebody New
17. Ashes (Part 2)
18. Could Have Been Me

Band:

Luke Spiller (voce e piano)
Adam Slack (chitarra)
Jed Elliott (basso)
Gethin Davies (batteria)

Live Report di Mauro Brebbia

 

 


Avatar
Author

Write A Comment