Frontiers Muisc – Luglio 2015
Il misterioso THE V non è in realtà altro che il monicker dietro al quale si cela il nuovo progetto discografico della lead singer degli americani Benedictum, ossia Veronica Freeman, che per l’occasione si è circondata di una serie di collaboratori eccellenti (da Michael Sweet a Jeff Pilson, da Tony Martin a Jerry Dixon dei Warrant, oltre ai suoi compagni di avventura dei Benedictum) per dare vita al suo album d’esordio Now Or Never, in uscita in questi giorni per la Frontiers.
Devo ammettere di essermi accostato a questo album in maniera un po’ titubante: i Benedictum sono sempre stati dediti ad un heavy metal decisamente monolitico come sound, mentre questo progetto solista viene presentato come un disco indirizzato verso un hard rock dalle accentuate venature melodiche.
Ebbene, le mie iniziali perplessità sono state spazzate via dopo il primo ascolto: Veronica si sa muovere in maniera egregia anche su coordinate stilistiche differenti e si trova decisamente a suo agio anche in un contesto musicale differente da quello cui ci aveva abituati.
L’album si apre col brano Again introdotto da un riff di chitarra che avrebbe tranquillamente potuto far parte dell’ultima produzione degli Stryper: il pezzo risulta infatti composto da Michael Sweet (per l’occasione anche produttore e chitarrista) ed è subito chiaro che ci troviamo davanti ad un platter che farà sicuramente felici gli amanti del classico hard rock guitar oriented anni ‘80 di matrice americana.
I pezzi si susseguono senza un momento di tregua e Veronica mette in evidenza tutte le proprie capacità in brani come la title track a-la Whitesnake o come la vivace L.O.V.E. dalle ottime linee vocali. Da segnalare l’ottimo lavoro fatto in produzione da John Herrera che dà il giusto risalto al suono delle chitarre e all’ugola di Veronica, vera forza trascinatrice dell’album.
Da urlo il trittico di tracce che va dalla travolgente Kiss My Lips (in cui la cantante duetta con la rediviva Leather Leone dei Chastain), alla bellissima Spellbound (apice assoluto del disco) e alla quasi AOR Starshine dal coro irresistibilmente arioso. Peccato solo che verso la fine dell’album il livello medio delle composizioni cali un po’ e che il brano di chiusura King For A Day, in cui è ospite alla voce Tony Martin, sia il piùanonimo del disco.
Lasciatevi catturare dallo sguardo ammaliante che la Freeman vi lancia dalla copertina: questo disco non vi deluderà .
Track list:
1. Again
2. Now Or Never
3. Roller Coaster
4. L.O.V.E.
5. Line In The Sand
6. Love Should Be To Blame
7. Kiss My Lips
8. Spellbound
9. Starshine
10. Below Zero
11. Ready To Run
12. King For A Day
Recording line up:
Veronica Freeman – voce
Leather Leone – Duet vocals on “Kiss My Lips”
Tony Martin – Duet vocals on “King For A Day”
Meliesa McDonell – additional vocals on “Star Shine” e chitarra acustica
Derek Kerswill – batteria
Jeff Pilson, Mel Brown, Garry Bordonaro, Aric Avina, John O’Boyle e Mike LePond – basso
Pete Wells, Michael Sweet, Peter Tentindo, Jim Durkin, Mick Tucker, Jordan Ziff, Michael Harris – chitarra
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